Prove della redazione
Sport Tourer a confronto: Kawasaki, Honda e BMW si sfidano su strada
Tre generazioni di tester per tre filosofie diverse di viaggio: qual è la migliore tra NT 1100, Versys 1100 SE e BMW F 900 XR?
Bando alla pista, ai cronometri e alla maniacale ricerca del giro veloce! Questa volta, ci siamo gettati nella mischia su strada per una comparativa tra tre delle Sport Tourer più intriganti del momento. Un confronto che, come le età dei nostri tester – un giovane classe '98 (Marco Boni), un diversamente giovane classe 1984 (Federico Garbin) e un "non più giovane" del 1966 (Roberto Ungaro) – promette caratteri e approcci alla vita su due ruote decisamente differenti.
E per un verdetto equo e senza appello, le abbiamo calzate tutte e tre con le stesse "scarpe": le Bridgestone Battlax T33. Ma andiamo al sodo, analizzando le protagoniste di questo match su asfalto.
BMW F900XR: LA STRADALE CHE GIOCA A FARE LA SPORTIVA
La BMW F900 XR è definita una "stradale che guarda lo sport". Chiaro il suo pedigree: nasce, infatti, dalla piattaforma GS. Sotto il serbatoio pulsa un bicilindrico parallelo, di origine Loncin, capace di erogare 105 cavalli. Un motore con tanta coppia subito e una rapidissima salita di giri, che garantisce una bellissima connessione manopola-motore.
In termini di peso, è la più svelta del gruppo, grazie anche al peso di 206 kg a secco. Questa leggerezza si traduce in una dinamica di guida affilata, sottile tra le gambe e molto agile. È una tipologia di moto interessante, perché, di fatto, "è rimasto ben poco" nel suo posizionamento, un po' come la Honda VFR di una volta.
Capitolo frenata: l'anteriore è un po' brusco, mentre il posteriore è leggero, con poco mordente: si tratta di un'impostazione che, per una moto con velleità sportive, "ci sta". Un plus non da poco è il quickshifter bidirezionale, che funziona molto bene. Il prezzo? Parte da 12.250 euro, ma con i pacchetti Comfort e Sport, si sale fino a 15mila. Non manca il feeling premium tipico di BMW, e la praticità del keyless.
HONDA NT 1100: LA TUTTOFARE CON IL DCT
La Honda NT 1100 deriva chiaramente dall'Africa Twin, ma con un approccio più stradale. Il bicilindrico parallelo eroga 102 cavalli, mentre il peso sale a 249 kg in ordine di marcia, complice il celebre cambio DCT (Dual Clutch Transmission) che aggiunge circa 10 kg al peso totale.
E proprio il DCT rappresenta il vero punto di forza della NT: è una meraviglia tecnologica che letteralmente "ti dimentichi di avere". Risponde perfettamente alle richieste del pilota, purché si scelga la modalità giusta. In "Drive" risulta molto morbido ma tende a inserire le marce alte troppo presto, mentre in "Sport" si adatta meglio a una guida più vivace. L'unico limite è rappresentato dalla mancanza di immediatezza mentale tipica del cambio manuale, con la frizione che manca per disinnestare il cruise control o gestire il freno motore.
Il comfort è la cifra distintiva della Honda: deflettori ben studiati, parabrezza facilmente regolabile e sospensioni morbide che assorbono ogni asperità. In autostrada, a 130-140 km/h, si "viaggia sul velluto". La posizione di guida è particolare, con sella vicina al manubrio e serbatoio poco pronunciato.
Un appunto negativo riguarda la pulsantiera sinistra, poco intuitiva e ricca di tasti, e lo schermo piuttosto complesso. È una moto che "va posseduta" per far emergere tutto il suo potenziale. La versione Travel costa 18.490 euro, includendo borse, DCT, parabrezza regolabile e manopole riscaldate.
KAWASAKI VERSYS 1000 SE: LA REGINA DEL VIAGGIO
La Kawasaki Versys 1100 SE deriva dalla Z1000 ma è stata completamente ripensata per le lunghe percorrenze. È la più potente del trio con 135 cavalli erogati da un fantastico quattro cilindri che è pura "libidine": liscio, fluido, vellutato in prima apertura e infinitamente progressivo, con una forza che "rugge" quando si apre il gas.
Nonostante sia la più pesante con 254 kg in ordine di marcia, la Versys sorprende per la dinamica in curva. Le gomme sembrano lavorare ancora meglio su di lei, regalando un "perno anteriore" preciso e una naturalezza nel metterla in piega senza fastidiosi scalini.
Le sospensioni elettroniche sono al top, gestendo magnificamente i cambi di carico e risultando al contempo confortevoli nell'assorbire le piccole asperità con un assetto sincero e sofisticato.
La posizione di guida è da "poltrona", con busto eretto e manubrio largo. La sella è molto ospitale, nettamente più larga delle altre e ben scavata. La frizione è morbida e la frenata progressiva, testimonianza di come i giapponesi "le moto le sanno fare".
Le borse laterali sono pratiche anche se un po' piccoline, complete di sacca interna e capaci di ospitare un casco taglia M.
L'unico neo è una vibrazione di alta frequenza che compare intorno ai 6.000 giri/min (152 km/h indicati), fastidiosa come un "trapano del dentista". Sotto quella velocità, invece, è perfetta.
Il prezzo è di 17.599 euro, comprensivo di manopole riscaldate, parabrezza regolabile e sospensioni elettroniche.
IL VERDETTO? VINCE KAWASAKI. ECCO PERCHE'
Tre moto, tre caratteri distinti, ognuna con un preciso ruolo. La BMW F900XR è l'agile scalpello per chi cerca dinamismo puro. La Honda NT 1100 è l'amica fedele per l'uso quotidiano e i viaggi rilassati. La Kawasaki Versys 1000 SE è la potente viaggiatrice, comoda come una poltrona ma sorprendentemente agile.
La scelta "transgenerazionale" dei nostri tester è ricaduta proprio sulla Kawasaki Versys 1000 SE: nonostante il peso maggiore e il prezzo più elevato, riesce a coniugare al meglio potenza, comfort e dinamica di guida. È la Sport Tourer più completa, capace di soddisfare chi cerca prestazioni senza rinunciare al comfort nei lunghi viaggi.












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