Bagnaia contro Marquez: in MotoGP è già tempo di polemiche

La caduta di Bagnaia e Marquez per la commissiona gara non ha colpevoli. Entrambi i piloti affermano di avere ragione (ma ce n'è uno che ha più ragione dell'altro...). Ma il duello tra i due è già accesissimo

Siamo appena al secondo round della stagione, che in MotoGP è già tempo di polemiche.  Dove c’è polemica non può che esserci il nome di Marc Marquez, ormai ci siamo abituati, ma questa volta a fargli compagnia troviamo il campione in carica, Pecco Bagnaia. Facciamo però un passo indietro, andando ad analizzare il motivo scatenante di questo dibattito: nella gara della domenica sul circuito di Portimao, i due ducatisti hanno da subito dimostrato di non poter tenere il ritmo del gruppo di testa, formato da Martin (vincitore), Enea Bastianini (secondo classificato), Maverick Vinales (costretto poi al ritiro) e Pedro Acosta (terzo classificato). Alla luce di questa situazione, Bagnaia e Marquez si trovavano in lotta per il quinto posto. Arrivati a soli quattro giri dalla fine della gara, lo spagnolo ne aveva di più rispetto all’italiano, in evidente difficoltà, come dimostrato anche dai tempi. Marquez tenta quindi il sorpasso, portato a termine in maniera pulita, ma si trova costretto ad allargare leggermente la traiettoria. Proprio qui Bagnaia non esita neanche per un secondo e incrocia per riconquistare la posizione. Una mossa un po’ troppo ottimistica, che finisce con il contatto e la caduta di entrambi. Ora, l’episodio è stato rivisto diverse volte e alla fine la commissione gara l’ha giudicato un “incidente di gara”, che non prevede alcuna penalità per Bagnaia. Questa decisione fa un po’ sorridere, considerato che il regolamento parla chiaro: un incidente di gara che coinvolge un altro pilota nella caduta va sanzionato. In ogni caso, i dubbi a riguardo erano pochi… lo stesso Bagnaia non ne aveva, dichiarando pubblicamente: “Questa decisione è giusta, ci mancava solo che io avessi preso la penalità”. Ma oltre al danno, pure la beffa: è stato detto che la responsabilità maggiore andrebbe attribuita a Marquez perché ha chiuso la traiettoria, senza lasciare spazio al rivale. Un’affermazione che ha dell’incredibile, visto e considerato che nella sprint del sabato la stessa dinamica di sorpasso si è vista, ancora una volta, tra Marquez e Martin, ma in quel caso tutto è riuscito alla perfezione. Vogliamo quindi dire che se i ruoli fossero stati invertiti, ovvero Marquez all’interno e Bagnaia all’esterno, sarebbe stato giustificato allo stesso modo? Difficile da credere.