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Bad news: Suzuki si ritira dalla MotoGP

Redazione
dalla Redazione il 03/05/2022 in Motogp
Bad news: Suzuki si ritira dalla MotoGP
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Manca ancora l'annuncio ufficiale, ma è ormai certo che la dirigenza giapponese della Suzuki ha deciso di ritirare il team ufficiale della MotoGP alla fine della stagione 2022

La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno nel paddock dei test MotoGP di Jerez lunedì: la dirigenza giapponese della Suzuki ha deciso di ritirare il team ufficiale della MotoGP alla fine della stagione 2022. Si tratta di una notizia del tutto inattesa in quanto lo scorso anno era stato siglato il nuovo contratto quinquennale tra la Suzuki Motor Company e Dorna-Sports per continuare in MotoGP fino alla stagione 2026 e per ora non è dato sapere quale sia il motivo della drastica decisione.

Per il momento alla Suzuki vige il silenzio assoluto, anche da parte del team Manager Livio Suppo,ma una conferma ufficiale è attesa ad ore visto che i piloti ufficiali Joan Mir e Alex Rins dovranno cominciare a guardarsi intorno

Solo la settimana scorsa, in alcune dichiarazioni, Livio Suppo, entrato in Suzuki a gennaio, aveva parlato di piani a lungo termine, chiarendo l’intenzione di continuare con entrambi i piloti.

C’è da dire che Suzuki è sempre stata volubile per quanto riguarda la partecipazione alle competizioni mondiali. Prima ha abbandonato il Campionato del Mondo Superbike, poi si è ritirata dal Campionato del Mondo di Motocross nel 2017. In MotoGP, Suzuki aveva già avuto un ripensamento nel 2011, prima del ritorno nel 2015, con il nuovo quattro cilindri in linea che ha portato Mir a vincere il Campionato del Mondo 2020 Rins e Mir sono attualmente al 4° e 6° posto nel campionato piloti. 

Finora infatti non sono trapelati i motivi della scelta della casa di Hamamatsu, che dovrebbero essere comunque di tipo economico. Ricordiamo che la squadra è sponsorizzata da Ecstar Oil che è la compagnia petrolifera interna di Suzuki, non un finanziatore esterno. Alla casa potrebbe servire un budget maggiore per la ricerca sulla mobilità elettrica e la classe regina a questo punto potrebbe essere troppo cara dopo cinque anni senza uno sponsor principale, per un progetto che si stima possa costare 30 milioni di euro all’anno.

A questo punto bisognerà considerare anche quali potranno essere le contromosse di DORNA. L’organizzatore del Mondiale sicuramente non accetterà la decisione di Suzuki senza reagire. D’altronde c’è un contratto in essere fino al 2026 che obbliga le parti e l'ufficio legale di Dorna starà già rivedendo tutti i dettagli del contratto e potrebbe esserci una penale da pagare da parte di Suzuki.

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