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GP del Giappone: se queste sono le qualificazioni...

il 05/04/2002 in Motogp

Un'appassionante giornata quella che ha segnato sulla pista di Suzuka le griglie di partenza per la gara di domenica. Rossi strappa la pole a Capirossi, Checa conquista la prima fila. Nella 250 Melandri è terzo in una cinquina tutta targata Aprilia. Nella

GP del Giappone: se queste sono le qualificazioni...
Lo spagnolo Fonsi Nieto

Un'appassionante giornata quella che ha segnato sulla pista di Suzuka le griglie di partenza per la gara di domenica. Rossi strappa la pole a Capirossi, Checa conquista la prima fila. Nella 250 Melandri è terzo in una cinquina tutta targata Aprilia. Nella 125 brutta caduta per Poggiali. Ne approfitta Pedrosa, alla sua prima pole
di Paola Baronio




Un giro di prove appassionante come una gara, che ancora una volta, come nelle migliori tradizioni dello sport, smentisce i pronostici.
Almeno in parte: Valentino Rossi e la sua Honda RC211V hanno sì conquistato la pole, ma Rossi ha dovuto dare fondo a tutto il suo talento per strappare il primato a Loris Capirossi, aggrappato alla sua due tempi con la solita determinazione rafforzata da un ottimo feeling con la moto. In terza posizione, il tester della Honda 4T Shinichi Itoh, che corre con una wild card e che conosce la pista di Suzuka come le sue tasche. E poi, sorpresa delle sorprese, ancora in prima fila una moto sulla quale solo poche ore fa, nessuno avrebbe scommesso un euro (o uno yen, fate voi): la tanto bistrattata Yamaha M1, pilotata da Carlo Checa, che evidentemente sta entrando in sintonia con la quattro cilindri della quale lamentava soprattutto problemi di ciclistica.

Max Biaggi, che nell?ultima sosta ai box ha cambiato le gomme adottando delle coperture morbide da gara, ha conquistato il quinto posto dopo avere segnato in uno degli ultimi, tiratissimi giri di prova, anche il miglior tempo. ?Meglio delle aspettative, dai ? ha ammesso il romano -. Se sto ritrovando il ritmo? Dipende tutto dalle gomme. Gli altri faticano meno, ma adesso punto a una buona gara?.
Dietro di lui, in seconda fila, partono Katoh, Akyra Ryo, il tester della Suzuki 4T e wild card a Suzuka, e la Yamaha 500 di Olivier Jacque.

Una sessione appassionante, dicevamo, soprattutto negli ultimi giri, nei quali i piloti hanno smanettato come dannati per conquistare, tra le tante incognite che si presenteranno in gara la domenica, prima fra tutte le condizioni atmosferiche, almeno la certezza di una posizione vantaggiosa.
Ovviamente soddisfatto Valentino Rossi: ?Questi ultimi giri sono stati stupendi, abbiamo abbassato tutti i nostri tempi e sono contento di avere fatto la pole. Abbiamo un grosso vantaggio ma siamo tallonati da tutti gli altri. I test invernali hanno dato dei valori molto sfalsati. Da parte mia mi ritengo fortunato: sono caduto due volte (la seconda in mattinata) ma sto bene. A proposito ringrazio il dottor Costa!?. Dopo il gomito infortunato venerdì infatti Valentino ha riportato nella caduta in mattinata un?escoriazione all?interno della ginocchio sinistro che probilmente, ipotizzava Costa, lo ha infastidito nei cambi di marcia.




Soddisfazione anche per Capirossi, che porta la sua Honda a 183 centesimi dal miglior tempo realizzato da Rossi (2?04?226). La sua è l?unica due tempi ad avere effettuato risultati di rilevo, poi, sulla griglia di partenza c?è solo Daijiro Katoh, giunto sesto con la NSR che è l?evoluzione di quella ereditata da Rossi, e che, come ha ammesso Gresini, il manager della sua squadra, ha ottenuto dalla Honda non solo un nuovo forcellone, ma anche nuove sospensioni e nuova elettronica. Praticamente una moto nuova
Ma evidentemente Loris, che da sempre si sente trascurato dalla Casa giapponese, riesce qui a ottenere il massimo dalla sua moto: ?Sui rettilinei vanno più forti loro ma nelle curve ci troviamo meglio noi?, ha sintetizzato dopo le prove.
E le altre 4 tempi? La Suzuki di Roberts (10°) è in terza fila, quella di Sete Gibernau (14°) in quarta. La tricilidrica dell?Aprilia, pilotata da Regis Laconi è 19.ma e parte in quinta fila. L?obiettivo dichiarato dall?Ing. Jan Witteveen, è quello di portare la RS Cube sotto la bandiera a scacchi della prima gara della sua vita, possibilmente nelle prime 15 posizioni.

Nelle retrovie, al 17° posto, c?è anche l?eroico Garry McCoy, che corre con un ferro infilato nella gamba dopo l?incidente di un mese fa durante i test Yamaha e che, caduto anche oggi, non ha nessun intenzione di perdersi l?esordio del campionato.

McCoy non si aspetta certo di vincere ma mai come in questa occasione è importante esserci: la gara di domenica che segna il debutto della MotoGP con la presenza ibrida di nuove moto a 4 tempi e delle vecchie 500 a due si prospetta più aperta che mai. A patto che il tempo, già nuvoloso e molto ventoso, regga. La pioggia rovina sempre lo spettacolo e in aggiunta le nuove MotoGP non hanno mai provato sul bagnato : ?Speriamo che non piova, altrimenti abbiamo fatto tutto questo per niente?, parola di Valentino Rossi.

125: forza Poggiali, bravo Dani





Cielo grigio, vento forte che soffia contro. Non è una bella giornata a Suzuka, soprattutto per Manuel Poggiali caduto rovinosamente alla prima curva in fondo al rettilineo, dove si raggiunge la velocità di 220 km/h, probabilmente per un errore di grippaggio, che lo ha proiettato fuori pista dopo un volo spettacolare. Il pilota, prontamente assistito dalle cure del dottor Costa, ha lamentato problemi al piede destro e al polso sinistro, alla base del metacarpo, ma sembra fortunatamente che non ci sia niente di rotto ?Ero appena entrato in pista, dopo un giro ho iniziato a spingere, ma mi si è bloccata la ruota posteriore alla fine del rettilineo ? ha raccontato Poggiali -. Ho preso una gran botta, ho male dappertutto, però per fortuna niente di rotto. Purtroppo sono cose che succedono, spero domani di riuscire ad essere in discrete condizioni fisiche per disputare una buona gara ?.




Il sammarinese della Gilera ha quindi perso la pole, conquistata per la prima volta nella sua giovane carriera dal sedicenne spagnolo Daniel Pedrosa, militante nella Telefonica MoviStar jr. di Puig. ?C?era tanto vento, ho infilato la scia di Ui (che, molto defilato in queste fasi di preparazione della gara, partirà in terza fila) per andare più forte in rettilineo. Ma oggi erano solo le qualificazioni, è la gara che conta. Non abbiamo discusso le strategie ma so che dovrò vedermela con parecchi altri piloti. Cercherò di farcela e di giocare le circostanze a mio favore?.
Lo spagnolo, che si è messo in luce negli ultimi Gp della scorsa stagione e sul quale sono pronti a puntare in molti, sarà affiancato in prima fila dal connazionale Pablo Nieto, da Lucio Cecchinello e Gino Borsoi, tutti su moto Aprilia.
Poggiali partirà in seconda fila, dietro a Stefano Bianco, caduto subito dopo avere strappato il tempo di 2?14?693 decisamente significativo al suo esordio sulla difficile pista di Suzuka. Peccato che la sua Aprilia, l?unica a sua disposizione dal Team Bossni Sterilgarda, ne sia uscita un po? ammaccata...
Male i piloti Italjet: Perugini, che adotta a Suzuka un nuovo telaio testato la settimana scorsa in Italia, è 27.mo, Talmacsi 31.mo.

250: Melandri accusa Debon




Bene per l?Aprilia che copre tutta la prima fila della griglia di partenza, così così per Melandri che è ?solo? al terzo posto.
Questo in sintesi il bilancio delle qualifiche della 250 che, contro un forte vento e con una temperatura decisamente inferiore a quella del primo giorno di prove, ha messo a dura prova l?esperienza e l?organizzazione di tutte le squadre impegnate per il GP di Suzuka, che, per il freddo generale, hanno dovuto alimentare i motori con carburazioni più grasse, accorciare i rapporti, ripensare la scelta delle coperture, ritarare particolari della ciclistica.
Un?attività frenetica, che non sempre i team sono in grado di sostenere al massimo e che forse ha un po? inciso sui tempi di Franco Battaini, primo nelle prove di venerdì e quarto nelle qualifiche finali: ?Meglio stare più tranquilli oggi e non tirare troppo la moto?, ha dichiarato con rammarico il bresciano in una pausa ai box.
In questo contesto è significativo il terzo posto di Marco Melandri, pilota ufficiale Aprilia, che si fatto precedere dallo spagnolo Fonsi Nieto (Telefonica MoviStar) e dal francese Randy De Puniet del Campetella Racing. Una prestazione deludente secondo l?ing Witteveen dell?Aprilia che ai microfoni di Italia Uno ha esplicitamente ammesso che da Melandri si aspettava qualcosa di più. Ma Macio, secondo nelle prove libere del mattino, non ha abbozzato: ?Tutto il lavoro di preparazione per la gara è stato portato a termine con successo. Sono a posto con la moto e con la scelta delle gomme. Le mie condizioni fisiche sono buone e il problema alla spalla e decisamente superato. Sono invece dispiaciuto di non essere stato nelle condizioni di realizzare un tempo migliore per la griglia di partenza. Sono stato ostacolato da Debon ? ha dichiarato il pilota - Devo dire che non capisco perché queste cose accadano ancora, soprattutto non è la prima volta che si verificano questo genere di scorrettezze. Vorrei che si capisse che a 200 chilometri all?ora certe manovre possono davvero creare condizioni di pericolo, a svantaggio di tutti. Si tratta di un appello perché non si renda rischiosa la normale competizione in pista".





Nella griglia di partenza, la prima Honda è soltanto in sesta posizione, con Emilio Alzamora del squadra di Fausto Gresini. L?altro pilota del team Honda Fortuna, Roberto Rolfo, che non riesce ad adattarsi alla moto appartenuta lo scorso anno a Daijiro Katoh, è 14°.
Concludiamo con le dichiarazioni di Roberto Locatelli (Tu Racing Team) nono dopo avere migliorato di due secondi il suo tempo di ieri: ?E? il risultato di un grande lavoro di squadra. In fondo sono a poco più di un secondo dal primo in classifica e questo mi rende fiducioso. Certo, la posizione non è ancora quella ottimale, sono in terza fila, ma sono ottimista. Domani mattina, durante il warm up faremo ancora qualche prova e speriamo che non si metta a piovere, altrimenti avremo buttato via quattro giorni di prove!?.
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