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MotoGP, Motegi: Marquez campione, ma Lorenzo vince

di Matt Cape
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Marc conquista il titolo in casa della Honda, stretto nella morsa delle Yamaha. Rossi sul podio, beffa Pedrosa e "pareggia" nella sfida per il secondo posto in classifica

MotoGP, Motegi: Marquez campione, ma Lorenzo vince
MotoGP, Motegi: Marquez campione, ma Lorenzo vince
Nome: Marc Marquez. Carta d'identità: spagnolo, 21 anni, 168 cm di altezza per 59 kg di peso. Curriculum: quattro titoli mondiali, di cui due consecutivi in MotoGP. In pista nel Motomondiale dal 2008, vince nel 2010 in 125 e nel 2012 in Moto2. Il 2013 è l'anno della consacrazione nella top class, il 2014 quello della riconferma. Chiamarlo fenomeno, dunque, è forse riduttivo. Più facile preparargli già un posto nell'albo d'oro delle leggende, accanto a nomi illustri.
La notizia vera è che Marquez, in Giappone, non vince. Come invece ci si sarebbe aspettati, anche vedendo il potenziale mostrato nel warm up. Il "ragazzo normale", come lui stesso si definisce, sente la pressione di dover conquistare il titolo in casa dalla Honda, e ammette: "Non m'importava di Lorenzo, ho fatto gara su Rossi e Pedrosa". Ecco spiegata la partenza meno aggressiva del solito, i sorpassi misurati nelle prime fasi, fino a portarsi sotto a Valentino. Dove, nonostante i traversi e le intenzioni, Marc ci mette un po' ad infilare anche il 46, dopo una bagarre breve-ma-intensa. Prendendosi quel secondo posto valido per il bis iridato, amministrato fino alla bandiera a scacchi. Poi lo show con i Samurai, la Katana, la festa con i meccanici e il sorriso liberatorio. Via un peso, diventato eccessivo dopo le cadute delle ultime corse, e dentro la prima per tornare a fare il funambolo già dalla prossima settimana a Phillip Island.

La festa Honda non è però completa, perché Pedrosa resta giù dal podio, bastonato da un Rossi dai due volti. Strepitoso e agguerrito in partenza, calante e amministratore nel finale. Consapevole, Vale, di avere quel decimo di passo di troppo, che invece Marc e Jorge avevano già limato in prova. Situazione che ha suggerito al 46 di non sfidare la sorte per agguantare Marquez negli ultimi giri, preferendo la gestione del gap da Pedrosa, valido per il pareggio (a 230 punti) per il secondo posto nella classifica iridata.

Ma il leader della corsa, colui che di fatto firma lo sgambetto più grande alla Honda, è Lorenzo. Il maiorchino che in qualifica non aveva brillato, è autore di una gara strategica e misurata sulla consapevolezza di averne più di tutti. Jorge scatta bene, si attacca a Rossi e lo passa solo quando ha la certezza di poter allungare sul compagno di box. Mossa vincente che, nonostante il ritmo altissimo su tempi da record, permette al 99 di mettere in pista una mini-fuga, che vale il secondo successo stagionale consecutivo. Così, a -3 punti da Dani e Vale, Jorge ora torna a sognare il secondo posto in campionato. Ciò significa scintille e gomiti larghi per tutti nelle ultime tre tiratissime gare.
Losail, Qatar. Il campione del mondo non si batte. Nemmeno quando non è al 100%, ancora condizionato dalla scomoda frattura rimediata in quell'inverno in cui praticamente ha fatto solo vacanza. Non un problema per Marc Marquez, che invece torna in sella super-carico e "tac", subito pole e vittoria. Sigilli importanti su un weekend perfetto. Un trionfo impreziosito dalla fantastica lotta con Valentino Rossi.
Austin. Su Marc Marquez dominatore senza rivali nel GP del Texas praticamente nessuno aveva dubbi. Come da programma il campione spagnolo è partito come un razzo, salutando gli avversari. Unico brivido della sua corsa, all'ultima curva, quando in un eccesso di relax preventivo, dopo aver già iniziato a salutare i tifosi pure col piede, quasi-quasi finisce per terra. Attenzione Marc! Il 93 poi taglia il traguardo "low profile", ma aggiudicandosi anche il secondo GP stagionale e volando in testa alla classifica mondiale con 50 punti tondi.
Argentina, Rio Ondo. Ok, il podio argentino era abbastanza "telefonato". Difficile pensare a grandi sorprese sul risultato, ma la gara al Rio Hondo ha regalato comunque emozioni e spunti interessanti sull'evoluzione della stagione. Andando con ordine, Marc Marquez ha dominato, ma con saggezza regolando Pedrosa e Lorenzo.
Spagna, Jerez. Ok, Marc Marquez è il dominatore assoluto che sta massacrando l'avvio di questo mondiale della MotoGP. Imprendibile anche a Jerez. Corsa in cui raccoglie 100 punti in classifica, proprio nel giorno della sua partenza numero 100, e su una pista dove non aveva ancora vinto nella top class.
Francia, Le Mans. E' un duro Marc Marquez. Lo vedi ridere e non ci pensi. Lo vedi guidare a Le Mans e lo capisci bene. Il 93 parte male, finisce nel traffico, si tocca con Lorenzo e quasi sull'erba sintetica rischia di stendersi. Ma non perde la calma, consapevole dei propri potenti mezzi. Grande gara di Rossi 2°, che però sbaglia proprio nel duello col campione del mondo. Bautista completa il podio.
Italia, Mugello. Marc Marquez lotta fino alla fine con Lorenzo, 2°. Rossi festeggia il suo GP numero 300 con un bel 3° posto, dopo una grande rimonta che vale anche il sorpasso su Pedrosa (4°) in campionato.
Spagna, Barcellona. Marc Marquez vince in casa, dopo 25 giri ricchi di sorpassi e duelli. Rossi comanda la corsa, ma chiude 2° grazie all'errore di Pedrosa all'ultimo giro. Lorenzo fatica a tenere il passo, giù dal podio.
Assen, Olanda. Marc Marquez azzecca ogni mossa in una gara condizionata dalla pioggia e dai cambi moto. Dovizioso lo sfida fin dall'inizio e firma un grande 2° posto. Pedrosa completa il podio, battendo Aleix Espargaro. Yamaha dai due volti: Rossi 5°, Lorenzo 13°.
Germania, Sachsenring. Il GP di Germania ha ribadito una certezza, che già inquietava il paddock della MotoGP da qualche mese: quest'anno il Motomondiale è più simile ad una Formula Marquez! Marc domina anche partendo dalla pit-lane, in un avvio di gara confuso dal meteo ballerino. Pedrosa lo segue come un'ombra nella rimonta, Lorenzo completa il podio, ma staccato di oltre 10 secondi. Rossi si accontenta del 4° posto davanti a Iannone. Ducati in affanno.
Usa, Indianapolis. Andrea Dovizioso e Valentino Rossi ci hanno fatto sognare per la prima metà gara. Poi abbiamo scoperto che Marquez sa anche nascondersi prima di decidere di cambiare passo e andarsene. Per Marquez un altro record: 10 vittorie consecutive!
Rep. Ceca, Brno: Dani interrompe la scia positiva di Marquez, solo 4°. Sul podio Lorenzo e Rossi festeggiano. Scintille in casa Ducati, con Iannone che beffa Dovizioso
Donington, UK: undicesimo centro stagionale per Marc, dopo una grande battaglia con Jorge. Rossi ancora sul podio. Bastonato Pedrosa. La Ducati torna competitiva con Dovizioso.
Misano: Il re è tornato, complice il primo errore stagionale importante di Marquez, scivolato. Lorenzo 2°, completa una grande doppietta Yamaha. Pedrosa sul podio, con le Ducati di Dovizioso e Iannone mai così vicine.
Aragon, Spagna: Jorge fa una strategia aggressiva, ma soprattutto centra il cambio gomme al momento giusto. Marquez e Pedrosa restano in pista e cadono. Il bagnato tradisce anche Iannone, Rossi e Dovizioso. Aleix Espargaro e Crutchlow sul podio
Giappone, Motegi. Marc conquista il titolo in casa della Honda, stretto nella morsa delle Yamaha. Rossi sul podio, beffa Pedrosa e "pareggia" nella sfida per il secondo posto in classifica.

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