Pista sporca, scivolosa e tempi più alti rispetto alle prove della MotoGP d'inizio febbraio. Non solo, temperature calde al pomeriggio che hanno messo a dura prova le gomme che già nella giornata di ieri non avevano del tutto convinto Valentino Rossi. Non a caso il campione di Tavullia ha stampato il suo best lap in 1:59.999 nella mattinata, con l'asfalto leggermente più fresco, al 13° di 41 passaggi totali. Un tempo fotocopiato da Dani Pedrosa, ma al pomeriggio, al giro 47 di 50. Segno che la Honda soffre meno dei problemi di scivolamento del posteriore, garantendo ai propri piloti una trazione apparentemente più efficace.
I due big sono stati però gli unici a scendere sotto il muro dei 2 minuti, ma alle loro spalle c'è un ottimo Andrea Dovizioso che li marca stretti, a soli 68 millesimi. Anche per il forlivese il tempo è arrivato subito, al 6° di 42 passaggi, con una Ducati che sembra in netto progresso. Detto che nel box di Borgo Panigale hanno preso una decisione importante per questa stagione: passare dalla Factory alla Open, (per leggere la notizia, clicca qui!)

E proprio la Open di Aleix Espargaro continua a confermarsi l'arma perfetta per sferrare l'attacco agli "ufficiali", staccato di 1 decimo dalla vetta e di 34 millesimi dalla GP14. Uno stato di forma tonico e concreto che distingue anche Stefan Bradl che si avvicina con un quinto tempo a +0.165. Minuzie, se si considera che Alvaro Bautista prende invece mezzo secondo dopo 60 giri. Detto che le Honda Factory brillano, mentre quelle Open sprofondano. Hayden è infatti solo 15° e peggio fa Aoyama 17°. Segno che in HRC avranno qualche grattacapo da gestire per riportarsi ai livelli della Yamaha gestita dal team Forward.

Il capitolo "punti di domanda" si apre però con un Jorge Lorenzo 7°, a +0.620. Situazione amara dopo 70 giri che evidenzia ulteriormente il problema della M1 con le Bridgestone. Chiudono la top ten Crutchlow, +0.791, e le due M1 Tech3 di Smith ed Espargaro Pol. Alle loro spalle si piazza Iannone, 11° a +1.1, che si difende egregiamente dalla Suzuki di De Puniet (12°. +1.4). Infine "premio critico della critica" ad Abraham, 22° a +4.3 dopo 29 giri. Ok la forma fisica non c'è e siamo indietro con i lavori, ma vista l'esperienza sarebbe lecito aspettarsi qualcosa di più.

Il prossimo appuntamento con la MotoGP è previsto per Phillip Island, dal 3 al 5 marzo, per una prova votata alla sicurezza degli pneumatici. Saranno coinvolti solo i tre top team Honda, Yamaha e Ducati.

I tempi della terza giornata
1 Valentino Rossi ITA Yamaha Factory YAMAHA 1'59.999
2 Dani Pedrosa ESP Repsol Honda Team HONDA 1'59.999
3 Andrea Dovizioso ITA Ducati Team DUCATI 2'00.067
4 Aleix Espargaro ESP NGM Mobile Forward Racing YAMAHA 2'00.101
5 Stefan Bradl GER LCR Honda MotoGP HONDA 2'00.164
6 Alvaro Bautista ESP Go & Fun Honda Gresini HONDA 2'00.506
7 Jorge Lorenzo ESP Yamaha Factory Racing YAMAHA 2'00.619
8 Cal Crutchlow GBR Ducati Team DUCATI 2'00.790
9 Bradley Smith GBR Monster Yamaha Tech 3 YAMAHA 2'00.804
10 Pol Espargaro ESP Monster Yamaha Tech 3 YAMAHA 2'01.032
11 Andrea Iannone ITA Pramac Racing DUCATI 2'01.198
12 Randy De Puniet FRA Suzuki Test Team SUZUKI 2'01.430
13 Yonny Hernandez COL Pramac Racing DUCATI 2'01.497
14 Colin Edwards USA NGM Mobile Forward Racing YAMAHA 2'01.748
15 Nicky Hayden USA Drive M7 Aspar HONDA 2'01.924
16 Michele Pirro ITA Ducati Test Team DUCATI 2'02.029
17 Hiroshi Aoyama JPN Drive M7 Aspar HONDA 2'02.070
18 Scott Redding GBR Go & Fun Honda Gresini HONDA 2'02.228
19 Hector Barbera ESP Avintia Racing MotoGP FTR-KAWASAKI 2'02.341
20 Katsuyuki Nakasuga JPN Yamaha Factory Test Team YAMAHA 2'03.115
21 Mike Di Meglio FRA Avintia Racing MotoGP FTR-KAWASAKI 2'03.499
22 Karel Abraham CZE Cardion AB Motoracing HONDA 2'04.304
23 Nobuatsu Aoki JPN Suzuki Test Team SUZUKI 2'06.482