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Fiorani: ‘Il futuro è Rossi’

il 10/12/2002 in Motogp

Intervista al direttore tecnico della HRC: Valentino e il suo prossimo contratto, lo sviluppo della 211, la sei cilindri, i rapporti con i privati, la partecipazione nella SBK

Fiorani: ‘Il futuro è Rossi’
Fiorani a Jerez: "Sto lavorando per arrivare presto ad una soluzione che leghi Honda e Rossi per il biennio 2004-2005. Dopo l'esperienza dell'anno scorso vorrei passare serenamente il Natale 2003..."

di Marco Masetti
Jerez

- C’è grande fermento in casa Honda, molte cose stanno per cambiare e probabilmente lasceranno il segno nel motociclismo. I test di Jerez sono il primo passo di questa nuova avventura della più grande Casa del mondo ed è proprio sulla pista spagnola che inizia il futuro. Carlo Fiorani, direttore sportivo della squadra interna HRC (quella di Rossi e Hayden) si lancia subito a descriverci l’evoluzione “prossima ventura” della 211, la moto campione del mondo.


La moto che qui usa Rossi è fondamentalmente la stessa di Valencia, cioè dell’ultima gara di stagione. Le novità da provare sono diverse curve di erogazione, per migliorare la trattabilità del motore. Nel futuro di questa moto ci sono interventi mirati soprattutto in due aree tecniche: erogazione e trasmissione. Quindi, ci potrà essere anche un lieve aumento della potenza, ma sempre facilmente gestibile dal pilota. E in questa ricerca, il lavoro in aerea trasmissione, quindi anche del dispositivo anti-block (che limita o riduce al minimo l’effetto freno motore in staccata) è decisamente di primaria importanza. Le novità inizieranno ad essere testate dai piloti alla ripresa dell’attività, cioè dal 20 gennaio a Sepang, poi continueremo a Phillip Island a metà febbraio e arriveremo ai test IRTA solo all’ultima tappa, cioè a Barcellona”.

- Bene, Fiorani, ma nel futuro della Honda non c’è solo l’evoluzione tecnica, c’è soprattutto un capitolo scottante: Valentino Rossi. Si può dire che uno degli obiettivi della stagione Honda sia il rinnovo del contratto del campione del mondo.
“Senza dubbio: sto lavorando per arrivare presto ad una soluzione che leghi Honda e Rossi per il biennio 2004-2005. Dopo le tensioni dello scorso anno (che per un pelo non fecero divorziare la Honda e Rossi, ndr.) stiamo facendo pressioni sull’HRC per poter chiudere alla svelta. Mi piacerebbe passare serenamente il Natale 2003. Diciamo che la trattativa con il management di Valentino è già avviata”.

- Se non ricordiamo male, uno dei problemi emersi lo scorso anno era lo scarso feeling tra la mentalità nipponica e quella latina: un problema che sembra esserci ancora…
Diciamo che per noi è il momento di iniziare la trattativa, mentre per i giapponesi è ancora presto. Forse qui la differenza di mentalità si fa sentire: per le varie filiali europee della Honda, Rossi è un grandissimo, uno pieno di carisma, il campione, mentre i giapponesi non colgono questo aspetto, forse lo fanno istintivamente, ma per loro è solo un pilota, bravo, ma solo un pilota. Loro non vivono le cose come noi”.

- Ci sembra di capire che la Honda però diventi sempre più giapponese, lo confermerebbe anche la presenza di Taddy Okada (ex pilota HRC) che troviamo qui nei box. Sarà lui il futuro team manager?
Taddy è un personaggio che la HRC ha deciso di crescere facendogli fare l’apprendista team manager, il pratica è l’assistent manager di Tachikawa, direttore sportivo HRC. Farà carriera…”.
- Al via della prossima stagione, parecchi piloti in sella alle 211, non tutti ufficiali, qual è la situazione reale a livello tecnico? E chi svilupperà le moto?
I piloti HRC sono quattro: Rossi e Hayden lo sono al 100% perché corrono nel team interno; poi ci sono Ukawa e Kato che lo sono al 95%. Questo perché sono appoggiati a strutture esterne. Lo sviluppo verrà fatto da tutti, con occhio di riguardo agli interni, ma non si può escludere che Ukawa e Kato provino qualcosa in anticipo. Può essere rischioso, direte, ma non ci saranno evoluzioni traumatiche; quest’anno l’obiettivo è rendere la moto più trattabile”.

- Quindi cosa resterà per i piloti e i team  “clienti”?
Io penso che anche Biaggi, Gibernau e Tamada (che correrà con la 211 del team sviluppo voluto dalla Bridgestone) avranno soddisfazioni. Le loro moto saranno identiche a quelle usate quest’anno dagli ufficiali, però la Honda sa anche riconoscere i meriti di un cliente che si comporta bene e che è avanti in classifica”.

- Per ora snobbate le superprestazioni, ma c’è chi sta già lavorando in Giappone al favoloso sei cilindri a V che dovrebbe soppiantare l’attuale V5. E’ vero? E poi: ci sono altri progetti di motori da corsa?
Sì, per ora è solo un sogno ma l’idea c’è, anche se per ora lavoriamo solo alle simulazioni al computer. Non escludo che esistano altri studi di propulsori con diversa configurazione e architettura”.

- Il prossimo anno sarà dominato ancora dalle 211 come è successo in questa stagione?
Non penso: la concorrenza ha fatto passi avanti, la Yamaha va forte, la Ducati mi sembra molto promettente e poi a Bologna lavorano bene e sono reattivi. Lo stanno dimostrando. Difficilmente vinceremo 14 gare su 16! Ci sarà da lottare”.

- Era da parecchio che nella squadra interna non si registrava la presenza di un pilota giapponese. Rossi e Hayden, un’accoppiata interessante?
Di Rossi ho già detto tutto e ne ho una stima incredibile, Hayden mi piace. E’ stata una scelta giusta, è uno sicuro, che non fa stupidaggini, con un buon sistema di lavoro. Piuttosto è importante tenere conto che Valentino e Nick sono due occidentali, quindi vanno trattati in questo modo, secondo la loro cultura. A questo proposito avrò a breve un incontro in Giappone per definire il mio lavoro e mettere a punto la gestione dei piloti. Questo è importante, come è importante realizzare e far evolvere le moto”.

- La Honda avrà una bella pattuglia nel Mondiale, ma la Superbike per voi è morta?
No, anche se quest’anno, al massimo, avremo una partecipazione privata da parte di Honda UK e forse del Team Rumi. Mi piacerebbe che la squadra di Oscar Rumi corresse con le 900, per fare esperienza sugli air restrictor; verrà buona nel 2004 quando la Honda ritornerà”.

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Jerez

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