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Prove della redazione

Kawasaki Ninja H2 , Kawasaki Ninja H2 R

Andrea Padovani il 06/04/2016 in Prove della redazione
Kawasaki Ninja H2 , Kawasaki Ninja H2 R
Kawasaki Ninja H2
998,0 cc / 200 CV / 4 cilindri in linea / Euro3
€ 25.200 c.i.m.
Kawasaki Ninja H2 R
998,0 cc / 310 CV / 4 cilindri in linea / Euro0
€ 50.000 c.i.m.

Mai visto niente del genere! Ma i provato nulla di simile! Mai andati tanto veloci! Con le due Kawasaki H2 sovralimentate i superlativi si sprecano. Sul rettilineo della nostra pista di Vairano abbiamo fatto fuoco e fiamme, registrando dati velocistici da record, specie con la versione "R"

Lo ammetto. Sono colpito! E dire che non e` facile lasciarmi senza parole quando si parla di moto (si`, lo so, sto peccando di arroganza... portate pazienza). Quando sul finire del 2014 vennero presentate le due Kawasaki sovralimentate - la Ninja H2 stradale e la mostruosa gemella da pista H2R da 310 CV - nel mondo delle due ruote i commenti si sprecarono. C'era il clamore legato al ritorno della sovralimentazione, alle forme futuristiche della carena, alla potenza esagerata della versione R, alle inedite soluzioni aerodinamiche... Insomma, gli argomenti di discussione non mancavano di certo. Poi e` arrivata la presentazione stampa in Qatar... ed e` iniziata l'avventura. Sul tracciato di Losail abbiamo capito un bel po' di cose: che la H2, nonostante adotti la stessa base tecnica, e` ben diversa dalla gemella R. Che i suoi 200 CV sono (quasi) docili e sfruttabili. Che e` una sport touring travestita da astronave. Che la R ha un DNA racing senza compromessi e che il suo quattro cilindri e` spaventoso. Ecco... proprio su quest'ultimo punto le nostre fantasie hanno indugiato a lungo. Ricordate la querelle legata al muro rappresentato dai 300 km/h nella prova di accelerazione sui 1.500 m? Quella che facciamo regolarmente sul nostro rettilineo di Vairano? Ricordate quel limite assurdo sfiorato prima dalla BMW S 1000 RR, poi dalla gemella HP4, quindi dalla Kawasaki ZZR1400? Bene...nella nostra testa girava una domanda: che sia la volta buona? Riusciremo ad abbattere i trecento sul traguardo dei "millecinque" senza per questo schiantarci sul terrapieno in fondo al dritto? Insomma... tanti pensieri e nella testa un solo dato: 310 CV a 14.000 giri. Come accennato, quando provammo le due moto a Losail ci rendemmo subito conto che si trattava di mezzi completamente diversi, questo nonostante la base ciclistica comune. Caratteristiche che abbiamo ritrovato nel test sulla nostra pista di Vairano. La diversa taratura delle sospensioni, il peso minore e le slick Bridgestone regalano alla "R" un'efficacia elevata se paragonata a quella della versione base: e` piu` stabile, piu` precisa, piu` veloce nei cambi di traiettoria, chiude meglio la linea, offre piu` confidenza. Certo,basta non tirare le prime tre marce oltre i 10.000 giri...per il resto non ci sono problemi. Se si supera questo limite infatti la moto diventa impossibile da guidare: le impennate e le accelerazioni sono tanto violente che non si riesce minimamente a controllarle, col rischio di mettersi l'H2R per cappello. E non sarebbe bello accartocciare 50.000 euro di moto! Il limitatore si puo` solleticare dalla quarta in poi... ma li` i problemi sono di altra natura, viste le velocita` in gioco. E non c'e` traction control che aiuti: quello messo a punto per le due Kawasaki (che non prevede un sistema antimpennata) si rivela troppo basilare per gestire al meglio l'uscita di curva. E` gestibile su tre livelli di intervento, ma solo quello meno invasivo e` realmente utilizzabile ed efficace, visto che gia` l'intermedio e` troppo conservativo, "seghettando" l'accelerazione con marcati tagli di alimentazione. L'H2 base e` decisamente piu` sfruttabile proprio perche´ meno estrema dell'altra: un vantaggio quando si abbandonano i cordoli e si affrontano le strade aperte al traffico. La taratura di compromesso delle sospensioni risulta decisamente azzeccata quando si passeggia nel misto, anche in presenza di fondo sconnesso: la scorrevolezza della forcella e` da riferimento, la sua taratura garantisce feeling ed efficacia, cosi` come quella del mono, ben sostenuto nella seconda parte di escursione. Il motore, poi, e` esagerato: ai bassi e medi regimi sembra ancor piu` pronto di quello della "R", in un attimo spara a quasi 12.000 di limitatore con una progressione pienissima e costante su tutto l'arco di erogazione. Il tutto ben assecondato dal quick-shift sul cambio che permette inserimenti rapidi come fucilate. E poi che dire dei freni? Fantastici quanto a potenza e feeling, anche se l'ABS talvolta (come abbiamo avuto modo di constatare) si rivela un po' troppo conservativo, specialmente con le Bridgestone Battlax V01 della moto in prova.

Senza parole!

Ma il bello deve ancora arrivare. Perche´ - al di la` dell'efficacia dinamica complessiva di queste moto, comunque inferiore a quella di molte maxi sportive carenate - quello che interessa sapere realmente delle H2 e` il loro potenziale, ovvero cosa possono fare sul dritto i loro CV... specialmente i 310 della R. Lo ammetto, fin dall'inizio ho guardato alla H2 targata e ai suoi 200 CV con un certo scetticismo perche´ - sorvolando un attimo sulla presenza della sovralimentazione - la potenza e` quella (normale) di una qualsiasi maxisportiva moderna. E devo ammettere che ho affrontato la prima accelerazione sul nostro rettilineo di 2.000 metri con una certa spavalderia. Faccio i primi test di ripresa e frenata per portare tutti gli organi meccanici perfettamente in temperatura, poi mi schiero in fondo al dritto con la ruota posteriore quasi appoggiata alle barriere. Un attimo dopo, rilasciata la frizione, mi ritrovo a 8.000 giri con la ruota anteriore che vola, dentro la seconda ma la situazione non cambia... solo buttando dentro la terza riguadagno direzionalita` con la moto che risucchia letteralmente tutte le marce e la lancetta del contagiri fissa oltre i 12.000. Passo il traguardo dei 1.000 metri come una fucilata e un attimo dopo mi ritrovo a limitatore in sesta con il tachimetro fisso a 300 km/h. Passo il cartello dei 1.500... e iniziano i problemi veri: mi attacco ai freni ma la moto non sembra rallentare, perche´ l'ABS interviene in maniera netta togliendo potenza all'impianto. Per un attimo ho la terribile sensazione di non riuscire a fermarmi prima del terrapieno e mi corre un brivido lungo la schiena. Rifaccio tutto nell'altro senso di marcia, questa volta usando il launch control per la partenza: il risultato non cambia. Ma sono ancora vivo. Torno alla base e cambio moto: la H2R urla come una MotoGP grazie al suo impianto di scarico completamente aperto. La preoccupazione sale perche´, se ho avuto qualche problema con la H2, qui cosa puo` succedere? Per sicurezza disinserisco il controllo dell'ABS sulla ruota posteriore (nella base non si puo` fare...) che nelle frenate al limite inevitabilmente tende a galleggiare. Un comportamento che viene letto dal sistema come un principio di bloccaggio. Parto! A livello di sensazione, la frenata sembra piu` efficace mentre di contro la ripresa e` decisamente piu` moscia... e la cosa un po' mi spiazza. Mi allineo in fondo al dritto per l'accelerazione e respiro profondamente: mollo la frizione e si scatena un uragano. A circa 8.000 giri devo mettere la seconda per non "cappottare"... la terza a 9.000 per lo stesso motivo. Il problema e` uno: l'H2R impenna con una tale cattiveria che e` impossibile da controllare. Solo in quarta si puo` sfruttare appieno il motore fino a 14.000 giri... ma da qui in poi si entra nell'iper-spazio. Quarta, quinta e sesta collassano in una frazione di secondo col tachimetro impazzito che vola oltre i 300 km/h gia` prima dei 1.000 metri. E ne rimangono altri 500 per sfruttare appieno la sesta. La spinta e` costante, cosi` come la progressione che non accenna a diminuire. Sono in sella a un missile: 330, 335, 340 km/h... Passo il cartello dei 1.500 volando a oltre 90 metri al secondo, mi attacco ai freni: la moto serpeggia, si schiaccia, il casco quasi mi si stacca dalla testa. Ma mi fermo, anche se con un margine non proprio rassicurante. Ho il cuore in gola. Mai provato nulla di simile! Mai vista una moto del genere. La giro, affronto il rettilineo a bassa velocita` per raffreddare il motore e permettere cosi` al launch control di attivarsi per la prossima accelerazione. Con questo sistema dovrebbe essere piu` facile "decollare". Mi sistemo, controllo sulla strumentazione che il sistema sia pronto e spalanco completamente il gas: il motore si posiziona sugli 8.000 giri in automatico e a me non resta che gestire lo stacco della frizione. Non che questo sia facile visto che, per quanto l'elettronica gestisca la coppia erogata ammorbidendo la spinta nelle prime marce, l'accelerazione rimane indiavolata. E comunque, superati i 150 km/h, il launch si disattiva: praticamente basta mettere la seconda e siamo punto e a capo con la moto che impenna e si imbizzarisce come un puledro selvaggio fino a quando - di nuovo - non si inserisce la quarta e si ritorna nell'iperspazio. Torno alla base per scaricare i dati. Ma prima ancora cerco nella strumentazione della moto il dato memorizzato di velocita` massima registrata: 347 km/h. Lo raccontero` un giorno ai nipoti!

Dati Tecnici

 
Kawasaki Ninja H2
Kawasaki
Ninja H2
Kawasaki
Ninja H2 R

Motore

4 cilindri in linea 4 cilindri in linea

Raffreddamento

a liquido a liquido

Alesaggio corsa

76,0X55,0 mm 76,0X55,0 mm

Cilindrata (cc)

998,0 998,0

Rapporto di compressione

8,5:1 8,3:1

Distribuzione

bialbero a camme in testa,16 valvole bialbero a camme in testa,16 valvole

Alimentazione

iniezione elettronica con 4 corpi farfallati full RbW da 50 mm e compressore volumetrico iniezione elettronica con 4 corpi farfallati full RbW da 50 mm e compressore volumetrico

Lubrificazione

a carter umido a carter umido

Serbatoio (litri/riserva)

17,0 lt, 17,0 lt

Frizione

n.d. n.d.

Telaio

a traliccio di tubi a traliccio di tubi

Materiale

acciaio acciaio

Sospensione ant/regolazioni

forcella rovesciata da 43 mm tutta rego- labile forcella rovesciata da 43 mm tutta regolabile

Sospensione post/regolazioni

monobraccio in alluminio e ammortiz- zatore completamente regolabile monobraccio in alluminio e ammortizzatore completamente regolabile

Escursione ruota ant/post

120/135 mm 120/135 mm

Pneumatico ant/post

120/70-ZR17 / 200/55-ZR17 120/60-R17 / 190/65-R17

Freno anteriore

2 dischi da 330 mm, pinze ad attacco radiale a 4 pistoncini 2 dischi da 330 mm, pinze ad attacco radiale a 4 pistoncini

Freno posteriore

disco da 250 mm, pinza a doppio pistoncino disco da 250 mm, pinza a doppio pistoncino

Lunghezza

2.085 2.070

Altezza sella

825 830

Interasse

1.455 1.450

Peso a secco

238 216

Potenza max/giri

147,2 kW-200 CV 228,0 kW-310 CV a 14.000 giri

Coppia max/giri

133,5 Nm-13,6 kgm 165,0 Nm-16,8 kgm a 12.500 giri

Prestazioni

Il commento del centro prove

Stupefacenti! Le Kawasaki sovralimentate stabiliscono nuovi record di categoria. L'H2, grazie alla coppia ai medi regimi e a un peso che limita le impennate, e? imbattibile sui 400 e 1.000 m: per dare un'idea, le maxi piu? veloci sono lontane circa mezzo secondo. L'H2R, invece, e? molto difficile da sfruttare nei primi 200 m di accelerazione, poi si rivela un missile: ai 1.000 m si avvantaggia sulla gemella di tre decimi (e gia? vola a oltre 310 km/h), poi fa valere i suoi 310 CV e transita ai 1.500 m all'incredibile velocita? di 327,6 km/h, fermando il cronometro a 23,6 s. La piu? vicina della maxi sportive e? distanziata di oltre un secondo! Le accelerazioni sono state effettuate con l'aiuto del launch control: senza elettronica la prestazione peggiora di un paio di decimi. Eccellente la prova di sorpasso della H2, in linea con le migliori proposte della categoria delle maxi. Leggermente sopra la media invece i pesi rilevati.

Curva di accelerazione

Kawasaki Ninja H2 , Kawasaki Ninja H2 R

Condizione della prova

Cielo sereno
Vento 0,8 m/s
Temperatura aria 29°C
Pressione atmosferica 999 mb
Temperatura asfalto 37°C

Rilevamenti

 
Kawasaki Ninja H2
Kawasaki
Ninja H2
Kawasaki
Ninja H2 R

RILEVAMENTI

Velocità a 1500 m con partenza da fermo (tempo) 293,6 km/h (24,4 s) 327,6 km/h (23,6 s)

ACCELERAZIONE

0-400 m 10,3 s (240,2 km/h) 10,6 s (254,7 km/h)
0-1000 m 18,3 s (288,4 km/h) 18,0 s (312,1 km/h)
0-90 km/h 3,0 s (36,3 m) 3,4 s (40,5 m)
0-130 km/h 4,3 s (78,2 m) 4,8 s (83,8 m)

PROVA SORPASSO (nella marcia più alta)

80-130 km/h 3,9 s (114,0 m) 4,9 s (143,0 m)

FRENATA (compreso tempo di reazione convenzionale pari a 1 s)

130-80 km/h 2,4 s (78,1 m) 2,4 s (76,0 m)
50-0 km/h 2,6 s (24,6 m) 2,5 s (24,0 m)

CONSUMO

Urbano 5,4 km/l n.r.
Extraurbano 13,5 km/l n.r.
Autostrada (130 km/h indicati) 11,1 km/l n.r.

PESO

In ordine di marcia e serbatoio pieno 234,5 kg 217,5 kg
Distribuzione masse senza conducente (% ant./post.) 52,0/48,0 52,0/48,0
Distribuzione masse con conducente (% ant./post.) 49,0/51,0 49,0/51,0

Pagelle

 
Kawasaki Ninja H2
Kawasaki
Ninja H2
Kawasaki
Ninja H2 R

In sella

Salendo sulle due H2 si gode della medesima prospettiva e si ha la netta impressione di guidare qualcosa di esclusivo e di unico. A maggior ragione se al posto degli specchi figurano due deflettori aerodinamici, quelli della R.
4.0
4.5

Comfort

La posizione in sella e? estrema, per gente "vera": il busto e? riverso in avanti, le braccia sono caricate, i polsi pure, le gambe molto raccolte. Rilassante? Tutt'altro... un centinaio di chilometri e sognerete un massaggiatore.
1.5
1.5

Dotazioni

A livello elettronico la dotazione e? basilare: anche le sospensioni, pur raffinate, sono "normali". La presenza della sovralimentazione, pero?, compensa alla grande. Per non parlare poi dell'aerodinamica della "R"!
4.5
4.0

Qualità percepita

Un concentrato di raffinatezze, dettagli di pregio, scelte esclusive. Impossibile elencare tutto: la carenatura in carbonio della R, le splendide verniciature, la componentistica... un miracolo da ammirare per ore!
5.0
5.0

Capacità carico

Una stella... e siamo stati fin troppo indulgenti. Un piccolo portaoggetti nel codone c'e?, ma fa ridere. E il passeggero non e? contemplato. Per il resto, anche lo spazio dedicato al pilota non e? poi molto...
1.0
1.0

Motore

Abbiamo finito le stellette. Se cinque per il motore della H2 sono meritate, per quello della H2R avremmo dovuto salire almeno a sette/otto! Perche?, pur non sfruttabile nelle prime tre marce, regala badilate di pura adrenalina.
5.0
5.0

Trasmissione

E? tutto come dovrebbe essere su una moto di tal fattura: il cambio e? rapidissimo, preciso e ben gestito dal quick- shift. Anche la frizione ha superato la "Prova Vairano", rivelandosi modulabile e molto resistente.
4.0
4.0

Sospensioni

Quelle della H2 sono un po' troppo "soft" per l'uso in pista, ma si rivelano molto ben tarate nella guida su strada. Promosse a pieni voti quelle della H2R... e dire che si differenziano da quelle della gemella solo per il setting!
3.5
4.0

Freni

L'impianto installato sulle due H2 e? quanto di meglio ci sia in circolazione per efficacia ed esclusivita?: mezza stella in piu? per quello della R che permette di disinserire l'ABS sulla ruota posteriore nella guida sportiva.
4.5
5.0

Su strada

Sia chiaro, queste moto non raggiungono l'efficacia delle migliori maxisportive (leggi tempi sul giro), ma regalano altre grandi soddisfazioni, legate soprattutto al motore. Quando si spalanca il gas con la R, tutto il resto e? noia!
3.5
4.0

Versatilità

Se gia? e? difficile trovare un senso alla H2, figurarsi all'altra: la R puo? essere usata solo in pista, ma occhio, perche? tuona come una MotoGP e forse non vi lasceranno nemmeno partire vista la normativa sull'inquinamento acustico.
1.5
0.5

Prezzo

Tra le due, per assurdo, ha molto piu? senso la H2R: il prezzo e? allucinante, ma l'esclusivita? del mezzo e le prestazioni quasi lo giustificano... Abbiamo scritto "quasi"! Piu? umana la base, ma a quel punto perche? non una maxi qualunque?
2.5
3.5

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Kawasaki Ninja H2 , Kawasaki Ninja H2 R
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