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MotoGP Valencia: Marquez chiude i test al comando

il 15/11/2017 in Motogp

Conclusi i due giorni di test che hanno segnato l'inizio della stagione 2018. Il più veloce è il campione del Mondo con la Honda. In Yamaha Vinales torna davanti, lo sviluppo prosegue senza soste. Soddisfatti in Ducati. Esordio positivo per Franco Morbidelli

MotoGP Valencia: Marquez chiude i test al comando
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A Valencia il 2018 della MotoGP è già iniziato. Sulla stessa pista che domenica ha visto vincere la Honda di Dani Pedrosa e Marc Marquez, terzo al traguardo, conquistare il sesto titolo Mondiale si sono conclusi i primi test precampionato. Test importanti che segnano l’inizio della nuova stagione.

I riscontri cronometrici in queste giornate valgono fino a un certo punto, dal momento che piloti e squadre sono al lavoro non per cercare il tempo sul giro, ma per definire lo sviluppo della moto. E in un campionato dove le giornate di test ufficiali sono pochissime ogni istante è prezioso.

LA ZAMPATA DI MARQUEZ 

Certo è che la soddisfazione di chiudere al comando la due giorni è il miglior modo per terminare la stagione e iniziare la successiva e ha farlo, manco a dirlo, è stato proprio Marquez. Il campione ha mostrato non solo di essere il riferimento, ma anche un passo velocissimo. Impegnato come Dani Pedrosa nel definire lo sviluppo della nuova RC213V, ha ottenuto il best lap con la moto di quest’anno.

YAMAHA IN PISTA M1 2016, 2017 e MOTORE 2018, LO SVILUPPO CONTINUA

Passando alla Yamaha, Maverick Vinales che nella prima giornata era tornato in testa alla classifica, mettendo alle spalle le difficoltà accumulate nel fine settimana, nella seconda giornata non è riuscito ad essere altrettanto incisivo.

Si conferma protagonista Johann Zarco che dopo aver assaggiato per la prima volta la Yamaha 2017 è rimasto soddisfatto, riscontrando però come gli ufficiali che questa moto ha un range di utilizzo limitato in alcune condizioni. Il francese ha chiuso la due giorni precedendo Valentino Rossi. Quinto tempo assoluto per il nove volte iridato che nella seconda giornata si è concentrato principalmente sul testare i motori. La Yamaha ad oggi è quella che in questo momento deve lavorare di più nello sviluppo per crescere, e il lavoro e i giudizi dei piloti ufficiali sulla M1 saranno fondamentali, certo è che quanto fatto a Valencia è solo un primo passo in vista degli importanti test in Malesia. Ma per gli ingegneri sarà utile anche ascoltare i commenti del due volte campione della Moto2 che come ha sottolineato Andrea Dovizioso oggi è una realtà e guida molto bene.

IDEE CHIARE IN DUCATI

In Ducati hanno le idee chiare: trovare la velocità a centro curva uno degli obiettivi più importanti. Jorge Lorenzo ha percorso 87 giri, facendo segnare il suo miglior tempo nella seconda giornata dove è riuscito a fare il passo in avanti che voleva, mentre Andrea Dovizioso ha ottenuto il suo miglior crono lunedì. Entrambi i piloti hanno utilizzato il test per effettuare prove comparative tese alla definizione delle specifiche della Desmosedici GP18, il cui esordio è previsto nei primi test del 2018 in programma a Sepang dal 28 al 30 gennaio.

“Abbiamo utilizzato bene questi due giorni per provare vari particolari e soluzioni utili per la definizione della moto 2018, ha commentanto il vice campione del Mondo Andrea Dovizioso. Siamo riusciti a concludere tutto il programma che era stato deciso insieme ai nostri ingegneri ed anche a testare le nuove forcelle Öhlins 2018. Adesso ci aspetta l’ultimo test dell’anno a Jerez la prossima settimana, dove lavoreremo per definire gli ultimi dettagli della nuova moto, prima della pausa invernale”.

Restando in Ducati si è messo in evidenza anche Jack Miller che, dopo aver guidato per la prima volta la Desmosedici, è rimasto soddisfatto e non intimorito.

Franco Morbidelli, neo campione della Moto2, sceso dalla Kalex e salito sulla Honda ha chiuso la due giorni in progressione. Salire su una MotoGP è un salto importante, ma il Morbido ha mostrato il giusto approccio e il cronometro gli ha dato ragione.

Si torna a sorridere in Suzuki dove Andrea Iannone, assente come il compagno il primo giorno per un problema di salute, sembra aver trovato la strada insieme agli ingegneri giapponesi per far tornare la GSX-RR protagonista. I miglioramenti registrati nelle ultime gare e la maggior competitività mostrata anche da Rins sono un segnale confortante.

In Aprilia Aleix Espargaró ha lavorato soprattutto sulle caratteristiche che saranno introdotte sulla nuova RS-GP: una diversa distribuzione dei pesi e una nuova geometria, con le conseguenti modifiche ergonomiche, che verranno analizzate nuovamente nei prossimi test di Jerez, prima di essere tradotte nella moto 2018.

Accanto al pilota spagnolo, ha mosso i suoi primi passi con la nuova squadra Scott Redding. Il pilota inglese ha impiegato i due giorni per prendere le misure alla RS-GP e allo staff tecnico che lo seguirà, intervallando le uscite in pista con lunghi scambi di opinioni. Molto tempo è stato anche dedicato ad adeguare l'ergonomia della moto alla taglia di Scott, quanto non è stato possibile adattare qui a Valencia verrà ovviamente implementato sulla nuova versione della MotoGP Aprilia.

Classifica primo giorno!

Classifica secondo giorno!

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