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Motogp

Valencia: la resa dei conti

il 02/11/2005 in Motogp

Nell'ultima gara di campionato Max Biaggi si gioca le sue ultime carte per rimanere in MotoGp. Nella 250 vedremo l'ultima gara del neo campione del mondo Pedrosa e nella 125 ci si giocherà il titolo all’ultima curva

Il paddock di Valencia

Sembra solo uno stanco e demotivato gran premio di fine stagione, ultimo atto di un mondiale che ha già il suo vincitore, padrone e dittatore in Rossi. Nella MotoGp e nelle classi minori si riescono, invece, a trovare ancora grandi motivi di interesse.
Attenzione: non c'è una regia attorno a questo ma solo il fantastico caso scatenato dai vizi e le virtù degli umani; quindi tutto ciò è ancora più bello, appassionante, arrapante e via con gli aggettivi.
Si corre a Valencia, pista-salotto sottodimensionata per le MotoGp e non solo ma poco importa: l'aspetto tecnico e virtuosistico di questa gara passa in second'ordine di fronte alle motivazioni che troveremo strada facendo classe per classe. Quindi, non dimenticate, questa è una gara a se stante, un mix tra la resa dei conti della saga fantasy, il controllo dell'estratto conto con il direttore della banca e una seduta dalla cartomante, in sostanza: è il motomondiale, un universo che scimmiotta la Formula uno ma che piace proprio per quello che ha di diverso dal dorato mondo a quattro ruote. Così è se vi pare, altrimenti leggetevi qualche "bella" pagina di certa stampa quotidiana, nella quale l'analisi passa inevitabilmente dall'allarme allo scandalo, dal gossip alla lettura dei bilanci, ovviamente senza capire l'anima di questo sport tremendamente popolare e sanguigno nel quale sembra (ma spesso è vero) che le decisioni importanti siano prese per caso. I dettagli no, quelli sono pensati a tavolino per giorni. Amo questo sport!

Rossi ha un sogno: eguagliare il record di dodici vittorie in una stagione, appartenente a Mick Doohan. Impresa complicata per lui, poichè si corre proprio su una delle piste che meno ama al mondo ma questo per il Vale nazionale non è impossibile, anche perché i suoi successori sono li pronti a sferrare un attacco.

a quota 195 e Nicky Hayden a 186 si giocano il secondo posto iridato e non solo: entrambi sono indicati da Rossi come gli eredi naturali del cannibale e vogliono dimostrare alla Honda che il futuro ha la loro faccia. Tra l'altro sono entrambi reduci da una bella serie positiva: il romagnolo viene da un secondo, un quarto e una vittoria, mentre Kentucky Kid ha fatto tre podi consecutivi. Quindi buone chance per loro, ma il ruolino di marcia di Valentino parla chiaro: nelle ultime tre gare due vittorie e un secondo posto! Come a dire: Rossi ha detto che sarete gli eredi, ma più avanti! Del resto, il Biondo fa sapere da tempo che con tutta probabilità sarà in sella ad una moto per altri due anni... Quindi, calma con l'eredità: il "nonno" è ancora in ottima salute e mi sembra che abbia voglia di stare in sella ancora un bel po'.
Loris Capirossi corre: non ne poteva più di fare il convalescente, ricevuto l'ok dai medici, sarà al via sulla sua Ducati che vede anche Carlos Checa all'ultima uscita sulla rossa. Attenzione, potrebbero fare il colpaccio, del resto Carlos ha voglia di andarsene dal mondo Ducati, dove è stato poco amato, facendo un gran risultato e Loris lotterà per ottenere la terza vittoria stagionale.
Max Biaggi e Sete Gibernau sono l'altra faccia della medaglia. Per loro Valencia è una pista particolare. Allo spagnolo piace molto e potrebbe tornarci già da mercoledì in sella alla sua nuova moto, la Ducati, per quelli che saranno i primi test della stagione 2006 (noi, ovviamente, ci saremo). Biaggi invece si gioca le ultime carte per restare nel mondo della MotoGp. Il romano si è fatto brutti nemici alla Honda e non da poche settimane come credono i gonzi. A Ishi e ai gerarchi dell'HRC erano già girate fin dai test invernali per certe dichiarazioni di Max che non si sentiva pilota ufficiale. La situazione, secondo me, è precipitata a Shangai il primo maggio, quando, dopo la gara, il romano diede giudizi molto forti sul team e la moto. Ora, la vendetta, specie in Giappone, è un piatto che si serve freddissimo. Per Max però una buona prova potrebbe essere decisiva per sbloccare la situazione e accomodarsi in sella alla Honda del team Camel Pons in compagnia di Checa la prossima stagione. Nel caso il romano rimanga a piedi anche la Camel lascierebbe la top class e così sarebbe un altro grosso sponsor che saluta la MotoGp.
Forse potrebbe essere l'ultima gara per Alex Barros (nella foto), e qui spiacerebbe davvero, ma le speranze per il brasiliano sono davvero poche, almeno in squadre di alto bordo.
La Yamaha farà correre nella storica livrea bianco-rossa le moto di Rossi e Edwards per celebrare i suoi 50 anni (e il titolo piloti e costruttori). Anche questa potrebbe essere un'anticipazione del prossimo anno, visto che non è ancora stata sistemata la vicenda con lo sponsor Gauloises e qui si cadrebbe davvero nel comico, con un patrocinatore che nonostante abbia vinto tutto con il proprio marchio sulle carene se ne va.
Per fortuna il team D'Antin è a posto con due Ducati clienti per la prossima stagione affidate a Ellison e a Cardoso e il marchio Zongshen sulle carene: questi sono i veri affari.
Trattative ancora da concludere per il Team Tech3, seconda squadra Yamaha. Ma per questo aspettiamo il famoso lunedì di Valencia, quello nel quale tutto si mette a posto, quello che fece trovare una moto a Melandri appiedato al termine della stagione scorsa. Insomma, aspettiamoci qualche altro miracolo. Come rivedere Byrne sulla moto di Pons al posto di Vermeulen che da mercoledì potrebbe già salire sulla Suzuki (che porta Aoki al posto di Roberts) o la rediviva Proton KR V5 affidata a Kurtis Roberst. Arriverà in fondo alla gara? E il papà avrà trovato i motori per la prossima stagione? Già perché potrebbe essere l'ultima gara per KR e WCM: tranquilli non c'è la crisi! Dicono...

Tutti pronti a festeggiare l'addio di Daniel Pedrosa dalla classe nella quale trionfa da due anni. Per il ragazzino di "titanio" (forse sarebbe meglio dire d'oro visto il "giro" che c'è attorno a Daniel) passerella finale e poi da mercoledì si pensa solo alla MotoGp con la HRC, naturalmente.
Forse ultima gara in 250 per Casey Stoner (potrebbe andare alla Yamaha ma c'è anche saggiamente chi lo vorrebbe di nuovo in 250), secondo nel mondiale. Lotta per il terzo posto tra Andrea Dovizioso a quota 182 abbastanza tranquillo su Aoyama, futuro pilota KTM. A proposito, la KTM potrebbe correre, ma non si sa con quale pilota e soprattutto se la Casa vorrà distrarsi dal campionato 125, nel quale c'è ancora qualche speranza per Kallio. Licenziato West (che forse rivedremo con il team Abruzzo su un'Aprilia la prossima stagione) non si vedono talenti liberi all'orizzonte e forse la 250 austriaca tornerà in azione solo nei test dopo gara. Giochi fatti per tutti anche per la prossima stagione con il solo De Angelis che non ha gradito l'entrata nel pianeta Aprilia di Lorenzo, Barbera e del team Fortuna. I nuovi arrivati (è attesa la conferma ufficiale) hanno subito chiesto il capotecnico Sandi, uomo di fiducia di De Angelis e questo al pilota non è piaciuto e nemmeno allo sponsor MS che forse potrebbe mollare. Quindi, ci aspettiamo molto da Alex, ma anche dal battagliero Lorenzo che qui farà faville come Barbera.
Ultima gara in 250 per Simone Corsi che torna in 125 (salire di categoria è bello ma rischia la bruciatura e Simone non la meritava) e forse per Silvain Guintoli che vincerà il trofeo per il miglior privato e sogna la Moto Gp con la Yamaha (poche, però, le speranze).
Ci saluta anche la Fantic che, dopo la fine del rapporto con la CRP, la società di tecnologia avanzata applicata alle corse che ha collaborato al progetto, rischia di lasciare le corse.

Con ventitre punti di vantaggio su Mika Kallio, Thomas Luthi affronta l'ultima gara con il cuore in gola: il mondiale può solo perderlo. Nello stesso stato d’animo sarà anche il rivale finlandese, che può solo vincere e sperare!
Tutti a seguire questa bellissima gara, resa ancor più rovente dalla sfida per il terzo posto tra Gabor Talmacsi a 178 punti, Mattia Pasini a 167 e Marco Simoncelli a 166. Superpippo Simoncelli sarà sfavorito dalla pista tutta "stop and go" che richiede scatto all'uscita dei tornanti, dote che la sua Aprilia, gravata dagli 80 chili del romagnolo, non può certo tirare fuori. E poi ci sono gli altri: Poggiali, Di Meglio, Lai, Simon, Koyama, come sempre pronti a sfruttare ogni varco. Bene, godiamoci la corsa e niente test dopo la gara: la 125 rimonta in sella dopo l'inverno, a meno che Aprilia e KTM non decidano di far vedere qualcosa di nuovo: ad esempio il nuovo motore a disco dell'Aprilia... Intanto, sempre che nel frattempo non salti fuori un top rider per sviluppare la nuova moto, la Malaguti potrebbe salutare il mondiale per una stagione, correndo tra Spagna e Italia. Peccato.

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