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Gomme, piloti, elettronica e "V4"

di Marco Masetti il 27/12/2007 in Motogp

Il trionfo della Ducati ha sconvolto il branco e la resa dei conti renderà roventi tutti i confronti tecnici. E i piloti? Si adatteranno

Gomme, piloti, elettronica e "V4"
Coraggio, preparatevi a cenoni e pranzi, auguri e baci, ma oramai l'astinenza sta per finire. IL 22 gennaio a Sepang ricomincia la stagione 2008. Dico ricomincia, perché in realtà subito dopo l'ultima gara del 2007, era già iniziata a suon di test. Una stagione importante per davvero, visto che il campionato 2008 inaugura una nuova era per la classe regina.
Ricapitoliamo: Stoner e la Ducati con il numero 1 e qui applausi meritati.
Correre con l'uno significa molto, sicuramente più di usare il numero personale del pilota.
Si partirà al grido di "Tutti incazzati con la Ducati", nel senso che i giapponesi non vogliono assolutamente perdere ancora una volta. Quindi moto nuove, potenti e… tutte uguali. Nel senso che avremo motori V4 per tutti con l'eccezione della Yamaha e della Kawasaki che credono ancora nel quattro in linea. Questa identità tecnica viene ulteriormente omologata dalla ricerca di controlli elettronici sempre più simili. Ovvero traction control impostato anche sui giroscopi, quindi i piloti devono sapere che non sempre conviene piegare molto, visto che le attuali Moto GP quando sono piegate erogano molti cavalli in meno rispetto a quando sono dritte. E ciò comporta un ulteriore adattamento da parte dei piloti, il che non è sempre un bene.
Detto senza tanti giri di parole, la formula 800 x 21 (ottocento cc e 21 litri nel serbatoio) produce omologazione tra le forze in campo, ovviamente se tutti si troveranno alo stesso livello di conoscenze tecniche. Non dimentichiamo anche le gomme che, come sempre, faranno la differenza. La lotta Bridgestone – Michelin nel 2008 sarà davvero rovente!
Va a finire che ci dimentichiamo i piloti e questo è un peccato grave dell'attuale MotoGP, partorita da ingegneri e quindi poco attenta ai bisogni dei piloti. Le attuali conoscenze in materia parlano di rider che devono credere ciecamente nell'elettronica della loro moto. Un po' come Stoner che rovescia la manetta anche quando l'istinto dice il contrario, forte della fiducia nel proprio mezzo. Concetto riduttivo, ma non del tutto sbagliato e non è un caso che due dei più forti sulla piazza, Rossi e Pedrosa, non amino molto le 800. In ogni caso anche loro dovranno scegliere il male minore e definire una moto, rispettivamente Yamaha e Honda, in grado di battere la Ducati. In caso costrario sarebbe una debacle che non farebbe certo felici i vertici delle due potentissime Case costruttrici. Ci si aspetta molto dai giovani da Lorenzo, Dovizioso e De Angelis, forse loro porteranno una ventata di novità della quale c'è bisogno in una griglia di partenza fatta di 18 moto, un po' pochine. E questo perché la MotoGP costa troppo… Insomma, non c'è molto da aspettare, ma parecchie cose sulle quali discutere. Quindi, ci aspettiamo il vostro parere sul 2008 della Moto GP, quasi un compito per le vacanze. Auguri!

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