Tapiro d'oro alla Yamaha che ieri è partita da Valencia (dove il meteo prometteva acqua) per provare in separata sede ad Aragon (dove si sperava di trovare la pista asciutta). Purtroppo i piani della Yamaha si sono rivelati completamente sbagliati e, alla fine della giornata Rossi ha fatto un solo giro sul bagnato contro i 10 di Lorenzo che è anche caduto. "E' stata una beffa – dichiara Rossi – e la M1 è un po' cambiata ma è sempre lei". In ogni caso tutto previsto, fuorché le... previsioni!

Intanto a Valencia la pista si asciugava e, uno dopo l'altro, tutti i piloti sono scesi in pista. Tra questi l'attesissimo Marc Marquez che ha iniziato la sua avventura in MotoGP con la Honda ufficiale. Marc ha iniziato bene, calmo e responsabilizzato al punto giusto facendo vedere di aver già capito la moto. Ovviamente è stata una buona giornata per la Honda che piazza Pedrosa nettamente davanti a tutti in 1.32.322 e questa non è certo una sorpresa. Lo segue a 349/000 Crutchlow, con la Yamaha satellite aggiornata con le parti evoluzione già usate dagli ufficiali, poi Bradl a 491/ 000 che è stato confermato anche per il 2014 nel team Honda LCR con la promessa di avere moto sempre più vicine alle ufficiali. Il tedesco ha provato il telaio ufficiale, come Bautista che chiude con il quinto tempo a quasi 8 decimi. Buona prestazione di Nicky Hayden a 634 con la prima Ducati. La sorpresa della giornata è che le Ducati non sono poi così "nere" come sembra. Dovizioso è a un secondo da Pedrosa, mentre Iannone, al debutto è nono a un secondo e mezzo, preceduto dal combattivo e determinato test rider Michele Pirro che a Valencia non fa sconti a nessuno. Andrea Iannone dice cose davvero interessanti, ad esempio che: "Eravamo indecisi se uscire o no, poi ho convinto il mio ingegnere, Marco Rigamonti e siamo partiti. Non è andata male, visto che sono a meno di un secondo da Hayden che conosce benissimo la Ducati. Il grip sull'anteriore è notevole, ma si fa fatica a gestire la potenza in accelerazione. Diciamo che mi arriva in maniera ritardata. C'è molto da imparare e i test di Jerez di fine mese saranno molto importanti per imparare a gestire l'elettronica di questa moto. La Ducati per me ha un gran potenziale che dobbiamo ancora scoprire".

La settima piazza, a un secondo è per Marquez che commenta la prime impressioni in sella ad una MotoGp: "Ero un po' nervoso e teso, ma dopo un giro ridevo sotto il casco. Però, quando sono rientrato ai box dopo cinque giri ero distrutto! Poi mi sono rilassato e ho iniziato a usare la moto. Ho capito che bisogna guidare in un certo modo, altrimenti l'elettronica entra in funzione e taglia la potenza. Questo non va bene...".

Meno brillante dei colleghi italiani, il debutto di Bradley Smith messo in sandwich dalle CRT di De Puniet e Abraham. A chiudere Petrucci, Barbera ed Espargaro, mentre Edwards, Aoyama, Byrne (che doveva usare la ART di Ellison) e Claudio Corti non sono usciti dai box.

Prossimi appuntamenti di test: la Honda a fine novembre è in pista a Sepang, mentre la Ducati girerà a Jerez. La Yamaha? Ferma, fino a febbraio.