In Malesia Maverick Vinales ha riportato la Yamaha al successo. Un successo dedicato al giovane pilota indonesiano Afridza Munandar scomparso venerdì dopo l'incidente durante l'Asia Talent Cup.

La consapevolezza di Vinales

Maverick Vinales dopo aver perso la gara sette giorni fa in Australia nel tentativo di tenere testa a Marc Marquez, a Sepang ha corso una gara perfetta al comando, lasciando poche speranze ai suoi avversari. Secondo successo in stagione per lui dopo Assen e la consapevolezza, ritrovata, che è ancora lui il riferimento per la Yamaha. L'unico in grado di vincere per il momento, visto che Fabio Quartararo, seppur scattasse dalla pole position, questa volta ha sofferto e, dopo aver perso posizioni in avvio, non è mai stato in lotta per la vittoria. Per il rookie of the year 2019 una gara in salita in cui ha lottato con l'altra M1 del team Petronas di Franco Morbidelli, un altro che dopo le qualifiche sognava il podio. 

Podio su cui è salito in seconda posizione Marc Marquez, il diciassettesimo in questa stagione, che dopo l'incidente nelle qualifiche seppur scattato dalla 11esima casella ha fatto un'ottima partenza e in poche tornate era già nelle prime posizioni per un'altra gara da protagonista. È e resta il riferimento per la Honda che però forse ha trovato in Johann Zarco un buon pilota capace di interpretare al meglio la moto, salvo poi essere messo ko da un contatto con la Suzuki di Joan Mir. A terra anche Cal Crutchlow. Piccolo passo in avanti in Malesia per Jorge Lorenzo, 14esimo. 

Dovi vuole di più

Se Morbidelli e Quartararo non hanno lottato, come, speravano per il podio in Malesia Valentino Rossi questa volta ce l'aveva nel mirino. E sul tracciato di Sepang su cui detiene il record di vittorie e su cui è acclamato come in Italia, ci è arrivato vicino, ma ha dovuto arrendersi di fronte a un determinato Andrea Dovizioso. Il forlivese è il migliore pilota Ducati al traguardo. La sua costanza è una certezza per il team di Borgo Panigale, ma Dovi non si accontenta. Lui vuole lottare per vincere e in questo momento il suo rammarico è che con Marc Marquez non riesce a stare. Quindi va bene il podio ma come lui stesso ha ribadito lui e Ducati corrono per vincere gare e titolo. Chissà che a Valencia fra due settimane Dovi ritrovi il successo, chiudendo la stagione come era iniziata in Qatar. In odore di podio anche Alex Rins, che però non sembra più aver nella Suzuki la moto per vincere di questa estate. 

Gara a due velocità per Jack Miler, l'australiano si fa notare e con il suo stile e con le sue manovre catalizza l'attenzione in gara ma alla fine raccoglie meno di quel che sperava. Peggio però va a Danilo Petrucci. La vittoria del Mugello è un ricordo lontano ormai. Resta fuori dalla top ten dopo l'exploit di Philip Island Pecco Bagnaia.

Alex Marquez è campione del mondo Moto2

In Malesia un altro Marquez è entrato nella storia, Alex. Che a 23 anni con il secondo posto alle spalle della KTM di Brad Binder ha conquistato il Mondiale Moto2, il suo secondo titolo dopo quello in Moto3 nel 2014. Un titolo che proverà a bissare il prossimo anno restando in Moto2.

Terza vittoria consecutiva per Dalla Porta

Nessuno ferma Dalla Porta. Lorenzo ha vinto la sua terza gara consecutiva, la prima da campione del mondo. Una serie di successi che è molto rara in una categoria combattuta come la Moto3