Il Fantic Caballero 500 è andato in palestra e adesso è una moto davvero tostissima +VIDEO+

È nata quando c’erano le barbe lunghe, le camicie a scacchi, quando si customizzavano le moto, quando Ducati fece – un anno prima - la Scrambler, che industrializzò un sentimento che era nell’aria. Il fenomeno Deus dettava legge in quanto a stile, e il mercato si adeguava. È figlio di quell’epoca il Caballero seconda generazione, ben diverso da quello di prima, per lo meno quello degli ultimi anni, che era una moto da Regolarità fatta per correre.

Però, a ben vedere, il Caballero prima maniera, quello degli anni Settanta, non era una moto specialistica, bensì un ibrido, una fuoristrada per tutti, popolare, per andarci a scuola. Ecco, riprende quel concetto questa moto, con la genialata di riprodurre il suo iconico serbatoio. Un modello che ha permesso a Fantic di farsi conoscere ovunque e di crescere -diversificandosi- fino a diventare quello che è oggi.

LA NUOVA VITA DEL CABALLERO (CON LA RUOTA DA 21")

L’arrivo del 21” ha comportato un rifacimento della parte anteriore del telaio (angolo + aperto e tubo discendente diverso). Anche il forcellone è inedito, è ora ricavato per fusione ed è ben + importante. In questa Rally l’escursione aumenta a 200 mm, sia davanti sia dietro, mentre Il Caballero Scrambler “normale” si ferma a 150 mm.

Altezza sella importante, 860 mm, con schiumato rivisto. La parte centrale della moto è stata assottigliata parecchio, 3 cm, e questo ha consentito un andamento dello scarico alto meno sporgente, a tutto vantaggio della guida in piedi. Le pedane, belle dimensionate, non hanno più bisogno di distanziali per essere dove si trovano (posizione corretta).

Rimangono le meravigliose piastre laterali, in alluminio e forgiate (dicono in Fantic…), e poi rifinite a CNC. Quelle della forcella sono ricavate dal pieno. Che è da 43 mm e regolabile. Così come il mono, dotato di piggy back, che lavora in un leveraggio progressivo. Peso complessivo della moto inalterato, 150 kg. 

UN MOTORE (QUASI TUTTO) ITALIANO

La parte alta del motore è stata interamente riprogettata da Minarelli (con cilindro Gaiardoni), è bialbero con bilancieri a dito e il pistone è forgiato. Arriva la frizione antisaltellamento e, soprattutto, il ride by wire (con la sua piattaforma inerziale). Che vuol dire 2 mappature e ABS cornering a 2 canali, escludibile al posteriore. 

Il basamento rimane quello precedente (della cinese Zongshen), ma è stata la scelta più logica per contenere i costi e perché era già stracollaudato. Non deve far storcere più di tanto il naso questo aspetto, perché la tecnologia, soprattutto meccanica, è diventata globale e chissà quante componenti asiatiche sono presenti ovunque, anche dove mai ce lo aspetteremmo (mondo premium). I tempi son cambiati e la Cina di doli 5 anni fa non è più la Cina di oggi.

La potenza cresce del 15%: ora i CV sono 45 a 8.000 giri. Il peso dichiarato di questo nuovo motore è sotto ai 40 kg. 

La Rally costa 7.590  euro, 600 in più della versione Scrambler. 

FANTIC CABALLERO 500 RALLY: COME VA

Il 21” non penalizza la guida su asfalto. Anzi… Si guida veramente bene, entra progressivo in piega e invita a spingere con naturalezza. Gran merito va alle Pirelli Scorpion Rally STR, gomme eccezionali se parliamo di compromesso: cioè permettono di osare su asfalto, pur  consentendo qualche divagazione Off. Ma una mano “occulta” l’ha messa anche il solito, magico Caio (alias Pelizzon), collaudatore sublime dalle invidiabili esperienze e capacità (ha firmato le Aprila più significative). 

Questa Rally è alta da terra quando ci si ferma al semaforo (per le stature medie) e si tocca con la sola punta di un piede. Raggio di sterzo non elevato. Bella frenata, soprattutto anteriore e cambio onesto. C’è una sonorità di aspirazione marcata e agli regimi le vibrazioni si avvertono. Sospensione buone, davvero poco cedevoli, e questo aumenta il feeling quando si spinge. Per contro, il dissuasore di velocità ti scuote quando lo passi incurante di lui.

UN "MONO" CHE DIVERTE

Discorso motore: fluido sotto, rivela carattere quando si sale di regime. È vivace (per la cubatura e il frazionamento che ha), non è che devi rinunciare a chissà cosa se vai a farti un giro con amici che hanno moto più grosse. C’è un passaggio nel transitorio, però, tra i 2.500/3.500/4.000 che non è perfetto. Quando sei lì a gas costante e lo riprendi in mano capita che dia un sussulto di coppia. C’è uno piccolo strattone, che sporca la fluidità di guida. Ma, a mio avviso, si tratta di una calibrazione non perfetta dell’esemplare pre-serie provato. 

ORA L'OFF E' UNA POSSIBILITA'

Discorso Off: ora vien voglia di osare di più. La triangolazione è corretta, ti metti in piedi con più naturalezza e lo sterrato diventa più amico. Il manubrio è solo un filo più basso rispetto a una fuoristrada pura, ma non ti ritrovi “gobbo” quando sei in piedi, senza sentire l’avantreno. Certo, le sospensioni non sono professionali, la rapportatura è stradale (prima lunga) e sotto non c’è quel colpo in canna (di coppia) che ti fa danzare fra le curve e sul gradino naturale, ma ora con questa Caballero in fuoristrada ci vai, prima no. Anche il serbatoio diventa troppo lungo se vuoi fare lo stupido (ti ritrovi seduto avanzato su di lui, cioè sul duro, se vuoi fare la foto ignorante…), ma se oggi mi venisse voglia di partecipare a uno dei tanti eventi adventouring in calendario, con questa Rally potrei farlo. Hai detto niente…