Il Diablo Rosso nasce nel 2008 e da allora non smette mai di svilupparsi fino ad arrivare alla terza generazione oggetto del nostro test. E in questo caso il salto in avanti è importante rispetto alla versione precedente. Le molte novità a livello di mescola, profilo della gomma e disegno del battistrada avvicinano, senza rischio di smentite, il Diablo Rosso III al top della gamma della casa italiana, lo specialistico Supercorsa.

A livello di profilo, la parte alta del pneumatico, il cosiddetto "cappello", è ora più pronunciata a tutto vantaggio di una maggiore velocità nello scendere in piega e una migliorata reattività nei cambi di direzione. Ma i vantaggi di questa scelta non finiscono qui, perché grazie alla nuova carcassa, in piega aumenta leggermente anche la superficie di contatto con l'asfalto, questo a favore del grip e della sicurezza.

Inedite, anche le mescole messe a punto dalla Pirelli che sono ad elevato contenuto di silice: il pneumatico posteriore presenta una fascia centrale più dura che - inserendosi tra la carcassa e la struttura di base - supporta le due spalle caratterizzate da una composizione più morbida. Per il pneumatico anteriore si è invece optato per una monomescola in grado di offrire feedback sinceri e maggior stabilità. La carcassa radiale del nuovo Diablo Rosso III è simile a quella del Supercorsa ed è realizzata intorno a un filo di Rayon ad alta resistenza: la "densità" delle corde degli avvolgimenti che vanno a formare la cintura è stata messa a punto per bilanciare la rigidità strutturale con le proprietà di assorbimento delle asperità dell'asfalto, fornendo quindi un miglior feeling e prevedibilità.

Il Diablo Rosso III ha un tempo di warm-up molto veloce, caratteristica verificata durante le sessioni dedicate ai fotografi, spezzate in continue soste e ripartenze. Bastano davvero pochi metri di guida per sentire subito la gomma lavorare in maniera efficace. Merito soprattutto della nuova mescola in grado di mantenere il grip sempre molto costante anche durante i primi metri di guida, anche in pista.

Ambito in cui il Diablo Rosso III si muove con… naturalezza. La diminuzione degli intagli del battistrada l'ha reso adatto anche a qualche track-day, regalandogli un appeal più racing. La carcassa, più rigida, è meno efficace nell'assorbire le piccole asperità della guida su strada (anche se non diventa mai poco confortevole); in compenso offre un grande sostegno nei veloci curvoni in appoggio e permette di tenere la leva del freno in mano ben oltre l'ingresso in curva. Caratteristica che avremmo voluto verificare "sul campo" nelle sessioni in pista, ma il meteo ci ha messo lo zampino.

I nostri turni di guida in circuito sono stati infatti funestati da una pioggia battente, precludendoci la possibilità di mettere davvero alla frusta il nuovo nato di casa Pirelli. Non ci siamo però lasciati sfuggire l'occasione di guidare su un tracciato così bello e per di più in sella alle migliori supersportive attualmente in commercio, come la Ducati Panigale 1290 S e la BMW S 1000 RR. Anche qui il Diablo Rosso III non ha mancato di stupirci regalandoci sempre una grande sicurezza con un grip di livello superiore. In uscita di curva difficilmente abbiamo sentito lavorare i controlli di trazione. Nel lungo rettilineo, poi, abbiamo letto una velocità davvero impensabile fino a qualche anno fa sul bagnato con una gomma di serie. Segno della grande capacità di evacuare l'acqua, scongiurando rischiosi fenomeni di aquaplaning.

Misure disponibili
Anteriore
110/70 ZR 17 M/C 54W TL
120/60 ZR 17 M/C (55W) TL
120/70 ZR 17 M/C (58W) TL
Posteriore
150/60 ZR 17 M/C 66W TL
160/60 ZR 17 M/C (69W) TL
180/55 ZR 17 M/C (73W) TL
180/60 ZR 17 M/C (75W) TL
190/50 ZR 17 M/C (73W) TL
190/55 ZR 17 M/C (75W) TL
200/55 ZR 17 M/C (78W) TL