Un giudice civile ha accolto il ricorso del Comitato Antismog ordinando lo stop immediato a tutti i 2T nelle zone a traffico limitato. Contro tale decisione si è però pronunciato il Procuratore generale del capoluogo emiliano, e per ora non ci saranno blocchi
di Riccardo Matesic

E? guerra a Bologna: il giudice civile Bruno Ciccone ha accolto infatti il ricorso dei Comitati Antismog, firmando un?ordinanza che stabilisce il blocco della circolazione nella ZTL (Zona a Traffico Limitato) di moto e scooter a due tempi, anche se catalizzati, se non su un percorso obbligato di ingresso e di uscita. La stessa ordinanza vieta la libera circolazione nell?ambito della ZTL anche ai motoveicoli a 4T non catalizzati, a meno di specifica autorizzazione rilasciata al proprietario per ?motivi di effettiva e comprovata necessità?.
Mentre il Comune annunciava l?intenzione di fare ricorso, fortunatamente il procuratore reggente di Bologna, Luigi Persico, si è pronunciato spontaneamente dichiarando l?ordinanza ?nulla per difetto di giurisdizione, abnorme nel dispositivo e ineseguibile?. Tanto che la procura non ha neanche presentato la ?richiesta di sospensiva?, ritenendo l?ordinanza comunque inattuabile.
Per ora dunque i possessori di moto e ciclomotori possono stare tranquilli, anche se i legali del Comitato antismog, a loro volta, ritengono inammissibile il reclamo proposto dal procuratore aggiunto; insomma, la guerra di carte bollate prosegue.
Di certo c?è la disinformazione di tutti coloro che hanno gioito dell?attacco ai due tempi. Chiunque pretende di avere voce in capitolo sulle tematiche dell?inquinamento e dei divieti di circolazione dovrebbe infatti preventivamente informarsi, per scoprire che alcuni costruttori hanno tanto investito sul 2T da creare veicoli assai meno inquinanti dei 4T. A questi costruttori hanno creduto tanti utenti, altrettanto ben informati. Contro di loro l?imponderabile: un comitato e dei giudici ignoranti (nel senso che ignorano?).