Di per sé gli scooter da 300 cc non brillano per personalità. Da un lato troviamo i ruota alta che dominano il mercato italiano (ne abbiamo parlato diffusamente qui), dall'altro troviamo invece la grande famiglia dei GT, che ha nello Yamaha XMax 300 un punto di riferimento oggettivamente inarrivabile. Ma c'è un però: il listino della casa giapponese è premium, così come i contenuti offerti. E così, tra una promozione e l'altra, non mancano alternative interessanti a 1.400 euro in meno. E questo è proprio il caso del Cruisym 300 Alfa di Sym. 

CRUISYM 300 ALFA: COM'E' FATTO

Il Cruisym 300 è uno scooter medio decisamente turistico nell'approccio e nello stile. E' spinto da un motore monocilindrico raffreddato a liquido da 278,3 cc per 26 CV di potenza massima (19,1 i kW erogati), mentre le ruote hanno pneumatici da 14 pollici all'anteriore e da 13 al posteriore. L’impianto frenante conta su un disco anteriore da 260 mm e uno anteriore da 240 mm con Abs e controllo di trazione. La ciclistica prevede una forcella telescopia anteriore da 41 mm, mentre le sospensioni posteriori sono regolabili nel prearico.

Dal punto di vista strettamente funzionale, lo scooter è dotato di un ampio parabrezza anteriore, luci full led e strumentazione digitale; i vani portaoggetti situati nel retroscudo sono due (uno dei quali è controllato elettricamente ed è dotato di porta Usb). Interessante la dotazione di serie, con accensione keyless.

Decisamente ampio e ben sagomato il vano sottosella, dotato di luce di cortesia, che può contenere due caschi (un integrale e un jet di grandi dimensioni) e altri oggetti: a nostra memoria, si tratta di uno degli scomparti più ampi in circolazione sul mercato.

CRUISYM 300 ALFA: COME VA

Sulle prime il Sym Cruisym 300 Alfa non dà tutta quella confidenza che ti aspetteresti. E non è una questione di peso (che in ordine di marcia è sotto ai 200 chili, quindi in linea con la categoria): bisogna far passare qualche chilometro per prendere dimestichezza con la dinamica di guida e con le dimensioni generose del veicolo che, nelle manovre più strette, richiede attenzione. Eppure l'imbarazzo iniziale dura poco: forte di una ciclistica davvero ben studiata, il Sym Cruisym 300 Alfa viene fuori per quello che è, ovvero un GT di prima classe. L'erogazione del motore, che lo spinge facilmente fino ai 130 km/h e (volendo) anche oltre, è progressiva e non strappa, grazie a un'ottima registrazione della trasmissione.

Una volta prese le misure, insomma, questo scooter si dimostra docile e versatile: scende bene in curva, è maneggevole e l'anteriore ha davvero un bel feeling. Nonostante la presenza del canale centrale, inoltre, l'abitabilità per le gambe del passeggero è davvero tanta: per un rider di un metro e 77 c'è un bello spazio per le ginocchia e la possibilità di sistemare i piedi in tre differenti posizioni.

La sella, ampia e ben conformata, ospita comodamente anche il passeggero, che non soffre particolarmente le asperità del terreno, egregiamnte assorbite dal comparto sospensioni.

Senza dubbio il terreno di elezione di questo Cruisym 300 Alfa sono i percorsi di scorrimento: stradoni urbani, strade extraurbane, autostrade e tangenziali: qui emerge la protettività dello scudo anteriore e del plexiglass. In città invece, specie in presenza di pavé e rotaie, richiede un uso più accorto da parte del guidatore.

Per quanto riguarda i consumi rilevati, con un utilizzo misto città-extraurbano, si percorrono 300 chilometri con un pieno da 12 litri di carburante: non propiro parsimonioso, ma il range consentito è decisamente interessante.

SYM CRUISYM 300 ALFA: PREGI E DIFETTI

In conclusione, in virtù dell'egregio rapporto qualità prezzo (attualmente lo scooter è in vendita a 5.199 euro), della maneggevolezza e della guidabilità, e soprattutto di un sottosella da record, il Cruisym 300 Alfa è un'alternativa da tenere molto ben presente per chi acquista un GT da 300 cc e noin vuole svenarsi. D'altro canto, per un veicolo che comunque costa più di 5mila euro, potremmo pretendere qualcosa di più in termini di dotazioni: a nostro avviso un display TFT in luogo di un datato LCD (per quanto chiaro e completo) dovrebbe essere obbligatorio. E magari uno sforzo in più per avere un plexi regolabile elettricamente (come insegnano i cinesi, che ormai lo mettono anche sui 125 cc), si poteva fare. 

A questo punto, non è da escludere che la prossima evoluzione del Cruisym 300 possa portare con sé proprio questi aggiornamenti.