Motogp
MotoGP-Brno: tutti contro Marquez
A Brno si “scorre”. Sulla carta è una pista adatta alle Yamaha. E sia Lorenzo che Rossi qui hanno vinto spesso. Anche Pedrosa però in Repubblica Ceca ha sempre fatto ottime gare. Poi c'è la Ducati, che potrebbe stupire di nuovo. Il più tranquillo (e pericoloso?) è dunque Marc Marquez, forte della sua inattaccabile leadership del Mondiale e quasi senza postumi per l'incidente alla spalla della scorsa settimana
E siamo in Repubblica Ceca, a Brno. Dopo l'uno-due della Ducati, la scorsa settimana al Red Bull Ring, il circus della MotoGP torna su una pista più “usuale” e meno particolare di quella austriaca.
Il circuito attuale di Brno, dove si è corso per la prima volta nel 1987, si snoda fra i boschi e le colline della Moravia, regione orientale della Repubblica Ceca; a circa 200 km da Praga e 170 da Vienna.
Si tratta di una pista da 5,4 km, con 14 curve e il rettilineo più lungo da 636 metri. Le curve sono raccordate e, grazie all'ampiezza del nastro d'asfalto (15 metri), si “scorre”. Attenzione però, questo non significa che sia facile, come ha fatto notare Dani Pedrosa nei giorni scorsi: c'è una traiettoria obbligata, e individuarla non è semplice.
Sarà per questo che Brno ha due piloti in particolare che vi si sono rivelati particolarmente vittoriosi? Due fuoriclasse: Max Biaggi e Valentino Rossi. Sette vittorie per uno sul circuito ceco.
Il circuito attuale di Brno, dove si è corso per la prima volta nel 1987, si snoda fra i boschi e le colline della Moravia, regione orientale della Repubblica Ceca; a circa 200 km da Praga e 170 da Vienna.
Si tratta di una pista da 5,4 km, con 14 curve e il rettilineo più lungo da 636 metri. Le curve sono raccordate e, grazie all'ampiezza del nastro d'asfalto (15 metri), si “scorre”. Attenzione però, questo non significa che sia facile, come ha fatto notare Dani Pedrosa nei giorni scorsi: c'è una traiettoria obbligata, e individuarla non è semplice.
Sarà per questo che Brno ha due piloti in particolare che vi si sono rivelati particolarmente vittoriosi? Due fuoriclasse: Max Biaggi e Valentino Rossi. Sette vittorie per uno sul circuito ceco.
Per quanto riguarda le moto, da quando si corre con le MotoGP 4T (14 anni), a Brno si sono registrate 6 successi per uno per Honda e Yamaha; più 2 vittorie Ducati.
Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa vi hanno vinto 2 volte ciascuno in MotoGP. Il maiorchino in particolare, qui è stato spesso “in palla”. E lo scorso anno fu irresistibile, piegando Marc Marquez e Valentino Rossi. Dani Pedrosa, invece, fu proprio a Brno che nel 2014 interruppe la serie di vittorie del compagno di squadra, Marquez.
Ecco, forse è proprio lui, Marc Marquez, il leader del Mondiale, quello che a Brno non ha i ricordi migliori. Ma con 43 punti di vantaggio su Lorenzo e 57 su Rossi, ora che ha dimostrato di essere anche un buon ragioniere in ottica campionato, potrà permettersi di affrontare la gara in condizioni psicologiche invidiabili. Perché saranno gli altri a dover attaccare. E lui, ha già detto che la spalla lussata una settimana fa... da appena appena un po' di fastidio!
Si comincia da Jorge Lorenzo, che la scorsa settimana con un terzo posto ha dimostrato che con temperature più basse il suo pacchetto (moto+gomme) torna competitivo. E per il week end ceco le previsioni non parlano di gran caldo. Anzi, per domenica danno anche una ridotta possibilità di pioggia. Poi Valentino Rossi, che tutto vuole fare meno che arrendersi. E ancora, Dani Pedrosa, che ha una disperata necessità di tornare competitivo. E che ama questa pista.
Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa vi hanno vinto 2 volte ciascuno in MotoGP. Il maiorchino in particolare, qui è stato spesso “in palla”. E lo scorso anno fu irresistibile, piegando Marc Marquez e Valentino Rossi. Dani Pedrosa, invece, fu proprio a Brno che nel 2014 interruppe la serie di vittorie del compagno di squadra, Marquez.
Ecco, forse è proprio lui, Marc Marquez, il leader del Mondiale, quello che a Brno non ha i ricordi migliori. Ma con 43 punti di vantaggio su Lorenzo e 57 su Rossi, ora che ha dimostrato di essere anche un buon ragioniere in ottica campionato, potrà permettersi di affrontare la gara in condizioni psicologiche invidiabili. Perché saranno gli altri a dover attaccare. E lui, ha già detto che la spalla lussata una settimana fa... da appena appena un po' di fastidio!
Si comincia da Jorge Lorenzo, che la scorsa settimana con un terzo posto ha dimostrato che con temperature più basse il suo pacchetto (moto+gomme) torna competitivo. E per il week end ceco le previsioni non parlano di gran caldo. Anzi, per domenica danno anche una ridotta possibilità di pioggia. Poi Valentino Rossi, che tutto vuole fare meno che arrendersi. E ancora, Dani Pedrosa, che ha una disperata necessità di tornare competitivo. E che ama questa pista.
Uno sguardo ai record aiuta a chiarirsi le idee. In prova il più veloce è stato Jorge Lorenzo nel 2015: 1'54”989, a 169,1 km/h di media. In gara il record appartiene invece a Dani Pedrosa: 1'56”027 nel 2014, a 167,6 km/h di media.
Però, guardando meglio, c'è anche il record di velocità: 316,4 km/h. Appartiene (guarda un po') a una Ducati, con Andrea Iannone, nel 2015. E visto che ora la moto di Borgo Panigale non ha più solo il motore, ma anche un invidiabile equilibrio che le consente di gestire le gomme fino a fine gara, chissà che anche in Repubblica Ceca non esca fuori la sorpresa italiana?
Lo capiremo presto. Domani, giovedì 18 agosto, conferenza stampa dei piloti alle 17, poi, da venerdì mattina, le prime prove libere. Preparatevi allo spettacolo!
Però, guardando meglio, c'è anche il record di velocità: 316,4 km/h. Appartiene (guarda un po') a una Ducati, con Andrea Iannone, nel 2015. E visto che ora la moto di Borgo Panigale non ha più solo il motore, ma anche un invidiabile equilibrio che le consente di gestire le gomme fino a fine gara, chissà che anche in Repubblica Ceca non esca fuori la sorpresa italiana?
Lo capiremo presto. Domani, giovedì 18 agosto, conferenza stampa dei piloti alle 17, poi, da venerdì mattina, le prime prove libere. Preparatevi allo spettacolo!