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Jerez è un altro giorno

di Marco Masetti il 28/04/2009 in Motogp

Il podio del Gp del Giappone ha finalmente sparigliato le carte e aperto nuovi appassionanti scenari agonistici che però non placheranno la lotta al potere che si sta giocando tra Dorna e FMI

Jerez è un altro giorno
Lorenzo, Rossi e Pedrosa, protagonisti della gara di Motegi. Clicca sulla foto per ingrandire
Dal Giappone arrivano ottime notizie: forse il lungo digiuno con lo spettacolo e il bel tempo si è interrotto e la MotoGp può sperare in un GP di Spagna degno della cornice. Jerez de la Frontera, una delle piste più belle e rappresentative del mondiale, considerata sacra dagli spagnoli e con grandi numeri di pubblico sugli spalti. Gli appassionati vogliono vedere gare vere, non ne possono più di polemiche su regolamenti che non esistono o che vengono scritti su due piedi a seconda della bisogna.
Le imprese di Iannone e Lorenzo domenica a Motegi hanno fatto capire di cosa ha bisogno la gente.
Però, visto che siamo uomini di mondo, vi segnaliamo che ne vedremo delle belle a Jerez e non solo sotto il profilo sportivo. La Moto2 dovrebbe trovare una faccia (anzi un regolamento) prima che chi ha avuto l'idea di pensionare la 250, non la perda completamente. Questo è uno dei passaggi obbligati della lotta in chiave moderna e motociclistica tra papato e impero, ovvero tra Dorna e Federazione. Per ora strisciante e sottotraccia, ma suscettibile di interessanti evoluzioni.
Alla Federazione, capitanata a Vito Ippolito non piacciono molto i colpi di mano della Dorna di Carmelo Ezpeleta che oramai governa a colpi di decreti legge e di "cause di forza maggiore", cercando nuove frontiere per il guadagno, ma esagerando nella maniera in cui ci si arriva. La federazione, però ha ceduto di fatto il potere per sette milioni l'anno alla Dorna che si sente in dovere di fare ciò che meglio crede. Sarà sfida.
Passiamo ora però a quelle vere, a quelle in pista. Il podio di Motegi sembra fatto apposta per passare quota 100.000 nei biglietti venduti: Jorge Lorenzo, la nuova star che in Spagna è ancora vista come il "cattivo" del western, Valentino Rossi la star amatissima a Jerez, quello che non molla mai, anno dopo anno, quasi immortale. E a chiudere il terzetto Daniel Pedrosa, il buono, che ha bisogno di rilanciarsi con il grande risultato dopo un inverno molto difficile. E poi i due spagnoli si giocano anche il futuro, visto che Lorenzo piace molto alla Honda e alla Repsol, proprio nel periodo in cui le azioni di Pedrosa sono in calo. Mettiamoci poi Casey Stoner e la Ducati che hanno impaurito tutti a Jerez nei test Irta e avremo un GP tra i più attesi degli ultimi anni.
Come non bastasse: c'è la corsa di Andrea Iannone che sfida, dopo due vittorie, l'esercito spagnolo della 125 e un altro eroe in 250 Marco Simoncelli che deve inseguire, vincere e lottare. Esattamente come fece lo scorso anno.

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