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Royal Enfield Guerrilla 450 contro Triumph Speed 400: la nostra comparativa Test a Testa: quale scegliere e perché

Linea classica, contenuti moderni e prestazioni per tutti: Royal Enfield e Triumph si sfidano nel settore delle piccole. La Guerrilla 450 e la Speed 400 hanno già raccolto i favori del pubblico... Per chi non sa come orientarsi, ecco la nostra prova!
Dopo una raffica di bicilindriche degli ultimi anni finalmente vediamo il ritorno di diverse soluzioni per un attimo accantonate. Quando la moda stufa e le sportive sono troppo è sempre bello fare un passo indietro e risalire sulle semplici monocilindriche.
Le 400 sono tornate, quasi tutti le propongono, e due proposte interessanti, tuttofare, sono la Royal Enfield Guerrilla 450 e la Triumph Speed 400. Entrambe di origini inglesi, o quasi, monocilindriche con cilindrata simile ma due caratteri completamente diversi. Un Test a Testa particolare ma che alla fine ci ha fatto titubare sulla vincitrice. Chi avrà la meglio? Non si tratta di un confronto diretto per similitudini ma più per dimensioni. Da una parte abbiamo una roadster (Guerrilla) e dall’altra una Classic, ma proprio per la loro piccola cilindrata, l’utilizzo finale è simile; andare più o meno a passeggio e godersi la moto e il viaggio.

Royal Enfield Guerrilla 450 vs Triumph Speed 400: come sono fatte
L’estetica fa da padrone. La Royal Enfield osa con un serbatoio dalla forma particolare che realizza una clessidra tra sella e codino se vista dall’alto, come sull’Himalayan. Davanti è semplice, nuda con un faro tondo a led. È la scelta dei colori a rendere la Guerrilla particolare, dal bianco e azzurro al giallo, nero e viola della nostra prova. Qualcosa di moderno e poco visto. La Triumph è invece più semplice nelle scelte di colori. Qui a far la differenza sono i dettagli. Tutta la zona del motore, dalle alette sul cilindro ai carter triangolari e un lungo scarico basso. Il serbatoio è un elemento altrettanto decorativo, con la classica forma a goccia e la forcella oro regala una sensazione di prestazioni maggiori. A parte l’aspetto quindi le specifiche non si allontanano molto, ma l’amalgama finale risulta ben diversa. Il motore è monocilindrico per entrambe, ma il 451 cc di Royal è piuttosto quadro, mentre Triumph con i suoi 397 cc è superquadro. E quei 50 cc che ballano, creano un piccolo gap nei valori. 42 cv a 8.000 giri/min per Guerrilla e 40 cv a 8.000 giri/min per la Triumph. Varia anche la coppia, rispettivamente di 40 Nm a 5.500 giri/min e 37,5 Nm a 6.500 giri/min. Condividono ruote da 17”, leggermente più larghe per la Royal, ma cambia il comparto sospensioni: Forcella Showa da 43 mm per entrambe ma la Triumph ha la BPF, leveraggio per la Guerrilla ma non per la Speed. A occhio si nota una distensione maggiore per la Royal che ha un interasse di 1.440 mm e altezza sella di 780 mm, contro i 1.377 mm e 790 mm di altezza sella per la Speed 400. Pesano rispettivamente 184 kg e 170 kg entrambi in ordine di marcia.

Royal Enfield Guerrilla 450: l’indiana più divertente
Nonostante la Guerrilla derivi dall’Himalayan, Royal ha regalato alla roadster un carattere decisamente più divertente della sorella da adventouring. La sensazione in sella è particolare, sembra di montare su di una naked che però ha una maneggevolezza estrema. Il manubrio è largo e leggermente rialzato, mentre le gambe sono rannicchiate ma non tanto quanto una sportiva e la sella è abbastanza scavata, ti costringe a mantenere una posizione decisa. Il punto principale di questa moto è la maneggevolezza all’anteriore. Il cannotto di sterzo poco inclinato permette di direzionare molto facilmente la ruota anteriore e quando si viaggia a velocità medio basse la Guerrilla risulta molto agile. In velocità non perde troppo in stabilità, è solo molto sensibile ai cambi di direzione. Il motore Sherpa è rotondo, esattamente come sull’Himalayan, bello da sfruttare a medi regimi. Tende a vibrare un po’ agli alti, ma tutto sommato sopportabile. In generale è una moto che piace da guidare, non estrema ma estremamente divertente soprattutto nel misto stretto dove si esprime al meglio ed è pratica anche da utilizzare tutti i giorni in città.

Triumph Speed 400: la classic di oggi
L’inglese copre invece a pieno lo spirito Triumph. Nonostante le dimensioni ridotte, sali e tutto ricorda il marchio. Dalla sella morbida e accogliente, all’impugnatura del manubrio un po’ più stretto rispetto alla Royal. L’occhio cade sul quadrante quasi completamente analogico, se non per il piccolo display LCD dotato di connettività e sulla presenza di metallo che regala una sensazione generale di qualità e sostanza. In sella la sensazione è diversa a seconda dell’altezza del rider. Sopra il metro e ottanta sembra una “motina”, ti ritrovi seduto con schiena eretta e le gambe che scendono parallele al busto, sotto quest’altezza invece si tende a caricare sul manubrio. In generale la posizione è confortevole, ti fa sentire composto ma lascia la possibilità di rilassarsi. Le differenze specifiche del motore si fanno sentire. Non tanto la potenza quanto il carattere. La Speed 400 infatti tende a girare meglio agli alti, sotto è un po’ più vuota. Diciamo che a velocità da città si viaggia tranquillamente con marce alte, quando si vuole qualcosa di più basta tenere il motore su di giri e la Triumph rimane al passo. Quando la guida si fa allegra, la Triumph affronta tutto come una moto di cilindrata maggiore. I trasferimenti di carico non sono eccessivi, l’ingresso in curva progressivo e i cambi di direzione decisi anche se più lenti della Royal. La posizione in sella non si addice a questi attimi e il serbatoio stretto offre meno appiglio, ma volendo, la Speed riesce a dare anche in queste occasioni.

Royal Enfield o Triumph? A voi la scelta
Questo Test a Testa è stato molto particolare. Organizzato con l’idea di avere due moto simili che però si rivelano estremamente diverse, soprattutto durante la guida.
Abbiamo da una parte l’indiana meno indiana che ci sia. Solitamente immaginate come moto “piene” un po’ pesanti sia in termine fisico che a sensazione e in questo caso è il contrario. La Royal Enfield Guerrilla 450 è divertente, agile e semplice tranne che per il design, che possa piacere o meno sicuramente cattura l’attenzione. Dall’altra una classica e sappiamo quanto Triumph sia capace in questa categoria. Bella esteticamente per i dettagli; dal serbatoio alle alette sul cilindro e alla linea generale. Ma non solo. Infatti, quando la guida si fa allegra, di classic rimane solo l’aspetto e la Speed 400 risulta quasi una moto più grande. Il prezzo non è un tema di confronto poiché ballano 200 euro. 5.490 euro per la Guerrilla che sale a 5.550 per la colorazione della nostra prova e 5.695 euro nel caso della Speed 400. Quindi prezzi simili e ottimi considerata l’offerta da entrambi i modelli. Alla fine, dobbiamo dare un parere e parlando di moto noi scegliamo la Triumph Speed 400. Tra le due più votata all’utilizzo globale, dalla città all’extraurbano e qualche piccolo viaggio. I dettagli estetici poi ci hanno catturato fin dall’inizio.










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