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Valencia: parlano i campioni

di Marco Masetti il 07/11/2010 in Motogp

Ecco le dichiarazioni dei protagonisti dell'ultima gara della stagione: vincitori e vinti, pensano tutti al futuro

Valencia (SPA) - E' la gara finale, quella che chiude il libro della stagione. Tutti sono più buoni, come a Natale, e le dichiarazioni sono allineate a questo. Però onore a chi è andato forte oggi a Valencia, perché ha fatto il massimo.
Forse è stata una delle gare più belle di Lorenzo? Possibile? Sentiamo il diretto interessato…
"Vero, è stata una delle gare più belle e folli della mia carriera. Sono partito bene, ma alla seconda curva mi hanno passato in parecchi e poi Simoncelli non mi ha certo aiutato nella rimonta. Ma ce l'ho fatta e ho fatto una gran bella lotta con Stoner e ho vinto una gara che sognavo da tempo: tutti noi più o meno nelle stesse condizioni e lottare per far vedere chi è il più forte. Secondo me è una questione di concentrazione, io non l'ho mai persa e ho dimostrato di essere molto forte e di aver meritato il titolo. Certo, questo mi è costato molto sia da un punto di vista fisico che mentale. Il momento più difficile è stato quando ero dietro a Stoner e cercavo il momento buono per attaccare. Bisognava anche essere tattici e non è sempre facile riuscirci".
Missione compiuta Jorge…

Stoner ha dato spettacolo anche se non era a posto: "Purtroppo, anche se i tempi dicono che siamo andati bene, non siamo mai stati a posto con la moto per tutto il week end. Oggi però Jorge ha guidato davvero bene ed è stato il migliore di noi. Ha dimostrato di essere il campione ma io sono contento della mia prova e di quello che ho fatto con la Ducati in questi anni. Non ho rimpianti e nessuna cosa della quale lamentarmi".
Sincero, onesto, ma non vi aspettate da Casey le magliette con scritto bye bye baby…

Rossi, invece, dice qualcosa di più e fissa una data, molto importante: "Il mio problema è presto detto: cedimento fisico, e in una battaglia dura come quella di oggi non ci voleva proprio. Prima ho perso la forza nel braccio destro, poi nel sinistro, visto che usavo solo quello. Da metà gara ho capito che non avevo più. E anche che oggi Jorge ha guidato meglio di tutti noi.
In ogni caso è stata una buona gara, soprattutto nella parte iniziale, quella prima del crollo fisico che mi ha rovinato il resto. Adesso ci sono i test, poi, a inizio della prossima settimana mi opererò alla spalla. Saluto la Yamaha con un podio alla gara numero 46. Non male"
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Valencia: parlano i campioni
Con 10 vittorie in 46 gare, nemmeno un secondo posto, quattro terzi posti, 14 pole, 9 giri veloci e 151 giri al comando, Marc Marquez è il secondo pilota più giovane (17 anni e 264 giorni) ad aver vinto un mondiale (il record è di Capirossi, nel 1990). Una gara di testa la sua, più che corsa con il cuore. Ma ci sta…
"Sono felicissimo, ho fatto la gara che avevamo previsto. Io avevo il ritmo per poter vincere la gara, come in tutto il mondiale, ma qui c'era il titolo da vincere… Ho scaldato bene le gomme nella parte iniziale e poi sono andato a cercare Nico Terol. Non è stato facile, ma una volta agganciato il mio rivale mi sono limitato a seguirlo, evitando i problemi e cercando di raggiungere l'obiettivo. I momenti difficili oggi sono stati a inizio gara. Ero un po' nervoso e temevo di sbagliare e di perdere il titolo. Adesso festeggio assieme a squadra, amici, sponsor, a tutta la gente senza la quale non sarei riuscita a diventare campione del mondo".
Karel Abraham chiude la sua esperienza in Moto2 con una vittoria. Da martedì ci sarà la MotoGP con una Ducati del Team Cardion AB di proprietà della famiglia. Già, perché questo ragazzo di 20 anni è figlio del proprietario del circuito di Brno. Di buona famiglia, ma anche veloce: "Sono davvero felicissimo perché volevo di mostrare a tutti di essere un buon pilota e di lasciare la Moto2 con un grande risultato. E ci sono riuscito, anche se non è stato facile, perché la lotta con Andrea, Julian e Toni è stata davvero molto dura. Ad un certo punto abbiamo anche rischiato un po' più del dovuto, ma ci è andata bene e sono riuscito a stare al comando e a chiudere tutte le porte nel giro finale e a vincere la gara.
La mia moto andava davvero bene, anche se alla fine scivolava un po', ma era un problema che avevano anche altri piloti. Ho chiuso alla grande una fase della mia carriera, adesso c'è la MotoGP con la Ducati… Non credo che riuscirò a dormire stanotte"
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Valencia: parlano i campioni
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