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Motogp

Sepang Q1: parlano i protagonisti

il 08/10/2004 in Motogp

Al termine della prima giornata di prove sul circuito malese, tutti pensano alle gomme: grande fiducia e considerazione per le Bridgestone. Biaggi e Melandri sperano di migliorarsi in Q2, ma resta l'incognita meteo...

di Marco Masetti

Sepang (Malesia) - Finalmente il grande freddo lascia spazio al caldo rovente della sfida vera. basta con le polemiche, con le facce da duri da sit com viste ieri. Si fa sul serio e Tamada fa paura.
Il giapponese la spiega così la sua fantastica pole. Gli altri fanno capire di temerlo... "Ho provato tantissimo qui a Sepang, la conosco bene, ho molti riferimenti, cosa che non posso dire delle altre piste mondiali. Siamo partiti da una regolazione di base della moto, facendo piccoli aggiustamenti. Rispetto ai test invernali è cambiato parecchio, ma la base era buona e siamo cresciuti subito fin dalle libere. Si, è vero le gomme sono cresciute molto e si vede. Il caldo rispetto al Qatar è... quasi fresco".

Anche Sete Gibernau è tranquillo e il secondo posto lo appaga, quello che lo fare stare bene è il rapporto con la moto. Praticamente perfetto e per la sfida di domenica e questa è una buona notizia. Per lo spagnolo... "Beh, è andata bene. Sono molto più tranquillo e concentrato. Devo ritrovare la voglia di lavorare".
Insomma, senti la pressione? "La pressione c'è, ma quando lotti per vincere il titolo fa piacere. per me era peggio quando lottavo per stare nei primi dieci".
La moto come va? "Bene, decisamente, scivola un po', ma mi piace molto".
Sei rimasto sorpreso ieri dalla reazione di Rossi in conferenza stampa. Non ti sembra che ti stia provocando? "Io continuo a rispettarlo e... andiamo avanti".
Tamada e soprattutto le Bridgestone fanno paura? "Vanno forte in qualifica, possono anche vincere qualche gara, ma la Michelin è sempre la Michelin". Fedelissimo!

Rossi nelle libere era un po' indietro, poi ha ritrovato la zampata giusta. "Si, la mattina non ero molto a posto. Il problema è che rispetto alla moto provata nei test invernali, adesso la mia M1 è molto diversa, è cambiata tanto. Per fortuna adesso è anche rapida ad adattarsi alla pista e con le gomme da gara va molto bene. Infatti ho usato una sola gomma da qualifica, me ne restano tre".
Questo Tamada fa paura? "Speriamo non sia a posto come a Motegi, altrimenti non lo vai a prendere. Certo che le Bridgestone sono in crescita, hanno quattro moto nei primi sei e se vanno forte come in Giappone sono dolori".
Potrebbe essere una gara bagnata, come ti comporteresti? "Se piove siamo molto a posto, il problema è che la pista è mezza bagnata, tutto diventa una lotteria. Qui quando piove, piove sempre alla stessa ora, più o meno quando corriamo noi. Per questo essere davanti già da oggi è molto importante".
E Sete come lo hai visto e soprattutto, perché non hai usato la moto evoluzione, quella con gli scarichi aperti? "Sete guida bene, sarà una bella battaglia. La mia moto ha due problemi: una scarsa progressione in accelerazione e il posteriore che si muove molto. Invece la velocità di punta non è più un problema: Il nuovo materiale io ho detto che lo si poteva usare qui, ma i tecnici hanno detto che non sono totalmente pronti e che il vantaggio non sarebbe poi così evidente da giustificare il rischio".
Una Yamaha molto conservativa, quindi? "Va bene così".
I mondiali si vincono anche non facendo esperimenti in corsa. E poi gela il partito pro F1 dichiarando: "Meglio così, ci farà comodo il prossimo anno".
Max Biaggi non ha la faccia contenta: queste prove non gli hanno dato un piazzamento interessante. Il suo commento suona come una condanna alla 211 ultimo modello. Lui ha dei problemi, mentre Gibernau, con la vecchia, fila velocissimo: “Sono un po’ deluso, mi aspettavo un risultato diverso. Questa non è una pista nuova, qui corriamo da cinque anni e tra gennaio e febbraio abbiamo fatto sei giorni di prove, dove sono stato sempre il più veloce in simulazione di gara e il secondo come prestazione assoluta (2’02.108, alle spalle di Hayden, 2’02.041 tempi ufficiosi). Per di più con questa pista ho un ottimo feeling, mi piace correre qui. Invece non siamo riusciti ad avvicinarci al tempo di allora. I problemi sono gli stessi, saltellamento in frenata ed erogazione brusca in accelerazione. Comunque abbiamo un altro giorno per dimostrare che questa moto va meglio e non lasceremo nulla di intentato. Nei test qui mi sono divertito a guidare e voglio tornare a farlo”.
Capirossi vuole portare in alto la Ducati, ma oggi ha fatto un po' fatica. "La moto è decisamente migliorata rispetto ai test invernali, davvero un altro pianeta. Purtroppo al momento non sono ancora completamente soddisfatto del mio feeling con l'anteriore, che qui diventa davvero importante perché ci sono molte curve in appoggio. Rispetto a questa mattina abbiamo già fatto un piccolo passo avanti, ma oggi pomeriggio abbiamo potuto sfruttare solo gli ultimi 20 minuti delle prove perché l'ultima curva era bagnata. Spero che domani non piova perché dobbiamo continuare a lavorare: se riusciremo a migliorare l'anteriore, dovremmo essere ben messi per la gara".

Notte fonda per Marco Melandri, che ha passato più tempo ai box che in pista, per lui solo 12 giri: “Questa pista mi piace, anche se qui, per la verità, non ho mai ottenuto grandi risultati con la MotoGP. Una giornata sfortunata nella quale, purtroppo non sono riuscito a lavorare come avrei voluto. In questi casi, spero che domani vada meglio.

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