Anteprime
SYM Symphony ST 200: quel che serve per la città (e non solo)
Compattezza, leggerezza, maneggevolezza e tanta praticità. Queste le caratteristiche di un buon cittadino che ritroviamo nel nuovo ruote alte taiwanese
Il nome Symphony è da anni ormai sinonimo di ruote alte e per proseguire il successo, quest'anno la Casa taiwanese ha presentato un Symphony ST 200 tutto nuovo, mantenendo però quel family feeling che rende il suo best-seller subito riconoscibile.
SYM Symphony ST 200: le novità
Sul nuovo Symphony ST all’evoluzione del design con carene più snelle, uno scudo compatto dal look sportivo e un posteriore slanciato e filante, si accompagna una cura maggiore negli accoppiamenti e nelle verniciature. Le luci incastonate nello scudo e il potente faro al centro del manubrio sono a led e illuminano bene, oltre a renderlo ben riconoscibile nelle ore serali. Ben visibile anche il fanale posteriore con una firma luminosa sempre a led. Essenziale e compatta la strumentazione: con un display LCD a colori che mostra le informazioni con un rapido colpo d’occhio. Non solo stile, sul nuovo Symphony ST sotto le carene troviamo un nuovo telaio in tubi d’acciaio, una forcella telescopica da 30 mm e una coppia di ammortizzatori posteriori regolabili nel precarico. I freni sono entrambi a disco con ABS a due canali. Nuovi anche i cerchi che ora sono da 16 pollici all’anteriore e da 14 al posteriore una soluzione pensata, come vedremo anche per aumentare, la capacità di carico del sottosella.
Un cuore Euro5
Sul Symphony ST debutta un nuovo motore 200. Un monocilindrico 2 valvole, raffreddato ad aria da 12,3 CV, con una coppia da 13,2 NM a 5.500 giri che si fa apprezzare oltre che per le sue prestazioni in città anche per essere poco assetato consentendo di percorrere senza problemi oltre 30 km/l.
Niente smart-key, per ora, sul Symphony ST 200, ma una classica chiave che si inserisce nel blocchetto multifunzione da cui si sblocca anche l’apertura della sella e dello sportellino nel retroscudo, dietro cui si trova il tappo del serbatoio da 6,8 litri. Così per fare rifornimento non serve nemmeno scendere dallo scooter.
Sul Symphony ST la pedana piatta è ormai un must come il comodo gancio portaborse a cui si può appendere uno zainetto da tenere in mezzo alle gambe. Nel rinnovato e meglio conformato sottosella ora c'è più spazio ci stanno due caschi, jet a seconda delle calotte, e il vano si fa apprezzare soprattutto per la sua forma: è ben sfruttabile. Di serie poi c'è il bauletto da 33 litri, in tinta, dove si può sistemare anche un casco integrale. Niente vani nel retroscudo, ma troviamo una comoda presa USB per la ricarica rapida dello smartphone. Comoda per far rifornimento di energia mentre ci si sposta utilizzando un supporto per fissare il telefono.
ruote alte, dimensioni compatte, consumi ridotti, il symphony St 200 si conferma un cittadino ideale
SYM Symphony ST 200: la prova
Pronti via il nuovo SYM Symphony ST 200 conquista per la sua immediatezza. È facile, leggero e basta un accelerata e due curve per entrare in sintonia. È uno scooter compatto, ma la sua posizione di guida, ben studiata, mette tutti d'accordo: la sella è spaziosa, ben conformata, il manubrio è alla giusta distanza, i comandi facilmente raggiungibili e i piedi sulla pedana piatta hanno abbastanza spazio per muoversi. Nelle frequenti soste al semaforo la conformazione della sella e l’altezza, 790 mm da terra, consentono di appoggiare bene entrambi i piedi. Nel traffico le dimensioni contenute, e il peso ridotto, gli permettono di passare ovunque. La trasmissione pronta ben accordata, lo rende scattante nelle partenze e anche nei continui chiudi-apri ha una risposta sempre fluida. In città spesso conta più l’agilità, troppi cavalli non servono e il nuovo motore SYM ha la potenza giusta per muoversi veloci tra un semaforo e l’altro.
La maneggevolezza resta uno dei suoi pregi, ma ruote alte vuol dire anche più stabilità e il Symphony ST convince proprio perché trasmette tanta fiducia specie nei passaggi sul temibile pavé e sulle rotaie del tram. Il merito è della ciclistica solida, ben progettata. La forcella consente inserimenti precisi in curva, assorbe bene le sconnessioni. Anche gli ammortizzatori posteriori, regolabili, fanno il loro dovere per essere uno scooter. E, grazie alla seduta ben imbottita, il comfort in città resta sempre più che buono. Lo scudo, seppur stretto, ripara bene i deflettori integrati deviano efficacemente l’aria, di serie non c’è un cupolino, è vero, ma se si vuole essere più protetti, magari nei mesi invernali, meglio montare il parabrezza disponibile fra gli accessori. Nella guida stop & go cittadina i freni sono sempre pronti e ben modulabili, e il nuovo ABS è a punto, entra solo quando serve. Non c’è però il controllo di trazione.
Le code non scompaiono ma in sella al Symphony ST200 si affrontano con disinvoltura. Il bello dello scooter è che si arriva prima a destinazione e meno stressati
È snello e compatto il Symphony ST ma è comodo anche in coppia grazie alla sella ben dimensionata per il passeggero che ha comode maniglie a cui aggrapparsi, pedane che si raggiungono facilmente e lo schienalino integrato nel bauletto. Il Symphony ST 200 ha un DNA cittadino ma se abitate fuori e dovete raggiungere le vie del centro, non c’è problema affronta, senza difficoltà, anche trasferimenti in tangenziale o autostrada dove viaggia, stabile e sicuro. A motore fermo lo si gestisce senza problemi, è ben bilanciato, leggero da muovere e si mette facilmente sul cavalletto centrale, ma volendo c'è anche quello laterale, messo in un punto intuitivo facile da raggiungere. Comodo in città e fuori per essere perfetto gli manca solo il freno di stazionamento, utile quando si parcheggia in pendenza o si deve tirare fuori il telecomando sulla rampa del garage.
SYM Symphony ST 200: il prezzo e la gamma
Se siete alla ricerca di uno scooter da usare tutti i giorni facile e intuitivo la formula del Symphony ST 200 si conferma ben studiata e anche il prezzo è interessante paragonato ai rivali. Il nuovo SYM Symphony ST disponibile oltre che nella versione 200 anche nelle cilindrate 50 e 125, è in vendita a 3.149 euro chiavi in mano con il bauletto in tinta compreso nel prezzo.
La formula del SYM Symphony ST 200 è pensata per chi cerca uno scooter con cui affrontare i trasferimenti quotidiani in città, ma al tempo stesso, sa di doversi spostare di tanto in tanto, fra tangenziali e autostrade. La forma del radar su tutte le aree mostra chiaramente che siamo di fronte ad un mezzo equilibrato, essenziale e ben fatto, come tutti i SYM di nuova generazione, che ha oltre che nel prezzo interessante, paragonato ai rivali, nelle dimensioni compatte, ma al tempo stesso ospitali e nella praticità le sue carte vincenti. Buona la capacità di carico: la pedana piatta è un must che fa la differenza nel quotidiano, spazioso il sottosella ed è pratico il bauletto di serie. Il rinnovato motore, ora omologato Euro5, abbinato alla trasmissione a punto, oltre ad essere parco nei consumi, si rivela sempre all’altezza nel traffico, dove il SYM che pesa poco ed è ben bilanciato, si rivela agile e svelto. Un altro pregio è che pur essendo nato per muoversi nell’ambiente urbano anche lanciato in autostrada resta sempre stabile. La frenata e ben modulabile. Non ha per ora il controllo di trazione. Snello e compatto il Symphony ST 200 è comodo anche nell’utilizzo in coppia.
Pregi
Maneggevolezza
Intuitività
Difetti
Assenza freno di stazionamento
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