Tris di Honda al comando, giusto per iniziare ad assaporare un weekend dal gusto abbastanza scontato. Marquez si prende il miglior tempo di giornata in 1:48.987, ovvero a pochi passi dal best di Stoner 2011 (1:48.451). Un girare da fenomeno, che fa già girare la testa alle Yamaha. A Lorenzo che è 4° e staccato di 4 decimi, dopo aver provato a mettersi davanti a tutti nel primo turno. Una parentesi di entusiasmo, prima di prendere contatto con la dura realtà: la M1 vista nei trascorsi test di Aragon non è altrettanto efficace nelle condizioni odierne, di gara. Pista meno gommata e temperatura diversa ci mettono il carico, ma di fatto sono appunto le Honda a rappresentare il problema più grosso. Sul passo le RC213V ufficiali e private, per ora, hanno una marcia in più. Lo dimostra Bradl 2° a +0.132, lo conferma Pedrosa 3° e tre decimi più in là. Lo ribadisce il 5°, Bautista, staccato di quasi 8 decimi solo perché nel finale è caduto invece di sparare un giro veloce. Situazione abbastanza preoccupante per la concorrenza che calvalca brand diversi.

Quindi Crutchlow è 6°, anche se in scia ad Alvaro per 77 millesimi. O meglio sono 69 i millesimi che così relegano Rossi in settima piazza. Detto che Valentino è alle prese con una crisi tecnica forse senza precedenti in questa stagione. Perso sul passo, senza feeling e con una vibrazione in frenata da far venire i capelli bianchi ad ogni curva. Quando basta per ritrovarsi di nuovo insieme alla Ducati di Dovizioso, 8° giusto per 1 decimo in più. Ma sempre oltre il secondo di ritardo, s'intende. Con quella gatta da pelare di Espargaro che si porta a 21 millesimi dalla GP13 e rifila pure 4 decimi ad Hayden che lo segue. Quasi 7 a Iannone, 11°.

Salvo miracoli la qualifica non dovrebbe riservare grandi sorprese e le facce dei ragazzi sulla M1 la dicono lunga sul trend del weekend. Tanto che Rossi ritratta e dichiara che un quarto posto, forse, a questo punto, non sarebbe nemmeno tanto male. Mentre la batosta la potrebbe accusare Lorenzo, che già con un secondo posto rischierebbe di vanificare una rimonta attesa quando importante. O meglio, a questo punto Jorge deve necessariamente fare gara su Marquez, a prescindere dai risultati. Anche se Marc ha la faccia di chi vuole stare davanti a tutti con una certa convinzione. Ecco allora che Pedrosa potrebbe, e dovrebbe, dare una svolta alla sua stagione. Vincere sarebbe un bel gesto, molto utile per non lasciare al 93 l'opportunità di una fuga che oggi appare incontenibile.