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MV Agusta Brutale 800 RR SCS: brutale, non maleducata

Redazione
dalla Redazione il 18/05/2021 in Anteprime
MV Agusta Brutale 800 RR SCS: brutale, non maleducata
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Non c’è solo l’aggiornamento Euro5 del motore: la naked varesina ha novità ciclistiche ed elettroniche e un comportamento più malleabile su strada, ma senza perdere il suo carattere

Brutale. Uno dei molti esempi ormai nei quali il nome di un modello finisce col diventare un brand nel brand. La Brutale è la Brutale, come se essere una MV Agusta diventasse un fatto accessorio. In vent’anni di vita la naked italiana ha visto susseguirsi molte cilindrate, versioni e un numero incalcolabile di serie speciali: tutte però identificate da uno stesso, inconfondibile, nome.

MV Agusta Brutale 800 RR SCS: brutale, non maleducata

MV Agusta Brutale 800 RR SCS

Da 20.300 euro c.i.m.

Come prima... meno di prima

E Brutale la moto varesina lo è sempre un po’ stata. Esplosiva nell’erogare le sue prestazioni, affilata di ciclistica e, tendenzialmente, mai troppo “friendly” con il suo pilota. Una moto tanto esigente quanto esaltante, con un design sempre due passi avanti rispetto alla concorrenza e un fascino in grado di far girare la testa a chiunque. Ma la concorrenza non sta a guardare, ed essere sempre all’altezza per un periodo di tempo così lungo richiede un impegno costante e un’attenzione maniacale ai particolari.

Giusto il tempo di scendere dall’ultima Brutale 800 RR arricchita dall’efficace sistema di frizione automatica SCS che dallo stabilimento sulle rive del lago di Varese arriva un’edizione MY21 rivista a fondo. Molte sono le novità e chiaro l’intento di rendere la Brutale più amichevole e fruibile ad una più ampia fetta di appassionati, senza però perdere nemmeno un grammo della sua proverbiale efficacia nella guida e del suo appeal inarrivabile.

MV Agusta Brutale 800 RR SCS: brutale, non maleducata

Brutale. Uno dei molti esempi ormai nei quali il nome di un modello finisce col diventare un brand nel brand. La Brutale è la Brutale, come se essere una MV diventasse un fatto accessorio

OLTRE L'EURO5

Il design rimane pressoché invariato, ma è impossibile non notare il nuovo faro full LED con funzione cornering e il nuovo disegno del terminale di scarico sempre a tre uscite. Questo è l’unico segno evidente di una profonda revisione del motore a tre cilindri, ora con iniettori ad alta pressione e un esteso lavoro di riduzione degli attriti nell’imbiellaggio e nella distribuzione. La omologazione Euro5, ottenuta senza sacrificare le prestazioni (sempre 140 CV a 12.300 giri e 87 Nm a 10.250 giri) è stata l’occasione per una rivisitazione radicale dell’elettronica.

La gestione elettronica del motore è stata infatti rivista per ottenere una connessione più precisa tra comando del gas e risposta del motore, questa resa più dolce in tutte le mappe. Il pilota può scegliere – con un sistema molto più intuitivo ripreso, come pure il pannello TFT da 5,5”, dalla recente Brutale 1000 RR – tra 4 mappe motore. Arriva inoltre la piattaforma inerziale a 6 assi (fornita dall’italiana e-Shock), che ha permesso l’introduzione di logiche cornering per l’ABS, il traction control (settabile su 8 livelli) e sistema FLC che controlla l’impennata senza inibirla. La frizione automatica SCS riceve un nuovo piatto spingidisco che migliora la gestione in partenza, fondamentale con un peso dichiarato a secco di appena 175 kg.

MV Agusta Brutale 800 RR SCS: brutale, non maleducata

Il design rimane è pressoché invariato, ma è impossibile non notare il nuovo faro full LED con funzione cornering e il nuovo disegno del terminale di scarico sempre a tre uscite

A OCCHI CHIUSI

Gli aggiustamenti non hanno tralasciato la ciclistica, da sempre croce e delizia della Brutale per via di un setting perfetto su tratti d’asfalto levigati ma un po’ ostico e “faticoso” sulle sconnessioni. Le piastre laterali in alluminio hanno ora una rigidezza differente, mentre la molla del mono ZF (pluriregolabile, così come la forcella Marzocchi) è più tenera e abbinata a un’articolazione del leveraggio del mono più progressiva, nella direzione di un maggior confort a cui contribuisce anche uno schiumato della sella più generoso.

MV Agusta Brutale 800 RR SCS: brutale, non maleducata

il fascino è immutato, ma questa brutale 2.0 è anche molto più conciliante con il pilota

È LEI O NON È LEI?

Una volta a bordo riconosciamo subito una posizione con la triangolazione pedane-sella-manubrio decisamente familiare; le nostre parti basse appoggiano però su una sella dall’imbottitura decisamente più piacevole. Particolare il manubrio, sempre dritto e molto largo; busto giustamente proteso verso l’anteriore e sotto ai nostri occhi il nuovo pannello TFT dispiega una grafica davvero accattivante. È in grado di dialogare con lo smartphone, e grazie all’App MV Ride permette di intervenire sui settaggi della moto direttamente dal telefono, oltreché godere della funzione mirroring con tanto di navigazione corner by corner. Sul blocchetto sinistro è in ogni caso presente un nuovo comando a joystick per navigare facilmente nei vari menu disponibili.

Vogliamo però scoprire quanto la nuova Brutale 800 RR sia effettivamente cambiata alla guida, perciò dentro la prima e si parte! Bastano davvero poche centinaia di metri per rendersi conto che qualcosa nel tre cilindri italiano è effettivamente diverso. L’erogazione è decisamente più fluida, guidando al piccolo trotto e rimanendo nella parte bassa del contagiri la risposta del ride by wire è più precisa in modo evidente, e la Brutale 800 RR SCS riprende velocità senza mai risultare ruvida.

Un ruolo importante lo gioca la nuova logica del cambio elettronico, che ora funziona in maniera rigorosa anche ai bassi regimi: innesti sempre precisi e giustamente contrastati. Eccellente la resa della frizione, con il sistema SCS che, nella guida di tutti i giorni, diventa presto un plus irrinunciabile. E qualche grado di angolo di sterzo in più ha reso la Brutale più facilmente gestibile anche nel traffico cittadino. Stupisce poi come il nuovo setting sospensioni abbia raggiunto un valido compromesso tra sostegno e precisione nella guida sportiva e un livello di confort che è finalmente diventato più che buono.

Con questo non vogliamo certo dire che la nuova Brutale RR sia ora alla stregua di una Adventure per comodità e fruibilità; ma un deciso passo avanti da questo punto di vista è stato indiscutibilmente compiuto. E il tutto senza perdere per strada un briciolo di quella “brutalità” che ha sempre caratterizzato la naked MV: ce ne rendiamo presto conto quanto la strada davanti a noi si distende, invogliandoci ad alzare il ritmo per scoprire l’aspetto più wild della 800 RR. Su tutto emerge il motore, che nella salita verso il limitatore sbatte in faccia al pilota una rabbia e un sound da brividi. In fondo a lui piace ancora rimanere lì, nella parte alta del contagiri, coadiuvato da un quickshifter che, guidando forte, fa diventare le cambiate vere sventagliate di mitra.

MV Agusta Brutale 800 RR SCS: brutale, non maleducata

stesso rigore sul veloce e stessa enorme potenza, ma ora la rr si concede anche per le passeggiate

SORPRESA, SORPRESA

Il manubrio largo – forse un filo troppo – aiuta nello spingere la moto a prendere il punto di corda: e una volta che la ruota anteriore lo ha agganciato, da quel momento in poi traccia una linea precisissima, senza alcuna difficoltà apparente, con perfetto connubio tra velocità e rigore direzionale. I cambi di direzione rimangono tra i pezzi forti della Brutale, che li affronta stampandoci un sorrisone sotto al casco per la facilità con la quale passa da destra a sinistra e poi ancora a destra come se stesse danzando, aiutata da un assetto che rimane puntato in avanti, con la sella piuttosto alta.

Utile la possibilità di regolare l’ammortizzatore di sterzo per contenere qualche reazione in uscita dalle curva a gas completamente spalancato, mentre il traction control vigila sugli eccessi di confidenza e l’anti-wheelie permette di percorrere decine di metri con la ruota anteriore sollevata di una spanna da terra. Insomma, la Brutale è divertimento allo stato puro, e guidando a ritmo serrato ritroviamo la moto che abbiamo sempre conosciuto. Davvero molto efficace tra le curve, con prestazioni in grado di impensierire moto dalla cubatura maggiore e un vestito che, una volta fermi per riprendere fiato, ci ruba sempre il cuore.

Da adesso però, la Brutale 800 RR offre il non trascurabile plus di concedersi anche per una passeggiata, senza tenere il muso lungo tutto il tempo e senza obbligare ad un passaggio dal fisioterapista a giro finito. Ha quel carattere meno spigoloso che avremmo sempre voluto, pur mantenendo il suo fascino da primadonna... e un prezzo importante (17.290 euro c.i.m.). Con cui però ci si porta a casa una moto che resta diversa da tutte. Un’icona delle due ruote, dal nome altisonante stampato sul serbatoio. Brutale.

MV Agusta Brutale 800 RR SCS: brutale, non maleducata
MV Agusta Brutale 800 RR SCS: brutale, non maleducata
Il radar
Con le MV è così: il lato destro del radar è gonfio come il cuore di chi le guida. Questa Brutale non fa eccezione: è una gioia per gli occhi e per gli amanti della bella meccanica, ma finalmente si può godere delle sue grazie anche nella guida stradale, e non necessariamente con le saponette in pista. Certo resta una sportiva tutta d’un pezzo, che concede ancora poco alla capacità di carico e ai viaggi (anche il catalogo degli optional è orientato in questo senso); ma lato comfort e versatilità i progressi sono sensibili. Insomma, davvero un bel passo avanti in termini non solo di aggiornamenti elettronici, ma sostanziale dal punto di vista del comportamento. È sempre un gioiello con un prezzo da gioielleria, ma speriamo che anche le altre MV la seguano presto su questa strada di maggior godibilità.
Pregi e difetti

Pregi

- Finiture
- Prestazioni
- Frizione SCS

Difetti

- Vibrazioni ad alcuni regimi

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