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Motogp

MotoGP, Aragon: Lorenzo c'è, gli altri tutti giù per terra

di Matt Cape
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Jorge fa una strategia aggressiva, ma soprattutto centra il cambio gomme al momento giusto. Marquez e Pedrosa restano in pista e cadono. Il bagnato tradisce anche Iannone, Rossi e Dovizioso. Aleix Espargaro e Crutchlow sul podio

MotoGP, Aragon: Lorenzo c'è, gli altri tutti giù per terra
MotoGP, Aragon: Lorenzo c'è, gli altri tutti giù per terra
Quando la pioggia ci mette lo zampino, le gare di moto diventano sempre un concentrato di colpi di scena, brividi ed adrenalina. Specie se l'asfalto e i cordoli sono già umidi, resi scivolosi dalla pioggia del mattino. La partenza, però, viene data ufficialmente asciutta. Come è successo ad Aragon, dove i piloti sono scattati con le slick, ritrovandosi poi a metà gara con la possibilità del cambio moto. Dubbio che è costato caro al duo Honda, incaponito nel restare in pista nonostante la pioggia leggera ma insistente. Un'insidia schivata da Lorenzo, che - dopo un primo tentativo di resistere - è invece entrato ai box. Proprio mentre Marquez e Pedrosa venivano lanciati per aria. Ma andiamo con ordine...
Al via, è un super Iannone che accende la sfida in pista, infiammandola con una partenza da manico vero, che in poche curve lo porta al comando della corsa. Una galoppata meravigliosa, ma terminata prematuramente dopo aver messo la gomma posteriore su un cordolo ancora umido. Immediata la sbacchettata, che lo costringe a tirare dritto nell'erba, dove una buca innesca la carambola che demolisce la Ducati. Ma il pilota di Vasto è bravo a buttarsi giù dalla sella prima del botto, evitando di farsi male davvero.

Al comando restano così Marquez e Lorenzo che si danno battaglia serrata, mentre recupera posizioni Rossi, alle prese con Pol Espargaro e Crutchlow. Valentino è scatenato nella rimonta, ma dopo un paio di giri resta troppo esterno in staccata, finendo largo nella via di fuga. Qui è impossibile controllare la M1 ad alta velocità, che quindi cade ed inizia a rotolare. Insieme al pilota di Tavullia, che prende anche una brutta botta alla testa. Portato fuori in barella, Rossi finisce al centro medico dove gli diagnosticano un trauma cranico, che richiede una TAC di sicurezza in ospedale.

La corsa intanto continua, con il duello tra Lorenzo e Marquez, che si scambiano le posizioni, seguiti da un agguerrito Pedrosa alle loro spalle. E' il maiorchino che, però, monta gomma morbida all'anteriore e media al posteriore, mentre il duo Honda sceglie media e dura. Una strategia che permette a Jorge di tenere il passo di Marc e Dani per oltre metà gara. Finché la pioggia, leggera ma insidiosa, non inizia a rendere scivoloso anche l'asfalto in traiettoria. Situazione pericolosa, che infatti beffa Dovizioso, rendendo vana la sua grande rimonta verso il podio. Andrea viene sbalzato dalla Ducati (rimediando una gran botta all'anca), proprio mentre il distacco da Lorenzo si stava progressivamente riducendo, e Pedrosa e Marquez avevano iniziato ad allungare.

Nelle retrovia qualcuno entra ai box per il cambio moto, ma davanti restano tutti in pista nonostante il concreto rischio di caduta. Mancano ormai solo 4 giri al termine e Lorenzo non ha più dubbi: entra ai box per un cambio velocissimo, mentre proprio sul rettilineo Pedrosa finisce a gambe all'aria dopo una staccata troppo fiduciosa, su una zona d'asfalto troppo bagnata per le slick. Marquez continua a girare, ma le condizioni sono ormai proibitive e anche il 93 finisce nella ghiaia, aggrappato alla sua Honda.

Sia Dani, sia Marc, però, riescono ad alzarsi per andare finalmente ai box e fare il cambio moto: rientrando poi in pista rispettivamente 14° e 13°. Lorenzo si ritrova così in testa alla gara di casa, andando a vincere con grande soddisfazione il GP numero 800 della top class del Motomondiale. Sotto la bandiera a scacchi, volata finale tra Aleix Espargaro e Cal Crutchlow, che completano il podio con un combattuto arrivo al fotofinish. Un bel colpo per entrambi, in una giornata dove sono saltati tutti i pronostici.
Festeggia quindi Lorenzo, che si porta così a -12 punti dal terzo posto nel mondiale (Rossi) e a 15 dal secondo (Pedrosa): "E' fantastico! Finalmente i nostri sforzi ci hanno portato a vincere. Ci voleva, ma è stata una gara davvero molto difficile".

Non perde invece il sorriso Marquez, che conclude: "Ho fatto un errore di valutazione, pensavo di potercela fare invece ho esagerato. Ma non è un problema perché ho fatto esperienza, visto che era la prima volta che mi trovavo in queste condizioni. Ho visto che ha sbagliato anche Dani, ma quando mi sono accorto che non sarei arrivato fino in fondo era troppo tardi. Abbiamo comunque fatto un buon weekend".

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