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Kawasaki Z125, l’estetica del nudo

Gabriele Broggio il 05/12/2018 in Anteprime
Kawasaki Z125, l’estetica del nudo
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Come per gli antichi greci la nudità sportiva era un fatto naturale, così la Z125 si fa forte del proprio fisico scolpito. Atleticità che si rispecchia nella guida, svelta e appagante. In vendita a partire da 4.790 euro c.i.m.

Amici o fidanzata? Mare o montagna? Scuola o divertimento? E la moto, carenata o nuda? Sono molte le scelte che la vita riserva ogni giorno, soprattutto quando si hanno 16 anni. A complicare il tutto ci si è messa anche Kawasaki, che in Spagna ha lanciato due inedite ottavo di litro, la sportiva Ninja 125 e la naked Z125. Adesso ci occupiamo della Z, che nell’alfabeto Kawasaki vuol dire nuda, spigolosa e cattiva.

E infatti la 125 non sfugge alla regola. Il traliccio del telaio che spunta fuori tra la fiancatina e il serbatoio è un dettaglio che non sfugge ai puristi del mondo naked. Se poi lo si esalta con giochi di colore, è fatta. Tra le tre colorazioni disponibili, quella bianconera con telaio verde acido è quella che più fa sbavare. Il contrasto ruba gli sguardi, la qualità della verniciatura è davvero elevata così come quella delle plastiche al tatto.

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Costa meno dell'Aprilia Tuono e della Yamaha MT-125

Guidabile con la patente A1 o in alternativa anche la sola B, la Z125 è spinta da un monocilindrico quattro tempi con distribuzione bialbero 4 valvole, raffreddato a liquido, in grado di erogare tutto quello che la normativa permette: 15 CV tondi tondi e 1,2 kgm di coppia massima. Esattamente gli stessi numeri dichiarati dalla diretta concorrente, la KTM Duke 125, best seller e riferimento di categoria. Dalla sua la Z è anche la più economica tra le “big”: costa meno non solo dell’austriaca, ma anche dell’Aprilia Tuono 125 e della Yamaha MT-125. Come l’austriaca, la 125 giapponese non pecca certo di personalità: il look scolpito è in puro Zstyle, la coda sparata verso l’alto segue la linea disegnata dal serbatoio inarcato, mentre il faro puntuto sembra alla ricerca spasmodica della traiettoria ideale. Solo i due uncini sul portatarga tradiscono il suo animo sportivo facendo il paio con i fori ricavati sui paratacchi delle pedane passeggero: servono ad agganciare gli elastici per un eventuale bagaglio. L’essere pronti a ogni evenienza è sempre stato un cruccio delle moto di Akashi.

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Feeling e maneggevolezza

Una volta in sella, ci si rende conto di quanto questa Z125 sia compatta. Nonostante questo, bisogna dire che la triangolazione manubrio, sella, serbatoio è perfetta: le gambe si incastrano benissimo negli svasi laterali di quest’ultimo, mentre la seduta posta a 815 mm permette di spingere attivamente sulle pedane senza averle troppo piegate.

Nel test sulle movimentate strade spagnole, che attraversano il parco naturale dei Monti di Malaga, la Z125 ci ha conquistato subito per la sua immediatezza e soprattutto leggerezza nei movimenti: in questo la scelta di adottare pneumatici dalla sezione contenuta ha aiutato. Così come il manubrio dritto e discretamente largo, che nelle svolte più lente regala maneggevolezza e confidenza con l’avantreno. La forcella, un po’ morbida nella sua taratura, riesce a svolgere bene il doppio compito di filtrare le asperità della strada e offrire il giusto sostegno anche nelle frenate più decise.

Questo si traduce in stabilità di marcia sul veloce e fiducia in inserimento di curva, dove la Z si dimostra svelta e precisa. Il motore convince per l’erogazione lineare e la buona elasticità. Ma non solo, nel suo piccolo è anche un bel peperino: infatti, fino ai 5.000/6.000 giri è un po’ sottotono, però dopo i 7.000 giri diventa bello pimpante, allungando fino alla zona rossa posta a 11.000. Per far ciò bisogna lavorare bene col cambio, che nel suo è ben spaziato e morbido negli innesti.

I pregi e i difetti della Kawasaki Z 125

Pregi
Guida
Finiture

Difetti
Tiro ai bassi

 

Dati tecnici dichiarati

Motore

1 cilindro verticale, 125 cc

alesaggioXcorsa 58X47,2 mm

raffreddamento a liquido

rapporto di compressione 11,7:1

distribuzione bialbero

4 valvole

iniezione elettronica

con corpo farfallato

da 28 mm

lubrificazione a carter umido

Trasmissione

finale a catena (15/56)

frizione multidisco in bagno d’olio

cambio a 6 rapporti

con comando meccanico

Controlli elettronici

gestibili dal pilota

Nessuno

Ciclistica

telaio a traliccio in tubi di acciaio

inclinazione cannotto di sterzo 23,1°

avancorsa 90 mm

forcella da 37 mm non regolabile

forcellone in acciaio

monoammortizzatore regolabile

nel precarico molla

escursione 110/120 mm

Freni

ant. disco da 290 mm

pinza a 2 pistoncini

post. disco da 220 mm

pinza a 2 pistoncini, ABS

Pneumatici

ant. 100/80-17

post. 130/70-17

Dimensioni (mm)

lunghezza 1.935 - larghezza 740

interasse 1.330 - altezza sella 815 mm

serbatoio da 11 lt

peso in ordine di marcia 146 kg

Prestazioni dichiarate

11 kW (15 CV) a 10.000 giri

11,7 Nm (1,2 kgm) a 7.700 giri

Colori disponibili

Verde, blu, bianco

 

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