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Prove della redazione

BMW F 800 R , Ducati Monster 696 , Kawasaki ER 6N

Davide Perrucchini il 11/03/2013 in Prove della redazione
BMW F 800 R , Ducati Monster 696 , Kawasaki ER 6N
BMW F 800 R
798 cc / 64,0 kW (87,0 CV) / 2 cilindri in linea / Euro 3
€ 8450 c.i.m.
Ducati Monster 696
696 cc / 58,8 kW (80,0 CV) / 2 cilindri a L / Euro 3
€ 8255 c.i.m.
Kawasaki ER 6N
649 cc / 53,0 kW (72,1 CV) / 2 cilindri in linea / Euro 3
€ 6650 c.i.m.

Chi l'ha detto che per guidare moto gustose occorre acquistare delle maxi? A volte, anche le entry level sanno dare grandi soddisfazioni. Abbiamo messo a confronto tre naked alla portata di tutti, leggere e di carattere, per capire quali sono i loro limiti e quanta strada si può fare senza iniziare a fantasticare su cilindrate superiori

Voglia di moto? Sì, ma che prezzi! Inutile nascondersi dietro un dito, l'attuale contesto economico penalizza tutte le spese non necessarie e le nostre amate due ruote, si sa, vengono considerate beni di lusso. Per ravvivare il mercato stagnante le case motociclistiche hanno riscoperto i modelli "base", fino a ieri snobbati, decidendo di immetterne sul mercato di nuovi o di rispolverare quelli esistenti rendendoli più appetibili. Questa mossa, nel caso di BMW, Ducati e Kawasaki, ha dato i suoi frutti. La F 800 R, la Monster 696 e la ER-6n, malgrado la tipologia, la cilindrata e la destinazione "easy", dispensano emozioni vere, il tutto a un prezzo a portata di...crisi. Con potenze comprese tra i 72 CV della giapponese e gli 87 della tedesca, non c'è bisogno di ciclistiche sovradimensionate e costose: il portafoglio ringrazia perché le spese, fisse e variabili, scendono. Il gusto di una vera naked non viene però minimamente intaccato. Sulle strade dell'Appennino ligure ci siamo infatti divertiti a guidare, a giocare, a gustare queste moto facili e dal feeling elevato, perfette per i neofiti, per i motociclisti di ritorno e - perché no? - per chi ha deciso di rinunciare alla "mille". Anche perché non è detto che chi compra una nuda di queste, poi...non se la tenga per sempre.

Kawasaki, graffiante e moderna

Pur essendo il prodotto alla base della gamma stradale Kawasaki, la ER-6n è stata curata e sviluppata con costanza e impegno. Se la prima versione di questa moto era spartana ed essenziale, ora è un prodotto maturo ed efficace, grazie alle modifiche al telaio in tubi (interamente riprogettato), alle inedite sospensioni (più rigide e dall'escursione maggiorata) e al motore rivisto nello scarico e nell'alimentazione. Gli interventi hanno reso la ER-6n più comoda (la posizione di guida è stata leggermente modificata anche con un nuovo cuscino della sella) e piacevole da guidare, sempreomogeneaeprogressiva:laforcella è sensibile e a punto di idraulica, mentre il mono sostiene l'azione offrendo un buon compromesso tra comfort e smorzamento delle sollecitazioni. Il risultato è un connubio di agilità ad andature ridotte e stabilità sul veloce. Quando si forza il ritmo, emerge però la tendenza ad allargare, che va compensata lavorando opportunamente su pedane e manubrio. Quest'ultimo è visibilmente più stretto degli altri: la ragione va probabilmente ricercata nell'intento di armonizzare la triangolazione con la sella e le pedane, pensata per facilitare la vita ai piloti meno alti. In cotanto contesto stona un po' il freno anteriore, con la leva molto distante dalla manopola e l'impianto che richiede un'azione decisa anche per frenate poco intense. Il motore è degno partner della ciclistica, con consumi da scooter e un'erogazione forse fin troppo lineare. La risposta al gas sembra veemente ai medi, ma insistendo ci si accorge ben presto che conviene passare al rapporto superiore piuttosto che stuzzicare la zona rossa del contagiri. Con vibrazioni tutto sommato contenute, il bicilindrico si fa apprezzare per una funzionalità dell'iniezione dolce a qualsiasi regime. Peccato per il caratteristico timbro...sa più di rumore che di musica.

Ducati, passione e stile italiano

La Monster trasuda energia, stile e sportività: delle tre moto in prova è la più appagante, sia dal punto di vista estetico sia dinamico. La 696 comunica a chiare lettere la propria voglia di danzare tra le curve quando ancora si trova ferma sul cavalletto laterale. Una volta in sella si percepisce netta la leggerezza, mentre la posizione di guida spinge il busto a caricare il manubrio, largo e basso come si richiede su una naked dal piglio sportivo. A completare il quadro, le pedane sufficientemente arretrate e rialzate, che diventano un prezioso strumento di guida. Non appena si avvia il motore e la si porta lontano dall'odioso traffico cittadino, la 696 si lascia andare imponendosi con una precisione di guida esemplare e tanta maneggevolezza. Le discrete vibrazioni del Desmodue accompagnano ogni rotazione del polso destro con tale precisione che fungono quasi da contagiri e basta saperle "ascoltare" per restare in quel range magico compreso tra i 4000 e i 7500 giri, dove c'è sempre "birra" e l'on/off non esiste! Scendere sotto quel limite significa ricorrere al cambio, preciso ma caratterizzato dalla leva troppo vicina alla pedana. Detto del motore, non si può fare a meno di apprezzare il buon lavoro della ciclistica, tarata sul rigido ma in grado di far divertire chiunque, dal neofita alla ricerca dei propri limiti, fino all'esperto impegnato a scoprire quelli della moto; poco male se qualche buca si trasmette senza complimenti sulla sella e ci impone un sobbalzo di troppo, in fin dei conti il divertimento è una promessa mantenuta. La nuova forcella è un po' cedevole a inizio corsa, quando è importante sostenere la prima fase della frenata; per fortuna l'ABS di serie e la mescola poco aggressiva delle pastiglie non creano preoccupazioni a chi guida. A voler trovare il pelo nell'uovo, si potrebbero criticare la sella dura e la ridotta capacità del serbatoio che limita l'autonomia. I consumi invece non sono affatto male.

BMW, solidità e praticità tedesca

La F 800 R è l'entry level della gamma BMW, tuttavia chi decidesse di acquistarla avrà a che fare con un prodotto maturo e polivalente, in pieno stile bavarese. La bicilindrica tedesca - modificata solo esteticamente nel serbatoio e nei colori - è una vera tuttofare e sia chiaro che questa defini- zione va intesa in senso letterale, poiché accetta di buon grado il traffico della città (nonostante il cambio troppo contrastato e rapportato lungo), dà buone soddisfazioni su percorsi misti se guidata con piglio sportivo e per finire sopporta infaticabile il ruolo di tourer per dodici mesi l'anno, se dotata degli accessori giusti come le manopole riscaldabili e le valigie. È la tipica moto che, pur non essendo accattivante, sa farsi amare e sa assecondare le velleità e i capricci di chi la guida grazie ai consumi ridotti, alle vibrazioni praticamente inesistenti ai medi regimi e la dolcezza nei chiudi/apri. Il motore, che spinge con vigore fin dai bassi, asseconda una ciclistica a punto, anche se leggermente "seduta" al retrotreno per dare stabilità sul veloce. Il confort di marcia - grazie a una posizione di guida molto naturale - è di tutto rispetto anche se i trasferimenti di carico sono avvertibili. Il triangolo manubrio/sella/pedane - disegnato con l'esperienza di chi crea moto da quasi novant'anni - accoglie indifferentemente piloti bassi e alti, garantendo al contempo la giusta vivibilità al passeggero. Niente di nuovo per quanto riguarda il capitolo freni: il doppio disco anteriore è potente e resistente, ma con un brusco attacco delle pastiglie, caratteristica che mette in crisi la forcella nei panic stop, sempre comunque gestiti dall'ABS. Il freno posteriore, ben dimensionato, si rivela sicuramente utile nel turismo a pieno carico, possibilità nemmeno troppo remota visto il marchio che campeggia sul serbatoio.

Dati Tecnici

 
BMW F 800 R
BMW
F 800 R
Ducati Monster 696
Ducati
Monster 696
Kawasaki ER 6N
Kawasaki
ER 6N

Motore

2 cilindri in linea 2 cilindri a L 2 cilindri in linea

Raffreddamento

liquido aria liquido

Alesaggio corsa

82,0x75,6 88,0x57,2 83,0x60,0

Cilindrata (cc)

798,0 696 649

Rapporto di compressione

12,0:1 10,7:1 10,8:1

Distribuzione

bialbero a 4 valvole per cil. monoalbero 2 valvole per cil. bialbero a 4 valvole per cil.

Alimentazione

iniezione iniezione (45 mm) iniezione (38 mm)

Lubrificazione

carter umido carter umido carter umido

Serbatoio (litri/riserva)

16/4 15/nd 16/nd

Frizione

multidisco in bagno d'olio multidisco in bagno d'olio multidisco in bagno d'olio

Telaio

doppio trave a traliccio traliccio

Materiale

alluminio acciaio acciaio

Sospensione ant/regolazioni

forcella da 43 mm-nessuna forcella da 43 mm-nessuna forcella da 41 mm-nessuna

Sospensione post/regolazioni

monoammortizzatore-precarico monoammortizzatore-precarico/estensione monoammortizzatore-precarico

Escursione ruota ant/post

125 mm/125 mm 120 mm/148 mm 125 mm/130 mm

Pneumatico ant/post

120/70-17- 180/55-17 120/60-17 - 160/60-17 120/70-17 - 160/60-17

Freno anteriore

doppio disco da 320 mm doppio disco da 320 mm doppio disco da 300 mm

Freno posteriore

disco da 265 mm disco da 245 mm disco da 220 mm

Lunghezza

2145 mm nd 2110 mm

Altezza sella

800 mm 770 mm 805 mm

Interasse

1520 mm 1450 mm 1410 mm

Peso a secco

177 kg 161 kg 204 kg

Potenza max/giri

64,0 kW (87,0 CV)/8000 58,8 kW (80,0 CV)/9000 53,0 kW (72,1 CV)/8500

Coppia max/giri

86,0 Nm (8,8 kgm)/6000 69 Nm (7,0 kgm)/7750 64 Nm (6,5 kgm)/7000

Prestazioni

Il commento del centro prove

La differenza in termini di potenza (e nel caso della ER-6n di centimetri cubici) tra le nude in oggetto si traduce in distacchi consistenti: basti pensare che, sul traguardo dei 1500 m, la BMW distanzia la Ducati di oltre 2 secondi e quest'ultima a sua volta precede la Kawasaki di quasi 1". La BMW è insomma leader incontrastata: è l'unica che sfonda il muro dei 200 km/h e sui 400 m fa fermare il cronometro sui 12 secondi netti. La Kawasaki è il fanalino di coda, ma bisogna ricordare il gap notevole che accusa a livello di cilindrata rispetto alle avversarie. Ottimi i dati della tedesca anche nella prova di sorpasso (il distacco dalle rivali è abissale) e in quella di frenata: come le concorrenti, la F 800 R è stata provata con ABS, rivelando un assetto e una taratura dell'impianto davvero eccellenti. La Ducati vince la sfida sulla bilancia: è perfetta per il gentil sesso.

Curva di accelerazione

BMW F 800 R , Ducati Monster 696 , Kawasaki ER 6N

Condizione della prova

Cielo sereno
Vento 1 m/s
Temperatura aria 17°C
Pressione atmosferica 1012 mb
Temperatura asfalto 21°C

Rilevamenti

 
BMW F 800 R
BMW
F 800 R
Ducati Monster 696
Ducati
Monster 696
Kawasaki ER 6N
Kawasaki
ER 6N

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 209,6 km/h (31,7 s) 194,3 km/h (33,9 s) 185,8 km/h (34,8 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 12,0 s (180,7 km/h) 12,5 s (170,8 km/h) 12,8 s (163,7 km/h)
0-1000 m 22,9 s (203,9 km/h) 24,5 s (190,6 km/h) 25,1 s (182,7 km/h)
0-90 km/h 3,1 s (38,5 m) 3,5 s (50,0 m) 3,6 s (48,6 m)
0-130 km/h 5,6 s (116,3 m) 6,4 s (137,5 m) 6,7 s (148,2 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 6,1 s (176,2 m) 8,6 s (254,1 m) 8,8 s (262,6 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,1 s (67,9 m) 2,3 s (74,5 m) 2,4 s (76,6 m)
50-0 km/h 2,3 s (21,3 m) 2,2 s (20,4 m) 2,4 s (23,9 m)

CONSUMO

Urbano 11,3 km/l 11,0 km/l 17,5 km/l
Extraurbano 18,1 km/l 17,8 km/l 18,6 km/l
Autostrada (130 km/h indicati) 17,3 km/l 17,0 km/l 18,0 km/l

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 205,5 kg 188,5 kg 206,0 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 49,0/51,0 50,0/50,0 49,5/50,5
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 46,5/53,5 47,0/53,0 45,5/54,5

Pagelle

 
BMW F 800 R
BMW
F 800 R
Ducati Monster 696
Ducati
Monster 696
Kawasaki ER 6N
Kawasaki
ER 6N

In sella

Per i più alti, la Ducati e la Kawasaki sono le moto più costrittive e meno accoglienti. Meglio la BMW. In tutte, comunque, la posizione di guida garantisce tanto feeling.
3.0
3.5
4.5

Comfort

Sulla BMW si viaggia come sul velluto: le sospensioni filtrano le malformazioni e il motore non vibra. La Kawasaki è allineata alla tedesca, mentre la Ducati ha un DNA più racing.
4.5
3.0
4.0

Dotazioni

Entry level di nome, entry level di fatto e nella sostanza: costano relativamente poco e l'allestimento lo sta a dimostrare. C'è solo quel che serve, ma la lista degli optional è lunga.
3.0
3.0
3.0

Qualità percepita

Pur essendo moto per iniziare, proposte a un prezzo accessibile, sono curate e solide: la Ducati è un (piccolo) gradino sopra le altre quanto a finiture, Kawasaki e BMW inseguono...
3.5
4.0
4.0

Capacità carico

I sottosella sono ridotti al minimo e la porzione di cuscino del passeggero è piccola per sistemare l'eventuale bagaglio. Non rimane che approfittare degli optional...
2.0
2.0
2.0

Motore

La BMW è di un altro pianeta quanto a prestazioni e dolcezza. La Ducati, stessa cilindrata, insegue ma a livello di piacere di guida non fa mancare nulla. In coda la Kawasaki che paga i cc in meno.
4.5
4.0
3.5

Trasmissione

Il cambio Ducati è una spanna sopra per precisione e rapidità: in più c'è la frizione con APTC che riduce lo sforzo da applicare sulla leva. Un filo meno precise la F 800 R e la ER-6n.
4.0
4.5
3.5

Sospensioni

Il carattere sportivo della Ducati emerge anche nella taratura delle sospensioni che garantiscono una guida soddisfacente. Più confortevoli quelle della BMW e soprattutto della Kawasaki.
3.5
4.0
3.0

Freni

A parità di allestimento - tutte le moto provate sono dotate di ABS - stravince la BMW che permette decelerazioni da primato. Più turistica la taratura del sistema Ducati e della più tranquilla Kawasaki.
4.5
4.5
4.5

Su strada

La BMW è solida e il feeling che trasmette è da maxi. Ma il gusto sportivo che regala la Ducati nella guida è inimitabile. La Kawasaki è la più facile del gruppo: i neofiti sono avvisati.
4.0
4.5
3.5

Versatilità

La BMW è una moto vera con cui imparare e continuare una serena coesistenza. Più limitate la Monster e la ER-6n: la prima è una nuda modaiola, la seconda alla lunga potrebbe stancare.
4.5
3.0
4.0

Prezzo

Iniziare a praticare il motociclismo spendendo oltre 8000 euro non è certo un affare: ma, si sa, BMW e Ducati sono marchi "impegnativi". La Kawasaki è più a buon mercato e non è affatto male...
2.0
2.0
4.0

Pregi e difetti

 
BMW F 800 R
BMW
F 800 R
Ducati Monster 696
Ducati
Monster 696
Kawasaki ER 6N
Kawasaki
ER 6N

PREGI

Prestazioni, Abitabilità Doti dinamiche, Peso Facilità di guida, Prezzo

DIFETTI

Personalità estetica Comfort Prestazioni

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