Dani Pedrosa pareggia i conti a Valencia. Almeno moralmente. Lo spagnolo firma una delle sue gare più belle, con tanto di partenza dalla pit-lane (per cambiare moto dopo il giro di ricognizione), vincendo poi in condizioni difficilissime dove in tanti hanno sbagliato. A paritre da Jorge Lorenzo, bravo e unico a montare le slick già sulla griglia, ma poi caduto in modo violento per la troppa fretta di effettura un doppiaggio, mentre era al comando della corsa. Per Pedrosa quindi la soddisfazione (e il premio di consolazione) di chiudere il campionato secondo nella classifica iridata, con 7 vittorie a 6 su Lorenzo, nonché conquistando il successo nel sentitissimo derby di casa.

La corsa è stata animata da una partenza convulsa, dove le posizioni si sono mischiate al punto che Espagararò sull'ART ha guidato il gruppo nei primi giri. Con Rossi terzo davanti a Stoner, prima di rientrare ai box per il cambio di moto. Un pit-stop al volo da cui l'australiano è riemerso alla grande, centrando il terzo posto sul podio nell'ultima gara della carriera in MotoGP. Mentre per Valentino una decima posizione anonima e lo smacco di lasciare a Bautista (4°) la quinta pizza in campionato. Infine sul secondo gradino del podio il non giovanissimo collaudatore Nakasuga che salva la giornata Yamaha. E' invece 5° Pirro che saluta al meglio il team Gresini per abbracciare l'avventura Ducati. Come farà anche Dovizioso, sesto all'arrivo, davanti ad Abraham e Petrucci, 8° sulla Ioda.

Da martedì Stoner andrà a pescare e Marquez salirà sulla sua Honda ufficiale per stupire. Il Numero 46 tornerà invece sul cupolino della Yamaha M1 che dovrà dire se Rossi ha ancora lo smalto del campione. E c'è chi è già pronto a scommetterci.