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Urban Mobility

Ekletta Piega S: il test della e-bike pieghevole

foto Federico Vinci©, © Francesco Maggiorelli il 30/08/2022 in Urban Mobility
Ekletta Piega S: il test della e-bike pieghevole
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Ekletta Piega S è l'e-bike pieghevole, facile e confortevole da guidare sia a basse che ad alte velocità, dal prezzo accessibile, nonché dotata di garanzia di 3 anni (previa registrazione) su ogni componente, anche la parte elettrica

Ekletta è un’azienda veneta specializzata in e-bike nata nel 2013 dalle menti di Massimo Corea, ingegnere meccanico cresciuto nel settore automotive, e Alessandro Leoncini, anche lui ingegnere, ex Ducati Corse. In catalogo troviamo soprattutto e-bike per la città con qualche mountain bike e anche una mtb da bambini con ruote da 24”. I principi fondamentali dei prodotti Ekletta, come ci ha raccontato il CEO dell'azienda, sono il design italiano, il motore giapponese e la sicurezza tedesca (le bici sono certificate dal TÜV).

Il modello del nostro test è la Piega S, evoluzione della precedente Piega, una pieghevole in alluminio con ruote da 20”, facile da trasportare in auto o sui mezzi pubblici, dove è permesso. Uno dei punti forti della Ekletta Piega S è che la bici è assemblata in Italia e anche molta della componentistica proviene dall’Italia stessa o dall’Europa, ma soprattutto il sistema di garanzia che copre tutta la bici, anche la parte elettrica  è di serie per due anni che diventano tre registrando l’acquisto sul sito. È disponibile infine la VIP Service Card per estendere a quattro anni la garanzia con primo tagliando gratis e un lucchetto ABUS compreso a 149 euro.
 

Ekletta Piega S: il test della e-bike pieghevole

Il telaio molto solido consente una notevole precisione di guida. La Piega S è stabile e non si scompone, così come la posizione di guida è comoda e quasi non sembra di guidare una bici pieghevole

COME È FATTA

La Ekletta Piega S utilizza un telaio in alluminio 6061 T6 con una cerniera centrale azionata da una grande leva protetta da un blocco contro le aperture accidentali, stessa soluzione utilizzata per il manubrio. Per mantenere la bici stabile quando è piegata ci sono un’estensione sotto al movimento centrale che funge da ulteriore base d’appoggio e due piccole calamite, una alla base della forcella e una vicino al forcellino posteriore, che tengono allineate le due metà della bici quando è piegata. Ci sono sganci rapidi anche sul cannotto reggisella e addirittura in due punti del manubrio, per regolarlo sia in altezza che come rotazione e avere sempre la migliore posizione di guida in base alla propria statura.
 

Ekletta Piega S: il test della e-bike pieghevole

Ekletta Piega S

In vendita a 1.630 euro in taglia unica in colorazione arancione satinato, verde militare e titanio satinato

La forcella è ammortizzata, da 40 mm di escursione, la trasmissione è a 7 velocità e i freni sono di tipo V-Brake. Sono fornite le luci anteriore e posteriore e un catarifrangente posteriore oltre a tutti quelli obbligatori su ruote e pedali, pieghevoli questi ultimi come è la norma sulle bici di questo tipo. La bici è disponibile in tre colori, arancione satinato come questa del nostro test, verde militare e titanio satinato, in una sola taglia, al prezzo di 1.630 euro.
 

L’ASSISTENZA ELETTRICA

Il motore è nel mozzo posteriore, un Dapu M123RD da 36V e 250W abbinato a una batteria con celle LG da 470 Wh, una capacità notevole per una bici di questa categoria. Sul manubrio troviamo un comando abbastanza semplice con tre pulsanti, uno per accensione e spegnimento del sistema nonché della luce anteriore, un gruppo di tre led che indicano il livello di assistenza selezionato fra i tre disponibili e un altro gruppo di quattro led per indicare il livello di carica della batteria, non c’è invece un display o qualche tipo di ciclocomputer con informazioni su velocità o distanza percorsa.
 

Ekletta Piega S: il test della e-bike pieghevole

Interessante la presa laterale di ricarica della batteria sul telaio, coperta da un sportellino in gomma e che comprende anche una presa USB per ricaricare lo smartphone o altri dispositivi elettronici. Molto piacevole la soluzione che raccoglie tutti i cavi e le guaine insieme per tenere in ordine la bici e facilitare le operazioni di apertura e chiusura.
 

Ekletta Piega S: il test della e-bike pieghevole

La presa di ricarica è protetta da uno sportellino in gomma e nasconde anche una presa USB per ricaricare uno smartphone o altri accesori elettronici

GLI ACCESSORI

La bici ci è stata fornita con alcuni accessori dedicati, disponibili nel catalogo, come il portapacchi, la borsa portabici e il portasmartphone. Sempre utile il portapacchi su una bici da città se vogliamo trasportare più comodamente piccoli oggetti o magari non portare sulla schiena uno zaino nella stagione più calda, chiaramente non è fondamentale se la destinazione d’uso della bici è il solo commuting casa/lavoro, dipende dall’uso che ne faremo.
 

Ekletta Piega S: il test della e-bike pieghevole

Il portasmartphone è completamente di gomma e, nella sua semplicità, assolve bene la sua funzione quando serve, magari per usare lo smartphone come navigatore. Infine la borsa portabici si può rivelare utile per trasportare la bici in modo “pulito” nel bagagliaio della macchina o su un treno, dove a volte è addirittura obbligatorio; per avere la borsa sempre con sé la si può tenere ben piegata nella sua borsetta e attaccarla al manubrio con le due cinghiette con chiusura a velcro.
 

Ekletta Piega S: il test della e-bike pieghevole

COME VA LA PIEGA S?

Il sistema di apertura e chiusura della bicicletta è facile da usare in entrambe le operazioni, che si concludono quindi in una ventina di secondi, compresi i pedali. Le prime regolazioni sono anche molto rapide grazie a un sistema completamente senza attrezzi sia per la sella che per il manubrio, fra l’altro abbastanza largo e comodo per questa tipologia di bici, quindi si è pronti a partire in pochissimo tempo per le prime pedalate. Comoda la ricarica, non velocissima con 5/6 ore, in genere da preferire sempre direttamente sulla bici senza estrarre la batteria, dato che la bici piegata ingombra poco e si riesce sempre a mettere vicino a una presa di corrente a casa o in ufficio senza che sia d’intralcio. Il peso di 20 kg è abbastanza alto per sollevarla in modo agevole, ma per superare qualche gradino o poco più si riesce a fare senza problemi, inoltre per la conformazione del telaio sono tanti i punti comodi per sollevarla; è un po’ più faticoso metterla nel bagagliaio visto che in questo caso va sollevata di più, ma con un po’ di sforzo si riesce a portare a termine anche questa operazione.

Ekletta Piega S: il test della e-bike pieghevole

Sistema di piegatura facile da usare, regolazioni veloci per la posizione di guida, accensione molto rapida. Non è però particolarmente leggera con i suoi 20 kg, ok per superare pochi gradini, ma metterla nel bagagliaio è un po' faticoso

L’accensione è molto veloce e in pochi istanti è pronta l’assistenza; la spinta delle prime due modalità fornisce un aiuto presente, ma non troppo intenso, per eliminare in pratica il peso della bici nelle variazioni di velocità, mentre la terza modalità è più decisa come spinta e più simile alle sensazioni di una classica bici elettrica con più coppia. Il motore DAPU ha infatti 30 Nm, un valore abbastanza contenuto, che solo alla massima assistenza disponibile si fa sentire bene anche nelle accelerazioni da fermo. Il sistema funziona con un sensore di pedalata PAS che rileva quindi la rotazione dei pedali, ma non c’è il sensore di coppia che rileva la pressione sui pedali dai primi istanti senza attendere di rilevarne la rotazione, quindi la prima spinta del motore arriva in qualche istante in più rispetto ai sistemi che hanno entrambi i sensori. Per muoversi agilmente a bassa velocità è dunque utile cercare di mantenere sempre una pedalata costante invece di dare piccoli colpi di pedale, per far sentire al sistema che ci stiamo muovendo costantemente. Nonostante i 20 kg di peso la valida distribuzione dei pesi e la posizione di guida consentono di muoversi con buona agilità e anche aumentando la velocità la bici rimane molto stabile e sicura.
 

Ekletta Piega S: il test della e-bike pieghevole

Cambio e freni fanno bene il loro lavoro, pur trattandosi di componentistica abbastanza semplice, che permette così di contenere il prezzo complessivo della bici: il cambio a sette velocità con comando rotante al manubrio è preciso e veloce, avremmo solo preferito un rapporto più lungo per la massima velocità perché ci si trova a pedalare a frequenze alte quando raggiungiamo i 25 km/h oltre i quali cessa l’assistenza. I freni sono di tipo V-Brake (la bici è comunque predisposta per i freni a disco), un impianto magari non particolarmente potente rispetto ai dischi, ma le prestazioni sono adeguate al tipo di bici e senza dubbio è facile ed economico fare manutenzione a questa tipologia di freni.

In conclusione con le sue doti di guida, l'ottima fattura, il prezzo contenuto e la garanzia completa, l'Ekletta Piega S è un prodotto molto valido: gli unici aspetti meno piacevoli riscontrati nell'utilizzo sono stati la rapportatura del cambio che costringe a pedalare a frequenza elevata alla massima velocità e il peso un po' elevato.
 

Pregi e difetti

Pregi
Ottimo prezzo
Buona autonomia
Facile e confortevole da guidare

Difetti
Rapporti del cambio corti per la massima velocità
Peso elevato

Scheda tecnica Ekletta Piega S

Batteria

LG Li-Ion

Valore energetico: 470Wh

Capacità nominale: 13,0Ah

Tensione: 36V

Autonomia max 80km ca.

Tempi di ricarica (0-100%): 5/6h

Caricabatteria in dotazione: 2A

Motore

DAPU M123RD nel mozzo posteriore con sensore PAS

Potenza: 250W

Velocità max: 25km/h

Coppia max: 30Nm

3 livelli di asistenza + modalità non assistita

Ciclistica

Materiale telaio: Alluminio 6061 T6

Forcella: Zoom ammortizzata, 40mm di escursione

Freni: Tektro, V-Brake

Cambio: SHIMANO Tourney a 7 velocità, 52/14-28T

Pneumatici: KENDA, 20” x 2,25"

Taglie: unica 38cm

Peso bici: da 20,0kg

Dotazione: luci, parafanghi, cavalletto

Ekletta Piega S: il test della e-bike pieghevole
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