Jerez - Il 2009 del motomondiale ha un segno, l'incertezza. Certo, in pista ci sono tutti, ovvero quelli della 125 e della 250 (arrivata a 22 partenti, almeno secondo le liste). Però l'ambiente è dimesso, gli spazi vuoti nel paddock parecchi e c'è un'aria strana. O meglio, un'aria che ha qualcosa di antico, quasi anni Settanta. Poco colore, nessuna scenografia, basso profilo ovunque e un concetto che si rincorre, espresso in tanti idiomi, anzi, con le tante pronunce della lingua franca del paddock, il misto di italo-ispano-inglese con il quale ci si esprime nel mondo delle corse.

Il concetto è: "Speriamo di farcela, di arrivare alla fine della stagione e poi penseremo alla prossima". Il motovo è chiaro: budget sofferti, forse non bastanti ad arrivare alla fine della stagione. Un po' di "io speriamo che me la cavo", un po' di "viviamo alla giornata" . In compenso c'è una consolazione: con questo poco "contorno" non c'è in giro nessuno di inutile. Nel senso che non ci sono vip, bellezze esotiche neppure a pagarle, ma solo gente indispensabile. E cioè piloti e meccanici, le uniche "risorse" sulle quali non si può risparmiare più di tanto.
Intanto la 250 chiude il suo turno di oggi (diviso tra prove miste con la 125 la mattina e una sessione riservata alla sola quarto di litro nel primo pomeriggio, come vedete nelle due tabelle che riportiamo) con una bella sfida: Bautista alla caccia del campione del mondo in carica Simoncelli. Una sfida che ha in palio due posti nella MotoGp del prossimo anno, ma che ha un forte elemento di disturbo in Hector Barbera, oggi abbastanza veloce nonostante la pista sporca.
Lo spagnolo del team Pons (capotecnico Rossano Brazzi) ha vissuto un autunno terribile dopo la frattura alla schiena di fine stagione e un inverno ancora più duro, con la squadra che rischiava di non avere il budget. Poi, il miracolo… Barbera seppur lontano di quasi un secondo dal record della pista piazza , pur sempre un perentorio 1.43.156 che fa capire il suo valore e la sua voglia di vincere.
Alle sue spalle, di mezzo secondo c'è Bautista e poco distante Simoncelli. Ecco il tris che deciderà la stagione 2009, l'ultima della 250.
Niente male Talmacsi che indossa i colori della pista che ancora non c'è - il Balatonring - davanti all'ex compagno di squadra Faubel, primo con le Honda e davanti al fenomenale Wilairot, un pilota che ha smesso di essere folcloristico e che è diventato da top ten, nonostante guidi una Honda. Una moto identica a quella che vinceva anni fa con Pedrosa! Alle spalle del thailandese, ecco il campione uscente della 125, Di Meglio e poi l'altra Honda di De Rosa che precede Locatelli e Baldolini.
In azione anche Pasini, ma il suo crono non è un gran che. Colpa anche di Toth, suo compagno di squadra che lo ha abbattuto alla fine del turno "promiscuo" con la 125.
Il dramma è che Mattia non si può nemmeno arrabbiare con Imre Toth: è il padrone della sua squadra!