Quotazione Moto & Scooter

Cerca

Seguici con

ADV
Anteprime

Tecnologia di un'astronave e divertimento tra le curve: Yamaha Tracer 9 GT+, sei la moto definitiva per chi ama viaggiare?

Federico  Garbin
Federico Garbin il 14/05/2025 in Anteprime
Tecnologia di un'astronave e divertimento tra le curve: Yamaha Tracer 9 GT+, sei la moto definitiva per chi ama viaggiare?
Chiudi

La ammiraglia della gamma Tracer, la 9 GT+, offre una dotazione elettronica mai vista: sospensioni semiattive, cruise control adattivo, fanali matrix e l'innovativo cambio Y-AMT. Grande motore, bellissima ciclistica e tutto quello che serve per godere la strada: è lei la sport tourer definitiva

Con la Tracer 9 GT+, Yamaha ha voluto strafare. Non dal punto di vista puramente meccanico, sia chiaro; lì, sotto il telaio in alluminio, si nasconde il caro, conosciuto, CP3 da 119 cavalli e 93 Nm di coppia (a 7.000 giri). No, è l’intorno che è tutto nuovo, e, va detto, non è mai stato così ricco su moto di questa categoria e di questa cilindrata. La base tecnica è l’ultima Tracer 9 GT ma il corredo elettronico è peculiare di questo allestimento. E c’è davvero tutto. Parto dal frontale, per farvi una sorta di abbreviato elenco. I fari matrix, governati dalla piattaforma inerziale. Regalano un fascio luminoso estremamente profondo (175 metri) che si adatta alla strada, seguendo l’angolazione della moto in curva. In mezzo ai proiettori, il radar. Lui, invece, governa il cruise control adattivo, e lo fa con grande precisione, con agganci molto precisi e modulando la velocità in base al veicolo che vi precede. C'è anche dietro, per il blind spot detection... Rispetto alla precedente Tracer 9 GT+, le novità non riguardano esclusivamente il proiettore (e la linea anteriore, ovviamente), ma anche l'arrivo del secondo radar, il TPMS per il controllo della pressione pneumatici, il sistema Hill Climb per le partenze in salita e per aiutarvi nelle fermate in contropendenza, le borse laterali con apertura keyless e una catena sviluppata con DID che promette una maggior durata rispetto alla precedente. Non vi basta? Vabbé, continuiamo che c'è davvero tanto da dire...

 

Yamaha Tracer 9 GT+: mai così ricca

C’è poi la forcella che, così come il mono, sono di tipo semiattivo. Nulla di rivoluzionario, direte. No, ma il funzionamento è ineccepibile. Partiamo da un presupposto: anche il comportamento dei questi componenti è monitorato dalla piattaforma a sei assi, così come gli altri aiuti alla guida: controllo di trazione, ABS cornering, anti-wheelie, brake control, slip control e, ovviamente, il cambio robotizzato Y-AMT. E che tutto sia stato sviluppato con estrema attenzione, è davvero evidente da subito. Su quest’ultimo componente, il cambio robotizzato, occorre spendere qualche parola in più. Come tutti sapete, non si tratta di una novità assoluta in casa Yamaha ma sulla Tracer 9, con il suo carattere chiaramente sport-touring, beh, il matrimonio è particolarmente felice. E anche la convivenza con gli altri aiuti alla guida lo è, e vi permetterà di godervi la guida quale che sia la strada, il vostro stati d’animo o il vostro ritmo. A tal proposito: se siete di fretta, potete usare la modalità D+: è la più sportiva fra le due modalità automatiche e non soffoca in alcun modo le velleità sportive del tre cilindri da 119 cavalli. I passaggi di marcia sono rapidissimi, senza cali di giri e anche in scalata non vi mancherà il selettore del cambio. Se proprio volete fare di testa vostra, le due palette al manubrio sono sempre attive e potete “forzare” il passaggio di rapporto. In autostrada o nel turismo più tranquillo, usate invece la mappatura “D”: vi regalerà cambiate morbide, adattandosi comunque (e in tempo reale) alla vostra guida. In questo caso, comunque, la mappatura del motore sarà più edulcorata e, di conseguenza, potrete contare su un’erogazione molto lineare e progressiva.

 

Tecnologia di un'astronave e divertimento tra le curve: Yamaha Tracer 9 GT+, sei la moto definitiva per chi ama viaggiare?

Yamaha Tracer 9 GT+: come va

In modalità manuale avete più libertà. Di cambiare, certo, ma anche di intervenire sulla taratura delle sospensioni (attraverso il setup A1, precluso alla modalità automatica) oppure di cucirvi addosso il comportamento degli aiuti elettronici attraverso le mappature customizzabili (intervenendo dunque su mappatura motore, 4 livelli, controllo di trazione, 3 livelli, slide control, 3 livelli, lift control, 3 livelli e brake control, on o off). Tutto ciò vi pare complesso, ammettetelo! Beh, anche io ho avuto questa sensazione ma… ma quando ci si trova alla guida tutto torna ad essere facile. Innanzitutto: la strumentazione TFT da 7” (con navigazione Garmin e connettività) ha un’interfaccia molto semplice e navigare fra le opzioni, grazie al joystick a quattro vie, è piuttosto semplice. Per gestire il cruise, la modalità di guida e il rilevatore di distanza dal veicolo che vi precede, ci sono tasti univoci: non dovete quindi divincolarvi attraverso le funzioni remote della strumentazione. Per quanto concerne i blocchetti elettrici, l’unico appunto va al tasto degli indicatori di direzione, troppo grande e ingombrante. Va bene, non voglio parlarvi oltre di tutto quello che la Tracer 9 GT+ nasconde perché rischierebbe di essere un elenco, più che una prova. Allora via, fuoco alle polveri e facciamo un po’ di strada insieme. Prima sensazione: la leva della frizione e il selettore del cambio non vi mancheranno. Seconda sensazione: che bella ergonomia. Il serbatoio è molto stretto nella zona di giunzione con la sella, quest’ultima è stata ridisegnata (sia rispetto alla Tracer 9 GT, sia rispetto alla precedente) con un’imbottitura differenziata e una zona posteriore più imbottita. Il manubrio regala un ottimo feeling con la ruota anteriore e alle sospensioni, appena morbide nella prima parte della corsa, va un plauso per i tempi di risposta e per la grande stabilità che regalano alla moto, anche nella guida più impegnata. E nel pif paf veloce dei tornanti? Beh, la velocità nei cambi di direzione è sorprendente e, soprattutto, i 232 kg in ordine di marcia, sembrano scomparire sotto le ruote...

 

Tecnologia di un'astronave e divertimento tra le curve: Yamaha Tracer 9 GT+, sei la moto definitiva per chi ama viaggiare?

Yamaha Tracer 9 GT+: il prezzo e considerazioni finali

Yamaha ha colto nel segno, c’è poco da fare: nel veloce come nello stretto (e di tornanti ne abbiamo affrontati tanti durante il press test a cavallo fra Slovenia, Austria e Italia), la Tracer 9 GT+ è in grado di dare tutto il supporto ciclistico che serve, aiutata da un motore che non si tira mai indietro e da un cambio che, pur facilitandovi la vita, non vi farà mai dimenticare di essere motociclisti. È un grande pregio, sì. A bordo i chilometri scorrono via veloci, coccolati da un'ergonomia quasi perfetta e da una meccanica che ha raggiunto un equilibrio non distante dall'eccellenza: le risposte al comando del gas, la cambiata, l'erogazione, le sospensioni, tutto è sviluppato per accontentarvi in ogni frangente. Il prezzo, 18.599 euro, è allineato con i contenuti offerti e giustificato dalla consueta e conosciuta qualità Yamaha. Le finiture sono curate, le plastiche belle e, in ogni dove, anche il tatto è soddisfatto.

 

Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.

ADV
ADV
ADV

Correlate

ADV
ADV

Annunci usato