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I viaggi dei lettori

Gli sterrati senesi seguendo "l'Eroica"

di Floriana il 22/01/2010 in I viaggi dei lettori

Il bel racconto di Floriana che con tre amici si è messa sulle tracce di un evocativo percorso entro-fuoristrada toscano dove si tiene una spettacolare gara di biciclette d'epoca

Gli sterrati senesi seguendo "l'Eroica"
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Una nuova avventura si delinea chiaramente per la mia Kawasaki KLE "La Polverosa" e, detto fatto, si va!
Di che sfida stiamo parlando? Basta un minimo di ricerca sul sito www.eroica.it ed ecco la magica CARTINA (www.eroica.it/lungomedio.pdf) sulla quale è ben segnato un percorso di 205 km, equamente suddivisi tra tratti on e off, che coraggiosi cicloamatori affrontano nell'omonima gara, con biciclette rigorosamente d'epoca. Veri Eroi!
All'appello rispondono Stefano e Carlo con i loro Dominator ed Andrea con il BMW F800GS.
Il sole su Firenze in questa domenica mattina riscalda generosamente la terra che lo ricambia con un nebbiolina che ci terrà compagnia per i primi chilometri fino a dissolversi sulla Chiantigiana SR 222 che percorriamo in direzione Greve in Chianti - Radda in Chianti.
Lì l'atmosfera cambia di colpo: un bel sole ci lascia presagire che la giornatina non sarà niente male, calda, cielo azzurro, un trionfo di colori e di profumi.
Un caffè a Radda e gli "Eroi" sono pronti per l'avventura.
Pochi passi verso Gaiole in Chianti e subito il primo cartello ci invita ad uno sterrato sulla destra. Accettiamo ovviamente di buon grado ed ecco che le ruote alzano la prima polvere! In realtà...non alzeranno nulla perchè la pioggia del giorno prima ha bagnato a dovere le strade, ed è una vera goduria percorrerle in queste condizioni.
E qui inizia il tormentone della giornata: "Che bello!!! Adesso mi fermo per una foto! Eh no, se cominciamo così non arriveremo mai!".
Si rriparte… Non passano che pochi metri... E il panorama è di nuovo lì a tentarci e di nuovo il tormentone riecheggia nella testa insieme ad una profonda gioia e senso di libertà assoluta.
Nonostante i buoni propositi, il passaggio davanti al borgo di Vertine ci fa cedere inesorabilmente alla tentazione e non ci farà certo pentire della sosta fatta.
Si riparte.....Ma siamo di nuovo subito fermi: come si fa a resistere all'invito offertoci dalla Pieve di Santa Maria a Spaltenna?
Via, di nuovo in sella per l'andatura da bradipi!
Passato Meleto con il suo castello, decidiamo di seguire il percorso alternativo proposto dalla cartina che ci porta verso Brolio, splendido castello circondato da vigneti che qui la fanno da padroni e che in questo periodo sono davvero pieni di grappoli d'uva matura.
Ovviamente un "assaggino" non può mancare: sarà il sole, il posto, la felicità… Ma quell'uva è buonissima!
Questa zona è particolarmente ricca di castelli, siamo infatti nel territorio della medievale Lega del Chianti, baluardo fiorentino ai confini con il territorio senese.
Proseguendo verso Siena, ne incontriamo ancora un altro passando da Pianella: il Castello delle Quattro Torri.
Torniamo in sella e tratti asfaltati si alternano a tratti sterrati mentre seguire e cercare i cartelli diventa un piacevole gioco: c'è sempre la sorpresa di scoprire quale meraviglia ci riserverà il percorso.
Gli sterrati senesi seguendo "l'Eroica"
Lasciata Siena sulla destra (ad una distanza sufficiente per ammirare il suo profilo con la Torre del Mangia) proseguiamo verso Radi, quindi verso Murlo ed un certo languorino inizia a farsi sentire.
La ricerca di un gustosissimo panino toscano da però pochi frutti: il passare per luoghi isolati... comporta anche che non ci siano molti bar.
A Vescovado di Murlo un Circolo Arci ci fa ritrovare qualche speranza...che subito finisce: panini solo surgelati!
Ci accontentiamo di una focaccia, un bicchiere di spuma e guardiamo con una certa invidia Carlo che invece estrae dal suo bauletto tanto "additato" niente meno che due panini col crudo toscano.
Dopo pranzo lasciamo così la Val d'Arbia per avvicinarci a Montalcino, non senza soste per foto al volo.
Di nuovo lo sterrato, ed ecco il bivio tra percorso lungo e percorso medio.
Inutile dire che opteremo per quello lungo.
Qui le viti sono già state spogliate e l'idea di un grappolino d'uva come dopo pasto dobbiamo subito accantonarla, anche perchè tutti i vigneti sono accuratamente recintati.
I panorami però non ce li leva nessuno e siamo di nuovo sempre fermi per respirarli e per scattare foto.
Ad un certo punto ci diciamo: "Non possiamo fermarci ogni 100 metri" e la risposta corale è stata: "Infatti 100 metri sono troppi ".
Una sosta ad un cippo alla memoria e la prossima meta sarà Torrenieri, un tratto che affrontiamo entusiasti per il lungo sterrato che attraversando la Val d'Orcia ci porterà a Buonconvento.
L'itinerario è sempre molto ben segnalato: ogni 5 Km c'è il cartello riepilogativo col chilometraggio e le distanze relative alle tappe successive.
Attenzione però dopo Torrenieri perchè manca l'indicazione per il tratto sterrato!
Alla fine della salita, prima di San Quirico d'Orcia occorre imboccare il bivio per Cosona.
Le ore passano e le ombre iniziano ad allungarsi: dobbiamo ripartire ma non è facile resistere e non "resistiamo" nemmeno all'immancabile autoscatto che ci indica quanti bei chilometri di sterrato abbiamo ancora da percorrere.
A Lucignano d'Asso, nonostante l'ora, ci lanciamo in una toccata e fuga nel borgo, ma a questo punto dobbiamo davvero ripartire ed è ora la volta di dirigerci verso Asciano per goderci le ombre lunghe che il sole ormai prossimo al tramonto ci regala sulle Crete Senesi, con i fari delle moto che ormai iniziano ad assolvere alla loro funzione.
La soddisfazione dei miei grandiosi compagni di viaggio è ben visibile nelle foto: Stefano e La Polverosa...Carlo ed Andrea...E naturalmente la mia...!!

Al prossimo sterrato!

Alcune note:

In generale gli sterrati del percorso non sono impegnativi, sono strade bianche regolarmente aperte al traffico e solo i tratti prima e dopo Asciano presentano qualche difficoltà maggiore soprattutto per la lieve pendenza e per il fondo un pò irregolare, ma nulla di estremo. Per quanto riguarda l'asfalto invece, si passa da quello perfetto a quello un po malmesso dei tratti appartenenti ad una viabilità secondaria che, dalla sua, ha il vantaggio dell'assenza di traffico!
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