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Urban Mobility

Monopattini: a Roma un utente su 3 pensa che sia corretto parcheggiare sui marciapiedi

Redazione
dalla Redazione il 20/07/2022 in Urban Mobility
Monopattini: a Roma un utente su 3 pensa che sia corretto parcheggiare sui marciapiedi
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I partecipanti ai corsi di scuola guida organizzati da Voi Technology e Unasca non conoscono le caratteristiche tecniche del monopattino e come funziona, e non sanno come e dove dev’essere parcheggiato

Dopo due mesi di collaborazione fra UNASCA e Voi Technology, per l’integrazione nei corsi di guida di un modulo aggiuntivo sulla guida sicura dei monopattini, oggi si è tenuto il primo corso pratico di guida dei monopattini nella città di Roma, nei pressi dell’Autoscuola Tiburtina Valeria.

Il modulo di formazione sulla guida sicura dei monopattini elettrici in città è stato già integrato nei corsi di 244 autoscuole italiane, 70 delle quali a Roma, arrivando a interessare circa 2.000 corsisti romani, che hanno potuto formarsi e conoscere meglio le regole di circolazione e di parcheggio dei monopattini.

 

LE REGOLE? LE CONOSCONO IN POCHI

Prima di usufruire del modulo formativo, ai circa 2.000 corsisti è stato chiesto di partecipare a un test sulla conoscenza delle regole di circolazione e parcheggio dei monopattini in città.

Dai risultati dei test è emerso che:

● Il 33% non conosce i requisiti che deve avere un monopattino per poter legalmente circolare sulle strade italiane (devono aver ottenuto l’omologazione CE ed essere dotati di frecce direzionali).

● Il 33% non sa che è illegale circolare in monopattino sui marciapiedi e su qualsiasi tipo di strada urbana (possono circolare solo sulle strade il cui limite di velocità sia entro i 50 km/h, nelle aree pedonali, ovunque sia consentita la circolazione delle biciclette).

Il 31% non sa che può circolare in aree pedonali (pensa che sia vietato) ma che per circolare deve mantenere una velocità massima di 6km/h (che si riduce automaticamente nei monopattini in sharing).

● Il 25% non sa che non è consentito parcheggiare i monopattini sui marciapiedi.

● Un altro 25% di studenti non conosce cosa sia la distanza di frenata dei monopattini.

● Lo stesso numero di studenti non sa cosa sia il tempo di reazione e che questo aumenta se si guida sotto l’effetto di sostanze alteranti.

 

TEORIA E PRATICA

Ma come accade per i corsi finalizzati a ottenere la patente di guida, anche in questo caso è necessario associare alla teoria la pratica. UNASCA e Voi Technology hanno quindi organizzato il primo di una serie di corsi pratici alla guida sicura dei monopattini per i corsisti delle autoscuole italiane.

Tenuto dall’Autoscuola Tiburtina Valeria, il corso pratico è stato seguito da un centinaio di persone, di cui alcuni frequentanti i corsi dell’autoscuola, e tanti altri parte della cittadinanza dei Municipi III, IV e V del Comune di Roma. Ogni partecipante ha potuto mettere in pratica quanto appreso durante il modulo teorico a bordo dei monopattini Voi messi a disposizione per l’occasione, con il supporto di insegnanti e tutor presenti durante tutta la durata delle prove.

Per Antonio Datri ed Emilio Patella, Presidente e Segretario Nazionale UNASCA: ”La micro mobilità è ormai una realtà in molte città e si sta estendendo in tutto il Paese. Nelle autoscuole vogliamo formare i nuovi conducenti sulla ‘convivenza’ delle nuove forme di mobilità e rispetto della vita e libertà di tutti. A tal fine è fondamentale collaborare con tutti gli attori urbani del traffico cittadino, per migliorare la vivibilità delle città a partire da Roma”. Anche per Magdalena Krenek, General Manager Italia di Voi Technology: “Lo sviluppo di una micromobilità che si integri perfettamente nelle nostre città e incentivi all’utilizzo di mobilità in sharing e del trasporto pubblico passa per la guida sicura del mezzo e la conoscenza delle regole. Voi si impegna a portare avanti questo tipo di attività educative, schierandosi al fianco delle istituzioni. Abbiamo scelto il Municipio IV di Roma come prima area in cui organizzare l’evento pratico, coinvolgendo il maggior numero possibile di persone, per stimolare la curiosità e la volontà di adozione di una mobilità differente: più ecosostenibile ed efficiente”.

 

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