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Test a testa #23 - Kawasaki W 800 vs Royal Enfield Classic 650: quale è la migliore?

Le due classic più classic che ci siano: Royal Enfield 650 e Kawasaki W 800. Scopriamo insieme come sono fatte, quanto costano, come vanno e per chi sono pensate queste due bicilindriche dal sapore antico
Vivete un'esistenza frenetica e sognate di sciabattare fra le spiagge incontaminate di qualche isola remota del Pacifico? Oppure di suonare il gong in qualche tempio buddista disperso fra le montagne del Tibet? Beh, c'è un altro modo, più semplice, di ritagliarvi un tempo tutto vostro e fare pace con voi stessi e il resto del mondo. Ad esempio, inforcare il manubrio di una moto che vibracchia al ritmo del vostro sovraccarico cuore.
Potete scegliere quella che volete, noi, questa volta, siamo andati sul vintage: Royal Enfield Classic 650 e Kawasaki W 800. Un po' perché ci andava, un po' perché la semplicità (di una moto, di un piatto, di un luogo) generalmente, aiuta a liberarsi dal troppo. E ora vi dico perché.
COME SONO FATTE
Le origini della Kawasaki W800 e della Royal Enfield Classic 650 hanno radici lontane. La giapponese si ispira alla W1, la prima maxi della Casa di Akashi e la moto che permise ai giapponesi di entrare nel ricco mercato USA nella seconda metà degli anni sessanta. La W800 di oggi è un omaggio a quella moto, a quella storia, a queste radici. Le sue linee senza tempo non mentono, né lo fa la meccanica: semplice, ma al tempo stesso molto raffinata. Il bicilindrico frontemarcia raffreddato ad aria ha la distribuzione a coppia conica (soluzione estremamente costosa, ma anche affascinante e raffinata). Il singolo albero a camme in testa (SOHC) comanda 4 valvole per cilindro. I centimetri cubi sono 773, la potenza 48 cavalli, volutamente bassa, volutamente adatta anche ai neopatenti.
Dall'altro lato dell'immaginario ring, la Royal Enfield Classic 650, ispirata alla mitica "Bullet": bicilindrico ad aria anche per lei, ma distribuzione a due valvole per cilindro, 648 cc, 48 cavalli e, soprattutto, un comportamento davvero differente rispetto al twin giapponese. Le differenze sono evidenti già dal rumore, ma diventano abissali alla guida. Il perché è presto spiegato: la W800 ha più coppia (62,9 Nm contro i 52,3 della Royal) e sono disponibili ad un regime più basso (4.800 giri contro 5.650 giri). Questi dati delineano la prima, abissale, differenza. Proseguiamo.

KAWASAKI W800 vs ROYAL ENFIELD CLASSIC 650: COME VANNO
Accomodatevi su una di queste due selle. Siete pronti? Via, accendete. Il borbottare della Kawasaki vi trasporterà immediatamente in un qualche luogo della vostra memoria solo a voi conosciuto: è un viaggio nel tempo, nei ricordi, nelle sensazioni che non ricordavate di conservare ma, beh, eccole. Prima sensazione: compattezza. La coppia conica regala al motore una sorta di rigida precisione, e una sussurrare di lubrificato trascinamento meccanico. Bellissimo. Il twin Royal Enfield è più moderno, se non nell'estetica, nel rumore e nel comportamento. Ama girare più alto, prende forza al crescere del regime e non disdegna la manata sul gas. A osservarla, questa moto, non lo direste mai, e invece... C'è poi la posizione di guida: manubrio molto largo per la Classic 650, serbatoio tondo dai volumi generosi e sella triangolare come una volta, ma comoda e ben conformata. Le pedane sono leggermente avanzate e l'ergonomia (nient'affatto stancante) ha molte contaminazioni con il mondo cruiser. Sulla W800 siete "appoggiati" su un sellone lungo, piatto, con le pedane raccolte e il manubrio stretto. Ha un che di sportivo, di una sportività ormai dimenticata, ma sempre piacevole. Ricorda un po' le vecchie maxi inglesi, ma lo fa mettendone a posto tutti i difetti, anche in termini di comfort. E quando si inizia ad andare?

KAWASAKI W800 vs ROYAL ENFIELD CLASSIC 650: IL BELLO DEL VIAGGIO
... Quando si inizia ad andare, inizia il piacere. Un piacere che ha voce roca, sulla giapponese innanzitutto, e "good vibrations". Dimenticatevi ogni velleità sportiva e se vi punge vaghezza di alzare il ritmo, beh, fate prima i conti con un'impalcatura meccanica progettate per fare altro. Strada, ad esempio. Un filo di gas e i chilometri scorrono leggeri. E voi siete lì, a gustarvi ogni metro. Le sospensioni assorbono come devono, il cambio a cinque marce digerisce tutto (ma è un pò lento), la sella vi massaggerà le natiche con piglio seduttivo. E basta, c'è poco altro... Elettronica giustamente all'osso e tanto acciaio, come è giusto che sia. Non ci crederete, ma il discorso cambia con la Royal. Qui il bicilindrico frulla di più e sembra pure averne di più, anche se i numeri non raccontano la storia in questo modo. Il cambio a sei marce è più veloce di quello della Kawa e nei sorpassi ve la sbrigate con più ritmo. Le sospensioni, invece, sono più rigide e, se nello stretto vince per reattività, sul guidato la giapponese garantisce un maggiore feeling e sensazioni più neutre. Avete già in mente cosa scegliere? C'è un'altra grande differenza...

KAWASAKI W800 vs ROYAL ENFIELD CLASSIC 650: I PREZZI
...Ed è il prezzo. La Royal Enfield, che è fatta con molta cura e tanto, tanto metallo, ve la portate a casa (in questa colorazione) con meno di 7.000 euro (6.800 per la precisione, cui si possono aggiungere un paio di centinaia di euro se cercate le livree speciali o i filetti fatti a mano). Per la W800 l'esborso richiesto è ben superiore: 10.690 di listino, con alcune promozioni in essere che possono abbattere di molto l'esborso. Anche se la differenza è abissale, vi si possono trovare giustificazioni. Il rapporto qualità prezzo sulla Royal è indubbiamente enorme, ma anche alla W800 non si può imputare nessuna caduta di stile: è una moto premium e come tale è stata costruita, progettata e posizionata nel mercato. A voi la scelta...












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