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Endurance, Yamaha sul tetto del mondo

Marco Gentili il 31/07/2017 in Altri sport

Resistenza fisica, piste spettacolari, strategia e velocità: con questa ricetta il Mondiale in miniatura dell'Endurance sta prendendo sempre più piede. Quest'anno Yamaha ha beffato Suzuki, conquistando il titolo iridato col team GMT94 e dominando a Suzuka con il Factory Racing Team

Endurance, Yamaha sul tetto del mondo
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Nei campionati su pista, il 2017 non è un anno felice per Suzuki. Dopo le difficoltà del team che corre in MotoGP (l’infortunio ad Alex Rins, la crisi di Iannone e la sostituzione del project leader, col ritorno in tolda di comando di Shinichi Sahara al posto di Satoru Teradanel) è arrivata domenica un’altra scoppola da una delle discipline in cui la Casa di Hamamatsu era sempre stata leader, ossia l’Endurance. Basti pensare che negli ultimi 10 anni, il team ufficiale che corre nel Mondiale di durata si è imposto in sette occasioni. Quest’anno invece la delusione più cocente.

Alla vigilia della 8 Ore di Suzuka, il SERT si è presentato al via con una lunghezza di vantaggio sul team Yamaha. Al team GMT94 Yamaha (composto da David Checa, il nostro Niccolò Canepa e Mike Di Meglio) è bastato un 11° posto finale per spodestare Suzuki dal trono iridato: il team giapponese infatti è arrivato solo 18°. Per le YZF-R1 è stata una giornata di trionfi: ad aggiudicarsi la classicissima del Mondiale di durata infatti è stato lo Yamaha Factory Racing Team con in sella Katsuyuki Nakasuga, Alex Lowes e Michael van der Mark.

Una conclusione spettacolare per un Mondiale mini (articolato solo in 4 tappe) ma sempre più affascinante e capace di raccogliere l’entusiasmo del pubblico, grazie anche a piste iconiche come Le Mans, Oschersleben e appunto Suzuka. Dove sono stati 130mila gli spettatori per la spettacolare maratona notturna di 8 ore.

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