Quotazioni moto&scooter

Cerca

Seguici con

ADV
Motogp

Fenati: "Al Titolo ci penso, eccome!"

di Stefano Borzacchiello il 15/03/2013 in Motogp

Campione Europeo 2011, rivelazione alla sua prima stagione nel Mondiale, il pilota del Team Italia ora ha una missione da compiere: dominare la Moto3

Romano Fenati da Ascoli Piceno è un ragazzo come tanti che passa le sue giornate fra scuola (frequenta il terzo anno del liceo linguistico), palestra e pomeriggi in giro in motorino con gli amici. Ma normale normale Romano non è visto che dall'anno scorso è un pilota del Team Italia nel Motomondiale. Ed è stato proprio lui il primo italiano a vincere una gara della Moto3 nel 2012 (quella di Jerez). Un successo che l'ha proiettato sulle prime pagine dei giornali sportivi e soprattutto ha ridato le speranze al futuro del nostro motociclismo per il tanto atteso ricambio generazionale.
Fenati: "Al Titolo ci penso, eccome!"
A Sesto San Giovanni (Mi) alla presentazione della sua squadra Romano ha raccolto con entusiasmo la sfida lanciata dal Presidente della FMI, Paolo Sesti: vincere il titolo della Moto3. Se è vero che "Fenny" non ha specificato l'anno in cui lo farà, da lui tutti si aspettano molto. E lui, seppure abbia solo 17 anni, ha le idee chiare e sa che l'obiettivo quest'anno potrebbe essere alla sua portata. Ma prima di parlare della stagione alle porte, si parte il 7 aprile in Qatar, facciamo un passo indietro.

- Nel 2011 dopo aver sfiorato il titolo della 125 nel CIV e vinto l'Europeo sei arrivato al Mondiale. Cosa ti ha lasciato la tua prima stagione?
"Il 2012 è partito benissimo, ed è finito ancora meglio. Ho vinto una gara a Jerez e sono salito due volte sul podio (Qatar e Mugello). L'anno scorso ho fatto esperienza, ma ora parto con un obiettivo chiaro: non ripetere gli errori e… vincere. Poi mi aspetta la Moto2!".

- Cosa significa per te correre nel Mondiale?
"Viaggiare moltissimo. E visto che non amavo affatto prendere l'aereo, alle gare andavo in camper, all'inizio è stato difficile abituarsi. Ma oggi, dopo un anno di trasferte, mi sono arreso all'idea di spostarmi in ogni parte del mondo. Anzi adesso mi diverte solo pensar di partire e sono rilassato perché so che con me c'è sempre la mia famiglia: mia mamma e mio papà Claudio".

- Oltre ad aver accumulato timbri sul passaporto cos'è cambiato in te?
"La preparazione fisica, ma soprattutto la testa. Serve una capacità di adattamento velocissima quando arrivi nel Mondiale: il ritmo e il passo buono devi prenderlo dal primo turno di prove, ma senza conoscere le piste è stata dura. In una frase correre nel Motomondiale significa non poter sbagliare mai".

- Quindi solo tensione e zero divertimento?
"Affatto, mi sono divertito molto, moltissimo soprattutto grazie alla mia squadra e con il Loca (Roberto Locatelli tutor e riferimento nel team) c'è un'amicizia particolare".

- Il Presidente Sesti ha detto che dovete vincere e tu hai raccolto con entusiasmo la sfida. Sarai di parola?
"Adesso penso ai prossimi test di Jerez e alla prima gara in Qatar poi si vedrà. Faccio un passo alla volta, al titolo è ovvio... ci penso eccome.. Quest'anno credo che saremo in cinque a giocarcelo io, Vinales, Rins, Salom e Folger".

- Tu sei cambiato, anche la tua moto?
"La Honda FTR 250 è in continua evoluzione, mi piace e non ho difficoltà ad adattarmi a lei ma ora dobbiamo colmare il gap dalle KTM ".


-Il tuo compagno sarà Bagnaia, cosa pensi di lui?

"Io e Pecco (soprannome del torinese Bagnaia esordiente nella Moto3) abbiamo in sostanza la stessa età, lui sedici ed io diciassette anni e in pista ci siamo già incontrati e confrontati in qualche gara del Campionato spagnolo. Lui andava e va forte e sarà un bell'avversario. Per il resto Francesco è un ragazzo simile a me: un pilota leale e soprattutto un grande appassionato... credo che quest'anno ci troveremo bene insieme".
Fenati: "Al Titolo ci penso, eccome!"
Chiudi

Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.

ADV