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Yamaha R125 Cup/4, Busca: il diario di Marco

Quarto appuntamento per il nostro giovane pilota alle prese con la piccola sportiva di Iwata e il suo trofeo. La tappa cuneese, faticosa per il caldo e impegnativa per il tracciato tortuoso, regala molte soddisfazioni e tanta aspettativa per l'ultima prova di Adria

Yamaha R125 Cup/4, Busca: il diario di Marco
Yamaha R125 Cup/4, Busca: il diario di Marco
Il sabato mattina c'è già aria di sfida. Il paddock è infatti stranamente diviso tra italiani e francesi; la GP 180 (cioè il nostro stesso trofeo, ma organizzato oltralpe) è arrivato nella pista Kart Planet di Busca per confrontarsi con noi e insieme ad essa anche la GP 80 che avrebbe sfidato la nostra GP 80. Insomma, Italia-Francia, manco fossimo ai Mondiali…
Guardandomi in giro per conoscere meglio questi piloti mi preparo ai cinque turni di prove libere prenotati; un bell'impegno che mi dà una certa carica.
Come a Ottobiano, il rappresentante della Chiaravalli, Domenico Dotta, ci ospita sotto il suo gazebo per tutto il sabato. Tirata fuori la tuta della malossi e tutto l'equipaggiamento necessario mi vesto: tre minuti e avrei dovuto toccare il duro asfalto con il ginocchio.
Durante il primo giro nel kartodromo piemontese mi sono chiesto che cavolo di pista fosse questa: piccolissima, strettissima, lentissima e... bruttissima.
Per fortuna che ho altri turni di prove libere per prenderci la mano: le traiettorie iniziano a fluidificarsi senza chiudere il gas.
Ma rimane che tra tutte le piste che ho provato mi sembrava sempre la peggiore. Verso le cinque arriva il primo turno di prove cronometrate: la cosa positiva è che non sono agitato, quella negativa è che sono stanchissimo per i turni precedenti.
Alla fine sono tredicesimo, la mia solita posizione. Giunge l'ora di andare a riposarmi, non ce la faccio più, però, visto che è sabato sera una pizza non si rifiuta. Tornato in albergo mi fiondo a letto ma anche se sfinito non riesco ad addormentarmi: la tensione forse, la pizza forse, la lontananza da casa forse… ce ne sono tanti di forse, mi basta poter dormire! Verso l'una, finalmente, riesco a finire tra le braccia di Morfeo.
La domenica mattina già alla otto sono a gironzolare nel paddock causa Briefing… Appena finito bisogna subito entrare in pista per il secondo turno di prove cronometrate. Mi sento subito molto meglio sulla moto, ma… è solo una mia impressione. Il mio miglior tempo cala solo di qualche decimo e dai risultati noto che avevo perso una posizione, quattordicesimo, va beh… ci sta! I tempi sono tirati, alle undici c'è la prima manche di gara! Subito l'Ipod nelle orecchie per scaricare la tensione e ricaricare l'adrenalina. Via le termocoperte, su stivali, guanti, casco… testa… Sì… bene, c'è anche quella… e via! La partenza mi avvantaggia, guadagno una o due posizioni, poi ecco la prima curva, la paura di un incidente c'è sempre, ma per fortuna questa volta nessuno scontro. E riesco anche a guadagnare diverse posizioni. Dietro di me non so cosa accade, ma davanti si! Il numero 22 e il 15 si scontrano nella curva prima del rettilineo. Il numero 21 si "schianta" nella curva dopo il rettilineo.
La numero 79 in una curva abbastanza veloce per quella pista; ero dispiaciuto per loro, meno per me! A fine gara prendo subito i risultati: settimo nella classifica generale e quinto in quella dei rookie. Niente male quindi.

Pausa fino alle due e mezza; poi… si rientra. Semaforo rosso accesso e lì… secondi interminabili contandoli uno ad uno… VIAAA!!! Partenza ancora buona, prima curva senza sangue, il resto idem. Verso la fine ecco che si presenta un doppiato, il numero 7. A causa della pista piccola è impossibile superare… e se i commissari di gara sventolassero quella cavolo di bandiera blu mi farebbero un gran piacere! Dopo quasi un giro se ne accorgono! Alla buon'ora, soltanto che il numero 7 si butta subito all'esterno della curva per agevolare il passaggio di quelli dietro e io, che volevo superarla all'esterno visto che i commissari non sventolavano quella cavolo di bandiera, mi ritrovo costretto a frenare bruscamente per correggere la traiettoria. Ma lì il mio diretto rivale, il numero 41, coglie l'occasione e si butta dentro. Mi rimane solo da rimanergli attaccato al c… sedere. Ma a causa di altri doppiati non riesco a recuperare. Ma come dicono quelli di DUERUOTE: "ci sta!" Dai risultati scopro che sono arrivato dodicesimo nella classifica generale e ancora quinto dei rookie. Risultati premiati anche con una coppetta.
Mentre mi riposo sotto il gazebo di Dueruote arrivano il direttore e la segretaria della SMI (Scuola Motociclistica Italiana); chiedendomi se volevo partecipare alla gara mista contro i francesi: Italia vs Francia. Rinuncio, non sono nelle condizioni migliori per sopportare un'altra gara. Sarebbe stato anche eccitante ma non me la sento proprio. Comunque adesso ho tre mesi per prepararmi all'ultima gara: Adria. Appuntamento al 3 e 4 ottobre, quindi!
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