Marc Marquez ha rimesso le cose a posto. Il campione del mondo a Jerez, nella quarta prova del Mondiale, ha vinto guidando la gara dal primo giro all'ultimo lasciandosi definitivamente alle spalle l'errore di Austin e riportandosi in testa alla classifica del Mondiale con 70 punti (Rins segue a 69, Dovizioso a 67).

Marquez è la forza della Honda

Lo spagnolo ha riportato il sorriso nel team Honda HRC. È lui a fare la differenza sulla RC213V mentre Jorge Lorenzo continua a restare nelle retrovie finendo la gara dodicesimo alla spalle di Stefan Bradl, qui come wild card e dell’Aprilia di Aleix Espargarò. Non è stato incisivo come in altre gare Cal Crutchlow (ottavo) e Takaaki Nakagami che chiude al nono posto.

La rabbia di Quartararo

Alla gioia di Marc Marquez autore della sua 46affermazione fa da contraltare la rabbia e la delusione di Fabio Quartararo che con la Yamaha satellite del team Petronas dopo aver messo a segno la sua prima pole position, un grande risultato per un rookie, in gara ha dovuto ritirarsi per un problema tecnico quando era in seconda posizione. Resta però la consistenza e il buon passo fatto vedere.

Smaltita la delusione per Quartararo Yamaha festeggia il ritorno sul podio di Maverick Vinales che sul finale – forse l’unico momento vivace della gara - tiene testa ad Andrea Dovizioso. Lo spagnolo ha dato tutto per portare a casa il terzo gradino che gli ridà slancio e sicurezza dopo prove altalenanti, mentre il compagno Valentino Rossi che partiva molto indietro dopo qualifiche difficili, dopo il podio in Argentina e a Austin, è autore di una grande rimonta che lo porta a chiudere sesto alle spalle delle Ducati di Dovizioso e Petrucci. Petrux che a Jerez ha tenuto il passo del compagno e si prepara per essere protagonista a Le Mans dove era stato già sul podio lo scorso anno. Restando sulle Yamaha Franco Morbidelli rapido nella prima parte di gara e capace di tenersi in scia a Marquez ha un calo nella seconda parte di gara, ma l’ex campione della Moto2 ha fatto vedere, come il compagno Quartararo, di essere pronto per il podio e dopo un primo anno difficile sulla Honda di aver cambiato marcia sulla Yamaha.

Suzuki e Rins, che forza!

La Suzuki nelle mani di Alex Rins si conferma protagonista, qui lo spagnolo - vincitore ad Austin - si è portato a casa un secondo posto e la consapevolezza di essere in lizza per il Mondiale. 

La stessa certezza che ha Andrea Dovizioso con la Ducati che nel dopo gara, smaltita la delusione per il podio mancato, guarda con ritrovato entusiasmo la classifica, che seppure non lo veda più al primo posto, lo vede staccato di appena tre punti da Marquez e dopo aver giocato in difesa ad Austin e a Jerez dove ha corso la sua duecentesima gara sa che dà le Mans potrà tornare all'attacco.

Giornata storica per il SIC58 Squadra Corse

Italia che esulta anche nella Moto3 con la doppietta dei piloti del team Sic58 Niccolò Antonelli e Tatsuki Suzuki con un altro italiano Celestini Vietti Ramus a completare il podio. Per la squadra di Paolo Simoncelli questa vittoria ha un sapore speciale, proprio su questo tracciato Marco Simoncelli vinse la sua prima gara nella 125. Italia che vince anche nella Moto2 con Lorenzo Baldassarri firma un’altra vittoria.