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Scooteroni: quale futuro?

il 10/10/2000 in Moto & Scooter

Gli scooter continuano a salire di cilindrata, ma appare inevitabile il bivio tra mono e bicilindrici. Analizziamo le tendenze e le proposte del mercato

Gli scooter continuano a salire di cilindrata, ma appare inevitabile il bivio tra mono e bicilindrici. Analizziamo le tendenze e le proposte del mercato


di Luigi Rivola
All'Intermot di Monaco si è avuta la conferma della tendenza alla crescita di cilindrata degli scooter di fascia alta. Tutte le principali marche impegnate sul fronte dello scooter stanno scendendo in campo nella cilindrata oltre 250, seguendo l'esempio della Suzuki, che per prima ha proposto il Burgman 400, facendosi carico di esplorare un territorio assolutamente nuovo. Fondamentalmente questa "rivoluzione", almeno per il momento riguarda soprattutto il motore e due sono le tendenze emergenti: monocilindrici e bicilindrici, che corrispondono a due obiettivi commerciali assai differenti.

Il grosso scooter monocilindrico presenta il vantaggio di avere un costo industriale pressoché identico a quello di uno scooter 250, con un valore aggiunto di cilindrata e di prestazioni che consente di elevarne il prezzo di vendita di almeno 1,5 milioni di lire. Oltretutto le prospettive numeriche di vendita rimangono pressochè immutate, sia perché si rivolge allo stesso pubblico che prima avrebbe acquistato un 250, sia perché l'incremento di prestazioni è sensibile e risponde alle aspettative del cliente.

Lo scooter bicilindrico è invece un prodotto caratterizzato da un costo industriale ben superiore e con prospettive di diffusione notevolmente inferiori. La sua funzione, almeno in questa fase di approccio, è dunque soprattutto di immagine: uno sfoggio di tecnologia trainante per tutta la gamma di scooter di fascia inferiore.

Honda e Yamaha hanno scelto la strada del bicilindrico, mentre la Suzuki per il momento sempra appagata del successo del Burgman 400, che la Piaggio mira a ridimensionare a suo vantaggio, mettendo in produzione all'inizio del 2001 l'X9 500. La Casa di Pontedera è pronta con un evoluto e molto potente monocilindrico 500 a iniezione (che Motonline proverà in edizione definitiva al più presto), ma sta lavorando da almeno un lustro anche sul più delicato fronte del bicilindrico, con soluzioni tecniche piuttosto originali (bicilindrico a "V", anziché parallelo come i propulsori giapponesi).

Della Kawasaki non si sa che cosa pensare (da anni si sussurra di un grosso scooter sportivo, ma il tempo passa invano), la Kymco mostra dei manichini di uno scooter 400/500 monocilindrico, l'Aprilia infine annuncia qualcosa del genere per il prossimo Motor Show, molto probabilmente con motore Piaggio 500.

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