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Codice della strada: le reazioni negative

il 08/03/2001 in Attualità

Quasi tutte negative le reazioni all?approvazione al Senato della ?legge delega? per l?aggiornamento del Codice della Strada. Il più critico è il Coordinamento Motociclisti, ma anche le altre associazioni vanno giù dure


Quasi tutte negative le reazioni all?approvazione al Senato della ?legge delega? per l?aggiornamento del Codice della Strada. Il più critico è il Coordinamento Motociclisti, ma anche le altre associazioni vanno giù dure
di Riccardo Matesic
L?approvazione da parte del Senato in forma definitiva della ?legge delega? di riforma del Codice della Strada ha avuto una vasta eco di reazioni. Quasi tutte negative, a dire il vero, a dimostrazione che certe norme, soprattutto le ultime introdotte in chiave di emendamento, come l?istituzione di un PRA per i motorini, non vengono certo nella direzione dei motociclisti.
Il Coordinamento Motociclisti allora è critico per il PRA, la patente a punti e la riduzione dei limiti di velocità in caso di pioggia, non tanto ? in quest?ultimo caso ? per la misura in sé stessa quanto per il fatto che si è eluso il gravissimo problema della responsabilità dei gestori delle strade per la cattiva manutenzione.

La Federazione Motociclistica Italiana ha puntato invece il dito, anche lei, contro il PRA, ma si è dichiarata soddisfatta per aver contribuito a ottenere che il patentino per i motorini sarà conseguibile gratuitamente nell?ambito delle scuole.

Infine l?ASAPS, l?Associazione Sostenitori Amici della Polizia Stradale, che critica l?introduzione della patente a punti per aver di fatto ammorbidito le sanzioni: se prima una determinata infrazione portava al ritiro della patente, oggi bisogna ripetere 2 o 3 volte la stessa infrazione per esaurire il punteggio e restare a piedi.

Arriva il nuovo codice della strada

La posizione del Coordinamento Motociclisti
Riccardo Forte, presidente del Coordinamento Motociclisti, è intervenuto attaccando come prima cosa l?istituzione di un PRA dei motorini. ?Il provvedimento sui ciclomotori rappresenta, a nostro modo di vedere, un vistoso passo indietro nel processo di semplificazione burocratica messo in atto negli ultimi anni, soprattutto se si tiene conto dell'intenzione del Ministro dei Trasporti di abolire in tempi rapidi il PRA, anacronistica istituzione?. ?Cade così l'ultima "flebo" che ancora manteneva in vita il mercato dei ciclomotori, già strangolato da premi assicurativi fuori controllo e da vincoli assurdi come il divieto di portare passeggeri e la velocità limitata a 45 km/h, ideale per essere travolti dal caotico traffico delle nostre città?.

?Anche la patente a punti somiglia più ad una pudica foglia di fico che ad un provvedimento davvero utile a riportare disciplina sulle strade italiane? non sarà certo lo spettro dei punti a calmare gli habitué del passaggio col rosso o della guida spericolata, vista la scarsità dei controlli sulle strade e soprattutto nelle città, dove è ormai invalsa la pessima abitudine da parte dei Vigili Urbani di limitarsi ad annotare il numero di targa dei trasgressori. I quali, una volta raggiunti dal verbale - qualche mese dopo ? dichiareranno di non ricordare chi era alla guida e salveranno così il prezioso punteggio?. Capitolo a parte per i limiti di velocità ridotti in autostrada, battezzati ironicamente ?meteoropatici? da Forte.

?Chi certificherà le condizioni meteo? E come dovranno regolarsi gli agenti della Polstrada in servizio con l'Autovelox? Verranno dotati di un apposito foglio sul quale registrare le variazioni meteorologiche? Verrà prodotto un nuovo tipo di Autovelox, dotato di barometro e capace di certificare in tempo reale ogni cambiamento del tempo??.

Infine un problema giudicato particolarmente grave: ?una novità inquietante, in quanto imprime un carattere barbaro e vendicativo all'impianto sanzionatorio del codice. Si tratta dell?istituzione - proposta dai Verdi De Luca e Manconi e sottoscritta da altri senatori verdi e ulivisti - di un Fondo speciale per la Prevenzione e la Sicurezza, che dovrà essere alimentato attraverso il pagamento obbligatorio e non assicurabile (quindi di tasca propria), con possibilità di pignoramento perfino sulla pensione, di una somma pari al 10% del totale liquidato ai danneggiati, da parte del responsabile di un incidente in cui siano state causate lesioni gravissime o la morte di qualcuno. Una norma siffatta ? fa notare il CM - contraddice in pieno il principio dell'assicurazione RC obbligatoria e non colpisce certo i pirati della strada che circolano con documenti falsi, senza assicurazione e risultano disoccupati e nullatenenti, né i miliardari che possono pagarsi i migliori avvocati e dimostrare anche l'indimostrabile, ma farà certamente gongolare le assicurazioni, che temevano un aumento dei massimali minimi (come sarebbe stato logico)?.

?Riscontriamo invece ? conclude Forte ? che materie di fondamentale importanza, come un efficace sistema di meccanismi sanzionatori nei confronti delle amministrazioni responsabili della cattiva manutenzione delle strade, siano rimasti solo a livello di dichiarazioni di principio?.

La posizione della Federeazione Motociclistica Italiana
Per la FMI si è espresso il presidente, Paolo Sesti, con un giudizio globalmente positivo, anche se, pure in questo caso, non mancano le critiche e le preoccupazioni.

?Per molti versi la legge delega approvata dal Senato introduce delle novità positive. Per conto nostro registriamo come un successo alcune regole che la FMI aveva chiesto con forza negli anni scorsi negli incontri avuti. Il patentino per i motorini, ad esempio, avevamo auspicato che si potesse prendere gratuitamente nelle scuole e così sarà. Per noi è un successo poiché l?introduzione di una giusta norma di sicurezza non doveva assolutamente tradursi in ulteriori costi per le famiglie?.

?E giudichiamo ancora favorevolmente le altre novità introdotte, dalla patente a punti a quelle magari di minor rilievo, ma ugualmente importanti, come ad esempio il riconoscimento di una differente gravità per gli errori compiuti in sede di esame teorico per l?ottenimento della patente di guida?.

?L?unica cosa che giudichiamo del tutto negativamente è l?istituzione di un Pubblico Registro dei Motorini. Già due anni fa avevamo espresso parere negativo per questa novità che ci era stata ventilata e oggi torniamo a stroncarla: saliranno i costi e non ci saranno benefici nella lotta ai furti?.

?Ora comunque il Governo avrà nove mesi di tempo per redigere il testo di legge definitivo e molto dipenderà dall?interpretazione che si darà della legge delega. In molti casi infatti è stato stabilito solo un principio generale, ora toccherà al Governo indicare i valori di riferimento, come nel caso della potenza minima dei motocicli ammessi in autostrada. Subito dopo le elezioni apriremo dunque il dialogo con le neoelette strutture governative che dovranno portare a termine l?aggiornamento del Codice della Strada?.

?Fra le cose per le quali vogliamo portare il nostro contributo ci sono allora la possibilità di concedere ai portatori di determinati handicap la possibilità di conseguire la patente motociclistica, oggi negata a priori. E poi il testo approvato dal Senato fa riferimento alla necessità di riorganizzare il sistema delle revisioni e di rivedere la disciplina della patente di guida, due cose sulle quali vorremo dire la nostra?.

Il parere dell' ASAPS
Del tutto negativo il parere dell?Associazione Amici della Polizia Stradale, che attacca, per voce del presidente Giordano Biserni, l?ammorbidimento delle sanzioni operato con l?introduzione della patente a punti facendo notare anche che in Italia non è stato approvato neanche il sistema per il rilevamento a distanza delle infrazioni ai limiti di velocità.

?L? ASAPS è stata fra i più convinti fautori della patente a punti quale modello dissuasivo di comportamenti a rischio sulla strada. Tuttavia leggendo la legge delega di modifica al Codice, approvata dal Parlamento, sorgono legittimi dubbi sull?efficacia del provvedimento, tanto da far ritenere che la patente a punti possa essere un bluff?.

?La delega stabilisce che per le violazioni più gravi per le quali già oggi è previsto il ritiro immediato della patente, come la guida in stato di ebbrezza o sotto l?effetto di stupefacenti, il superamento del limite di velocità di oltre 40 Km/h, l?inversione di marcia in autostrada o la percorrenza della corsia d?emergenza in autostrada, vengano tolti 10 punti dei 20 disponibili, mentre per altre infrazioni, per le quali oggi è prevista la sospensione alla seconda violazione in 2 anni, come la mancata precedenza, o l?attraversamento dei passaggi a livello mentre si abbassano le barriere, verrebbero tolti 5 punti dei 20 disponibili ad ogni patentato?.

?Non si capisce allora dove sia l?effetto dissuasivo poiché per le violazioni più gravi per le quali oggi è previsto il ritiro immediato della patente, domani serviranno 2 violazioni e in alcuni casi addirittura 3 in 3 anni, in quanto è previsto il recupero di 6 punti con la frequenza di appositi corsi di ?aggiornamento?, presso le scuole guida?.

?Per le infrazioni che oggi prevedevano il ritiro della patente alla 2ª violazione in 2 anni saranno necessarie 4 violazioni (da 5 punti), addirittura 5 se nel frattempo si saranno recuperati 6 punti con i corsi di aggiornamento?.

?Poiché ogni tentativo posto in essere dall?ASAPS e da altre associazioni affinché il Parlamento modificasse e chiarisse la legge delega su questo e altri punti non ha avuto successo, c?è da sperare che il Governo, che entro 9 mesi deve emanare i relativi decreti, ponga rimedio a questa situazione perché la patente a punti in questo modo sarà come una bella mela che dentro però ha il verme della mancata sicurezza stradale?.

?Il Parlamento ? conclude Biserni - non ha approvato neppure il sistema dei controlli elettronici a distanza della velocità, attivati in molti altri paesi europei, che sarebbero stati uno strumento efficace per contrastare le elevate velocità specie nelle autostrade e superstrade?.

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