Prova a prenderlo. Sembra il titolo di un film, è la qualifica del GP della Malesia firmata Marc Marquez. In condizioni difficilissime, con l'asfalto bagnato solo nella curva sette e le gomme slick, un po' tutti i piloti hanno rischiato grosso per fare il tempo. Compreso El Cabroncito che, dopo un dritto da brivido con tanto di traverso spettacolare, si è rimesso in carena per stampare il nuovo record della pista di Sepang. Un impressionante 2:00.011 che fa paura all'uomo della strada, ma soprattutto spiazza ancora una volta tutti i più accreditati rivali.

Quindi Lorenzo e Pedrosa, che invece sprofondano incredibilmente in seconda fila. Con Jorge 4°, dopo aver provato anche lui l'ebrezza dell'anteriore che si chiude, salvato in corner dalla caduta solo grazie alla via di fuga asfaltata. Un campanello dall'allarme che ha tolto il feeling allo spagnolo di Yamaha, lasciandolo a quasi 6 decimi da Marquez. Allo stesso modo, non ha inciso mai il suo nome nelle zone alte Pedrosa. Dani che di decimi ne prende quasi 7, restando in quinta posizione, marcato stretto da Bautista che lo segue.

I piani alti della griglia sono stati dunque un affare per le altre due Yamaha. Per Rossi che ha ritrovato motivazione, grinta e fiducia nell'anteriore della sua M1, al punto da ingaggiare una semi-lotta nelle ultime curve prima del traguardo con Dovizioso. Valentino prima ha preso la scia della Ducati e poi è passato con una staccatona buona più per la gara che per la qualifica. Il risultato, però, è un 2° posto che non arrivava dalle qualifiche del Giappone 2010. Un bel colpo, che fa morale e rilancia le azioni del 46 per la gara. Anche se la pioggia resta un'incognita importante e molto probabile. Detto di Dovizioso, ancora il miglior ducatista con l'ottavo posto, Iannone è invece 10°, piazzato tra Espargaro e Hayden.

Da segnalare infine la caduta di Bradl: il tedesco è scivolato finendo sull'erba, che staccandosi gli ha provocato una brutta frattura della caviglia destra. Stefan dovrà quindi essere operato e potrebbe tornare subito in Europa. Situazione che ha creato l'immediata enfasi sui social network, per la proposta al manager Cecchinello di far correre Stoner sulla moto di Bradl già a Phillip Island. Lucio ha risposto che questa decisione spetta solo alla Honda. Mai dire mai?