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Yamaha Niken contro tutti

Federico  Garbin
Federico Garbin foto Max Serra© il 31/10/2018 in Anteprime

Guidare la moto a tre ruote Yamaha è una sorpresa ma... come se la cava con i numeri? Abbiamo cercato le analogie con alcune delle moto più amate del mercato. Ecco i risultati...

Yamaha Niken contro tutti
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È normale avere pregiudizi, continuo a dirmi mentre osservo da vicino la Yamaha Niken. Gli giro un po’ intorno prima di salire in sella, osservo il complesso meccanismo dell’avantreno, la doppia coppia di forcelle. Beh strana lo è, nulla da dire. Monto a bordo. Primi vagiti del tre cilindri: ok, ci siamo, “ti conosco”. Strumentazione, comandi, manubrio: tutto sembra normale, escludendo quel frontale largo e possente, che si intuisce anche guardando di fronte a sé. La muovo un po’ fra le gambe: mi aspettavo molto più peso invece questa tre ruote pare proprio una normalissima moto. E allora andiamo. Prima curva: accidenti. Va giù agile. Seconda curva: cavolo, sale su svelta. Ma come è possibile?

Una sorpresa

Fin dal suo debutto la Niken ha fatto parlare di sé. E, come al solito, sono stati gli scettici a far più rumore: “Non è una vera moto!”, è stato uno dei giudizi più urlati, spesso condito da inutili sproloqui. Invece lo è, una moto, lo ha detto chi l’ha provata in anteprima, lo ha ripetuto chi l’ha guidata successivamente. Si dice che quando si prova qualcosa di completamente nuovo, occorre azzerare i propri parametri. Ecco, qui non serve.

Il comportamento dinamico si discosta pochissimo da quello di una consueta due ruote, di indole sportiva per giunta. Le differenze più palpabili si notano in uscita di curva, dove questa Yamaha ha una leggera tendenza ad allargare traiettoria, e nei cambi di direzione, dove bisogna combattere con un po’ di inerzia. Ma una volta in piega la fiducia è totale.

Come le migliori

Raccontare cosa si prova alla guida, non è semplicissimo. Abbiamo quindi deciso di aiutarci con i numeri: nelle righe seguenti troverete il confronto fra la Niken, una supersportiva di riferimento (la Ducati Panigale V4) e una moto con caratteristiche simili alla tre ruote Yamaha, a seconda che si parli di frenata, accelerazione o peso.  

Yamaha Niken contro tutti

Frenata: come una sportiva

Il grip assicurato dalla coppia di ruote anteriori regala alla Niken prestazioni eccellenti in frenata, nonostante l’ABS risulti fin troppo apprensivo. Il confronto dei dati non lascia spazio a dubbi: la tre ruote Yamaha, nonostante il peso elevato e pneumatici meno performanti, frena meglio della Ducati Panigale V4 e gli spazi di arresto sono notevolmente inferiori, soprattutto nella prova da 130 a 80 km/h. Per trovare dati similari abbiamo “scomodato” la BMW S 1000 XR, una crossover sportiva dalle prestazioni impressionanti. Nel confronto diretto con quest’ultima, la Niken ha un leggerissimo vantaggio nella prova veloce ma viene distaccata nel classico “panic-stop”.

 

Rilevamenti

Prova di frenata Yamaha Niken BMW S 1000 XR Ducati Panigale V4 S
130-80 km/h 2,3 s (74,4 m) 2,3 s (74,5m) 2,3 s (78,3 m)
50-0 km/h 2,6s (24,3 m) 2,5 s (24,0 m) 2,8 s (24,3 m)
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Accelerazione: il peso non la frena

Nella prova di accelerazione il vantaggio della Ducati Panigale V4 è abissale, ma la Niken non si comporta affatto male e riesce a staccare tempi da naked sportiva. Abbiamo trovato prestazioni similari alla MV Agusta Brutale 800 che, anzi, rimane leggermente staccata nei 400 metri con partenza da fermo. Sono invece pressoché sovrapponibili i tempi registrati sui 1.000 metri anche se la naked italiana ha una velocità di uscita superiore di circa 10 km/h. La Niken raggiunge infatti il limitatore (a 188 Km/h effettivi) già nel primo chilometro con partenza da fermo. Lo stacco della frizione non è precisissimo ma la tre ruote Yamaha riesce a farsi valere anche in questo frangente.

Rilevamenti

Prova di accelerazione Yamaha Niken MV Agusta Brutale 800 Ducati Panigale V4S
0-400 metri 12,1 s (176,0 km/h) 12,5 s (181,5 km/h) 10,9 s (234,8 km/h)
0-1000 metri 23,7 s (188,1 km/h) 23,8 s (198,7 km/h) 19,1 s (278,7 km/h)
Yamaha Niken contro tutti

Peso: è tutto lì davanti

La Niken è imponente ma Yamaha ha svolto un lavoro eccellente per contenere il peso, che è di pochissimo superiore a quello del Piaggio MP3 300, lo scooter a tre ruote. Da notare la distribuzione delle masse: la Niken ha buona parte dei chilogrammi gravanti sull’asse frontale, ben più dello scooter italiano, ma solo nella prova senza conducente. Con il pilota a bordo i valori in gioco cambiano di molto e il peso si ripartisce in modo quasi perfettamente equo fra anteriore e posteriore. Questa caratteristica contribuisce a rendere la Niken svelta in ingresso curva e ben più agile nello slalom di quanto ci si aspetterebbe da una moto con queste caratteristiche.

Rilevamenti

Peso senza conducente Yamaha Niken Piaggio MP3 Ducati Panigale V4S
In ordine di marcia 265,0 kg 252,0 kg 201,5 kg
Ripartizione masse senza pilota 57/43 (%) 51/49 (%) 53/47 (%)
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