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Nerva Exe II, Lift e Cargo: gli scooter elettrici con la tecnologia dell'auto

Dopo essersi fatta conoscere con l’EXE, un GT elettrico sviluppato con BYD, Nerva rilancia con la seconda generazione, cui affianca il compatto Lift e il Cargo per il delivery
Diciamo la verità: il mondo dell’elettrico è pieno di nuove proposte, startup o aziende magari anche strutturate che si presentano con tanto entusiasmo ma molto spesso non riescono a superare le prime avversità.
Arrivata nel 2022, Nerva si è fatta notare per le idee chiare e una proposta unica: uno scooter elettrico sviluppato in collaborazione con il colosso cinese delle auto a batteria BYD. L’unicità sta nel fatto che BYD produce e utilizza batterie al litio con chimica LPO, diversa dalla NMC che usano ormai tutti. Rispetto alle NMC, le batterie LPO erogano un po' meno corrente e quindi meno potenza, ma offrono maggior sicurezza e soprattutto una durata di vita più che doppia.

Economia circolare e sviluppo tecnologico
Questo ha consentito a Nerva di proporre per l’EXE un servizio di “seconda vita” che prevede il riutilizzo delle batterie, dopo 5 anni di utilizzo, in un sistema di accumulo per Paesi in via di sviluppo. Nerva appartiene infatti all’EFT Group, una utility specializzata in ambito energetico e già molto attiva nel campo dello “storage”, le batterie per uso domestico usate per stoccare l’elettricità prodotta coi pannelli fotovoltaici: il gruppo ha già all’attivo oltre un milione di installazioni.
È insomma il caso di dire che il cerchio si chiude, e infatti Nerva ha spinto molto su questa idea di economia circolare. Dopo essersi fatta le ossa con l’EXE, ecco ora arrivare una gamma completa che può contare, oltre che sull’aggiornamento EXE II, anche sul Lift, un altro elettrico più compatto, e sul Cargo destinato al delivery e realizzato sulla stessa piattaforma dell’EXE II.

NERVA EXE II: il GT che non ti aspetti
Partiamo allora dall’EXE II, che per ragioni di economia di scala mantiene la ciclistica e anche le plastiche dell’EXE (comunque moderne e protettive), ma si aggiorna profondamente nel powertrain che lo rende, secondo Nerva, lo scooter elettrico con i più alti contenuti tecnologici al mondo. È infatti il primo scooter elettrico con il motore raffreddato ad acqua: la potenza è di 11 kW in continuo, con picco di 19 kW. La velocità di punta è di 130 km/h, niente male per un veicolo classificato A1.
L’intero scooter è stato sviluppato in co-design con BYD: Nerva ha messo il progetto, BYD le tecnologie produttive compresi 3 moduli “Blade” dedicati, per un totale di 7,83 kWh. Come detto, la chimica LPO è energeticamente meno densa rispetto alla NMC, ma BYD ha lavorato sul packaging per ottimizzare la disposizione delle celle, arrivando a ottimi risultati in termini di compattezza e peso anche su questa versione sviluppata appositamente per le due ruote.
Dimensioni XL, grande abitabilità, tanta tecnologia
Con questa capacità, l’EXE II offre un’autonomia fino a 180 km in Eco Mode nel ciclo WMTC, anche se più realisticamente possiamo assumere, come per la maggior parte degli scooter elettrici, una autonomia reale tra i 10 e i 15 km per kWh, quindi un centinaio di km. La ricarica richiede poi meno di 2 ore. Il motore è coassiale al perno forcellone, e la trasmissione è completata da una cinghia. Non mancano il controllo di trazione, un bel display TFT da 8,8” con mirroring e full navigation (Carbit navigation) con Google Maps e il sistema keyless.
Realizzato completamente in Cina nelle linee di montaggio BYD, l’EXE II ha una ciclistica tradizionale con telaio in tubi di acciaio, forcella teleidraulica e doppio ammortizzatore, mentre i freni a doppio disco anteriore hanno pinza radiale e sono controllati da ABS. Le ruote da 15”-14” calzano pneumatici Michelin City Grip 2, la sella è a 820 mm e il peso in ordine di marcia è di 230 kg, con un interasse di ben 1.630 mm e dimensioni generali da autentico GT.

Nerva Lift e Cargo: interessanti e molto maturi
L’altra grande novità 2025 è come detto il Lift, un compatto pensato per i giovani. Ha una linea più moderna e dimensioni più abbordabili, con un interasse di 1.415 mm, la sella a 800 mm e soprattutto un peso contenuto in 170 kg, grazie soprattutto all’adozione di 2 moduli BYD Blade (per un totale di 4,15 kWh) e di un motore raffreddato ad aria da 6 kW in continuo e 9,1 kW di picco. La velocità di punta è in questo caso di 100 km/h, l’autonomia dichiarata tra i 90 e i 130 km a seconda del riding mode.
Anche in questo caso convenzionale la ciclistica, con telaio in acciaio e impianto frenante a disco singolo anteriore e posteriore; le ruote sono entrambe da 14”, gommate CST. Non mancano ABS e controllo di trazione, come pure lo schermo TFT in questo caso da 7” ma sempre con possibilità di mirroring e navigazione.
Chiudiamo con il Cargo per uso professionale, disegnato per il famoso “ultimo miglio” e i centri urbani. È costruito sulla piattaforma EXE, e completamente personalizzabile nell’allestimento. Con due batterie BYD Blade per 5,2 kWh totali e un motore da 6 kW in continuo / 9,1 kW di picco, il Cargo ha dimensioni abbondanti (interasse 1.570 mm), ruote da 15”-14” con due freni a disco, frenata combinata CBS e ovviamente grande capacità di carico. L’autonomia va da 70 a 140 km circa, ma ovviamente su questo tipo di veicoli nessuno usa la modalità Eco per cui siamo dalle parti dell'estremo inferiore.

La prova
Abbiamo potuto guidare brevemente i tre scooter Nerva sulle strade di Milano, riuscendo a farci un’idea abbastanza precisa delle loro caratteristiche.
Partiamo dall’EXE II e dal Lift, che accolgono con una ergonomia corretta, più compatta sul Lift e più distesa sull’EXE II. Quest’ultimo è un po’ pesante in manovra, per quanto la retromarcia (presente su tutti i Nerva) dia una buona mano. Il Lift invece spicca per la bella leggerezza, i 170 kg paiono senz’altro veri e aiutano molto negli slalom e nei movimenti da fermo.
L’EXE II è come detto decisamente abbondante. In sella si è molto inseriti: plastiche larghe, plexi alto, veramente un GT per dimensioni e protezione, ma anche prestazioni di livello con una spinta fluida ma corposa e una dinamica di guida nel complesso molto piacevole.

Spinta fluida ma sempre presente
Come abbiamo detto, le batterie LPO hanno in effetti meno corrente di spunto delle NMC e il risultato è un’erogazione più progressiva e meno brusca: meno spunto da fermo ma comunque un buon allungo, specialmente in modalità Sport. Bene la risposta al comando del gas, peccato però per il freno che interrompe la spinta come su molti scooter di provenienza cinese.
Sia il Lift che l’EXE II sono molto silenziosi, si sente a malapena un sibilo dalla riduzione del motore, affiancata alla cinghia che lavora al chiuso nel carter trasmissione. Questo fa molto per il comfort, mentre le sospensioni restano un po’ dure sulle buche, ma nel complesso discrete. Migliorabile invece la frenata: la modulabilità è buona ma si vorrebbe più potenza nei panic stop. Anche ABS e TC non sono da riferimento: non entrano a sproposito, ma quando lo fanno sono lenti a riattaccare.

Tre scooter sorprendentemente a punto
Discorso a parte per il Cargo, basato sulla piattaforma EXE ma con una seduta particolare: sella molto ampia e morbida, pedane piuttosto alte e vicine al piano sella, manubrio pure alto per una posizione distesa un po’ in stile Honda CN250, per capirci. Fatta l’abitudine alla ripartizione dei pesi un po’ sbilanciata sul posteriore e all’imbottitura sella molto cedevole, è piacevole e facile da guidare.
Nel complesso abbiamo trovato degli scooter convincenti: buone le prestazioni e buone le dotazioni, mentre le finiture sono corrette, senza eccellenze ma nemmeno cadute di stile. Sono quindi interessanti anche i prezzi, di 7.760 euro per l’EXE II, 4.890 euro per il Lift e 5.790 euro per il Cargo.
Ci sembra particolarmente azzeccato il Lift, mentre l’EXE II è un bel GT ma limitato dall’autonomia reale di un centinaio di km, che lo confina di fatto alla città o poco più: un peccato, perché per abitabilità, protettività e prestazioni potrebbe spingersi ben oltre.






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