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Prove della redazione

Yamaha TDM 900 ABS

Fabio Cormio il 29/08/2013 in Prove della redazione
Yamaha TDM 900 ABS
Yamaha TDM 900 ABS
897 cc / 63,4 kW (86 CV) / 2 cilindro paralleli / Euro 3
€ 7.990 c.i.m.

Dopo un decennio di successi, la Yamaha TDM 900 è ancora una moto valida. Ora costa anche poco: riposizionata nella fascia "under 8000 euro", si rivela un vero affare

Centauro tutto d'un pezzo, Sergio è uno con cui puoi parlare di tutto, tranne che di due cose: di auto e di scooter. Le prime "sono inutilmente ingombranti", i secondi "di plastica, vanno bene per le femminucce". L'unico mezzo che il mio amico considera adatto agli uomini veri è la motocicletta. Ma anche in questo campo, da qualche tempo comincia a fare distinzioni. Sì, perché "le moto di oggi - dice - sono zeppe di roba inutile: a che serve tutta quell'elettronica? Solo ad alzare i prezzi! E quei motoroni esagerati, inutilizzabili su strada? Non è roba per me: io che salgo in sella 365 giorni all'anno ho bisogno di un mezzo concreto. Devo poterci andare sia al lavoro sia in vacanza, e non devo spendere troppo, né per comprarlo né per mantenerlo. Ma non voglio una moto-tristezza: devo divertirmi quando ho voglia di smanettare". Non nascondo che il predicozzo di Sergio l'asciugone (ha una certa parlantina...), ripetuto spesso, tra gli amici suscita ormai una certa ilarità. All'inizio ho provato a proporgli moto papabili ma lui le ha stroncate tutte: una era lenta, un'altra costosa, un'altra pesante. Così ci ho rinunciato: negli ultimi tempi ho sapientemente evitato di addentrarmi con lui nel pericoloso argomento "moto". Fino a quando, l'altro giorno, mi si è accesa una lampadina nella testa. L'illuminazione mi ha colto nel momento stesso in cui il direttore mi ha depositato in mano le chiavi della Yamaha TDM 900 per questa "Settimana con". Devo essere onesto: malgrado sia stata la prima vera crossover stradale, l'avevo quasi dimenticata. Va detto a mia discolpa che la TDM, invariata da dieci anni, era stata ormai relegata in un angolo dall'avanzare di modelli più freschi e dotati di quel "bagaglio elettronico" che oggi pare indispensabile. Yamaha questo lo sa bene e di recente ha riposizionato sul mercato la sua bicilindrica, tagliando il prezzo di ben 2000 euro: oggi la TDM 900 ABS è in vendita a 7990 euro chiavi in mano (7490 la versione senza ABS). In definitiva, molto meno di alcune colleghe di pari cilindrata. E se vogliamo vederla da un'altra prospettiva, si può dire che la TDM ora costa quanto alcune 650/700 cc di classe, comfort e prestazioni inferiori. Quando gli propongo di guidarla per una settimana, Sergio non riesce a trovare un motivo valido per rifiutare e lunedì si presenta di buon mattino. "Davvero adesso costa così poco?" mi chiede con tono di sospetto mentre gira intorno alla moto, come per controllare che nessuno gli abbia fatto scherzi strani. In effetti sì, non c'è trucco né inganno: la TDM è quella di sempre, nessun particolare è stato impoverito per abbassarne il prezzo. Il telaio e il forcellone sono in alluminio, le sospensioni regolabili, le finiture curate. E sempre al suo posto c'è anche quella desueta ruota anteriore da 18". Mentre parliamo Sergio accende la moto e la fa scaldare: una pratica ancora importante con la TDM visto che a freddo, nonostante l'iniezione elettronica, singhiozza un poco. Grazie alla fasatura a 270°, il rombo del bicilindrico è cupo e pieno: da come lui la guarda mentre si allaccia il casco, ho la sensazione che tra questa Yamaha e il mio amico ci sia un certo feeling. Mercoledì incontro Sergio per caso al semaforo: "Niente male – commenta alzando la visiera – non sarà leggerissima, ma nel traffico se la cava bene: maneggevole, morbida, non mi costringe a continue scalate". Proprio così, la forza della TDM è la capacità di adattarsi alle situazioni: in città non fa rimpiangere i maxiscooter rispetto ai quali, oltretutto, fa valere la lunga escursione delle sospensioni che limita gli scossoni in caso di buche e tombini. Nel traffico, il twin parallelo si fa amare per la sua elasticità (basta non scendere sotto i 2500 giri per evitare singulti).

Tra una piega e una predica

Venerdì sera il mio amico mi telefona: "Me l'hai data col pieno e l'indicatore lampeggiante della riserva si è acceso solo stasera - annuncia soddisfatto - dopo 300 km tra città e tangenziale!". Effettivamente, una percorrenza media di 16 km/l è notevole per una moto da 900 cc e nei tratti autostradali i consumi sono limitati dalla sesta marcia "di riposo": a 130, l'ago del contagiri è sotto quota 5000. Certo, sarebbe utile un cupolino un po' più alto che ripari dall'aria anche la testa e non solo le spalle, ma nel complesso la TDM è una viaggiatrice di razza. Domenica è, come sempre, giorno di uscita in moto col gruppo di amici: in mezzo a maxinaked, crossover all'ultimo grido e qualche ipersportiva, c'è anche Sergio con la "sua" Ya- maha. Il mio amico guida bene, tuttavia pensavo di vederlo in difficoltà a tenere il passo degli altri (visto che non mancano moto con potenze anche doppie rispetto agli 86 CV della TDM). Macché. La bicilindrica giapponese asseconda lo stile pulito di Sergio che, dopo ore di tornanti e pif-paf, è il meno affaticato di tutti. Di certo è quello col sedere meno indolenzito, vista la posizione di guida confortevole. "All'inizio non mi fidavo a piegare troppo - mi racconta - perché l'avantreno mi sembrava troppo leggero e lontano dal baricentro della moto. Ma pian piano mi sono accorto che, invece, il rigore direzionale è notevole a dispetto della rapidità nei cambi di direzione. Per sentire la moto più ferma sulle sospensioni ho aumentato i freni idraulici della forcella e aumentato il precarico del mono: così mi sono trovato tra le mani una moto praticamente perfetta che, oltretutto, frena quanto una sportiva. Peccato che, quando si usa il posteriore, l'ABS entri in funzione troppo presto. Ma sai che ti dico? La perdono. Quanto hai detto che costa? Ok, presa!". "Chissà – lo provoco – magari Yamaha potrebbe lanciarne una nuova e tu ti ritroveresti con un modello vecchio in mano". "E anche se fosse, credi che sarei disposto a spendere tre o quattromila euro in più per qualche plastica e un po' di elettronica? Allora non mi conosci. Perché vedi, amico mio, per me le moto devono essere...". Dovevo stare zitto. Sergio ricomincia col predicozzo.

Dati Tecnici

 
Yamaha
TDM 900 ABS

Motore

2 cilindri in parallelo inclinati in avanti, omologazione Euro3. Raffreddamento a liquido. AlesaggioxCorsa (mm) 92,0x67,5. Cilindrata (cc) 897,0. Rapporto di compressione 10,4:1. Distribuzione 5 valvole per cilindro, bialbero comandato da catena. Alimentazione iniezione elettronica Elettronica centralina accensione-iniezione. Lubrificazione a carter secco. Serbatoio (litri/riserva) 20 / 3,5.

Trasmissione

a catena, rapporto 42/16. Frizione monodisco. Cambio a sei marce.

Ciclistica

tipo Deltabox in alluminio pressofuso, inclinazione cannotto di sterzo 25° 30'. Sospensione ant/regolazioni forcella tradizionale da 43 mm / non regolabile. Sospensione post/regolazioni monoammortizzatore con link / estensione e precarico. Escursione ruota ant/post 150 / 133 mm. Cerchi a 3 razze, ant 3,50x18", post 5,00x17". Pneumatico ant/post 120/70-18; 190/50-17. Freno anteriore doppio disco da 298 mm, pinze a 4 pistoncini. Freno posteriore disco da 245 mm, pinza a 2 pistoncini. ABS non disponibile.

Dimensioni

Lunghezza 2180 mm. Altezza sella 825 mm. Interasse 1485 mm. Peso in ordine di marcia 226 kg.

Prestazioni

Potenza max/giri 63,4 kW (86 CV)/7500. Coppia max/giri 88.8 Nm (9,1 kgm)/6000.

Prestazioni

Il commento del centro prove

Rifatta da capo a piedi e lanciata nel 2002, la TDM 900 a iniezione ha raccolto l'eredità delle 850 a carburatori. L'avevamo già provata nel 2007 e, dopo 5 anni, abbiamo rilevato prestazioni praticamente identiche. Solo in allungo il vecchio modello (Euro 2), più libero in fatto di emissioni, spuntava un dato migliore. Sempre buono il risultato della prova sorpasso, nonostante la sesta lunga. Attuale anche la frenata: nella media la decelerazione da 130 a 80, eccellente l'arresto da 50 km/h. Il peso è di 232,5 kg, con un aggravio di 5 kg, dovuti all'ABS. Più che la massa, nei primi metri si percepisce un baricentro un po' alto, ma poi ci si fa l'abitudine, scoprendo una moto maneggevole.

Curva di accelerazione

Yamaha TDM 900 ABS

Condizione della prova

Cielo sereno
Vento 1 m/s
Temperatura aria 23°C
Pressione atmosferica 1.008 mb
Temperatura asfalto 25°C

Rilevamenti

 
Yamaha
TDM 900 ABS

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 197,5 km/h (33,9 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 12,8 s (166,9 km/h)
0-1000 m 24,7 s (191,2 km/h)
0-90 km/h 3,6 s (50,6 m)
0-130 km/h 6,8 s (152,2 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 8,2 s (241,7 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,4 s (76,3 m)
50-0 km/h 2,3 s (22,7 m)

CONSUMO

Urbano 16,5 km/l
Extraurbano 18,5 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) 16,9 km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 232,5 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 49,0/51,0
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 44,0/56,0

Pagelle

 
Yamaha
TDM 900 ABS

In sella

3.5

Il manubrio, lontano dal pilota, è l'unico indizio dell'età della TDM. Impone una posizione di guida un filo allungata, ma basta farci l'abitudine. Per il resto pedane all’altezza giusta anche per il passeggero, lunga sella monolitica e spazio in abbondanza.

Comfort

4.0

Le selle così morbide non le fanno più (ed è un peccato). Comoda e ampia anche per il passeggero, dona un’impostazione di guida paciosa. Col cupolino standard la protezione è solo discreta.

Dotazioni

2.5

Non è una moto povera, ma è priva del bagaglio di elettronica presente sulle crossover di oggi. Di indispensabile le manca il cavalletto centrale.

Qualità percepita

4.0

Solida e di sostanza, ma anche ben rifinita: di "cheap" non troverete nulla. Telaio e forcellone in alluminio, poi, sono degni di moto più costose.

Capacità carico

3.5

La sella è lunga, il portapacchi è di serie. Per i viaggiatori c’è il pacchetto Touring che comprende valigie e parabrezza alto: costa 922 euro.

Motore

3.5

Non ti dà la botta. Il twin diluisce la sua potenza con un'erogazione dolce e al tempo stesso convince con prestazioni ancora attuali. Sotto ai 2500 giri ha una caratteristica andatura "zoppicante".

Trasmissione

4.0

La frizione è dolce nell’attacco e il comando non richiede troppo sforzo. Azzeccata la rapportatura, il cambio talvolta è un po' ruvido.

Sospensioni

4.0

Forcella e monoammortizzatore sono completamente regolabili. Un po' secca la risposta di quest'ultimo sulle asperità più accentuate.

Freni

0.0

Efficaci ma facili da gestire: i freni rispecchiano il carattere della TDM. Efficiente l'ABS, anche se al posteriore entra in funzione troppo presto.

Su strada

3.5

Sa ancora regalare belle soddisfazioni. Il feeling con l’avantreno non è immediato: tuttavia, dopo un minimo di apprendistato, si rivela solido e preciso.

Versatilità

4.5

Da sempre la carta vincente della TDM che in città è maneggevole, in viaggio regala comfort e tra le curve tiene testa a molte naked sportive.

Prezzo

5.0

"Tagliato" di ben 2000 euro, oggi è davvero interessante. Chi cerca una moto matura e non rincorre l’ultima moda ha di fronte una scelta valida.

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