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Locali da moto: Blues Bikers Pub

il 27/03/2003 in Attualità

Nato quasi vent’anni fa a Milano come ritrovo degli Harleyisti, oggi è un punto d’incontro per tutti gli appassionati delle due ruote motorizzate

di Fiammetta La Guidara

Situato in piena Milano, in zona Ticinese, ma tanto vicino alla tangenziale per evitare il traffico urbano, il Blues Bikers Motorcycle Pub rappresenta “il” locale da moto. Provate a immaginare come vorreste il “vostro” ritrovo: caldo, accogliente, con luci soffuse, sgabelli, panche e tavoli di legno dove trangugiare saporosi piatti messicani o bistecche al sangue, il tutto innaffiato da una birra fresca. E poi, per rendere perfetta l’atmosfera, pezzi rari di moto, poster e locandine di raduni “storici” alle pareti, e, naturalmente, un gestore motociclista al bancone. Ma di quelli “veri”, appassionati che di più non si può: non un semplice smanettone, ma un biker autentico, uno di quelli che ha fatto della moto la propria filosofia di vita e che appena ha due giorni liberi carica lo zaino e il sacco a pelo e parte senza una meta ben precisa, fermandosi dove trova gente amica e ospitale che la pensa come lui. Ebbene: tutto questo è il Blues Bikers Pub. La moto è la protagonista del locale ed è, ovviamente, l’argomento preferito di conversazione dei gestori Giuseppe e Luisa.


Le quattro ampie sale sono tutte arredate in stile “Old West” e arricchite da ritagli di giornale in cui si parla del “Blues Bikers”, che è stato aperto nel 1985 e vanta di essere il locale biker più antico d’Italia. C’è anche un palco per le serate di musica dal vivo.
Oltre ad essere una birreria e una panineria è anche ristorante e, soprattutto, è la sede del Blues Bikers Harley Davidson Club che Beppe ha fondato nel 1983 insieme ad un gruppo di amici italiani e tedeschi. I giorni più “motociclistici” sono il mercoledì e il venerdì, ma ogni sera è buona per una full immersion in un ambiente biker. I prezzi sono contenuti: 17-20 euro per un primo, un secondo e una birra media.

Dai panini, ai primi, ai secondi. Ci sono due tipi di cucina: casalinga e internazionale, soprattutto messicana. Tra le specialità: il gulasch, la paella messicana e le faitas (fettine di manzo alla piastra con peperoni, cipolla e paprika, servite con fagioli). Tra i piatti tradizionali, i primi con pasta fresca: gnocchi al ragù, gnocchetti sardi con speck e porcini e le originali pappardelle afrodisiache, con bocconcini di filetto soffritti in cipolla, cipolla, paprika e peperoncino e conditi con brandy e panna. Tra i secondi, stinco di maiale con patate e roastbeef di cavallo. Il venerdì pesce: orate, branzini, zuppa di pesce, spaghetti allo scoglio. Ricca scelta di birre alla spina: ben nove tipi, esclusivamente irlandesi o scozzesi. I panini hanno nomi suggestivi. Qualche esempio: “Fat Bob”, con hamburger, “Wild”, con salamella, peperoni e cipolla, “Panhead”, con prosciutto crudo, brie e zucchine grigliate, “Blues Bikers”, con speck, scamorza, pomodoro e salsa cocktail. E poi, naturalmente, piadine, crostini e bruschette.


“Beppe” Gamba e Luisa Mazza, entrambi poco più che quarantenni, sono due bikers: Beppe racconta di aver acquistato la sua prima Harley nel 1983. “Ero andato in vacanza in Germania con una BMW 650 nel 1982. Conobbi alcuni bikers tedeschi e mi fecero conoscere la Harley. Quando comprai la mia 1200 Fat Bob modello base, la Numero Uno non era ancora approdata in Italia”. Per personalizzarla, Beppe la fece dipingere di rosso e le cambiò forcella, piastre, telaio e serbatoio. Luisa ha guidato a lungo una Suzuki Intruder 500, e ora viaggia insieme a Beppe sulla sua Softail Springer.
Nel 1985, dopo aver visto locali per motociclisti nelle sue peregrinazioni nell’Europa del Nord, Beppe ha deciso di abbandonare la sua attività di impiegato per aprire il Blues Bikers.

“Perché sono tanti anni che sopravviviamo, nonostante le denunce dei vicini che si lamentano per la presenza rumorosa di tante moto davanti al nostro locale!” scherza Beppe.
E poi aggiunge: “Dopo quasi vent’anni, crediamo che il Blues Bikers Motorcycle Pub sia diventato un punto di riferimento per i motociclisti milanesi e soprattutto un luogo d’incontro dove scambiarsi notizie, esperienze di viaggio e informazioni: io ho amici bikers in tutto il mondo, che mi tengono aggiornato sulle attività dei loro motoclub e mi mandano sempre le locandine dei loro raduni, che io provvedo ad appendere alle pareti. A disposizione dei clienti c’è anche un bel repertorio di riviste biker, ma questo non significa che il mio sia un locale classista: viaggiando molto, mi sono forgiato una mentalità aperta e non faccio distinzioni tra un motociclista appassionato di moto d’epoca e uno che preferisce andare a manetta su qualche bella provinciale di montagna.

Certo, qui a volte scherziamo, facciamo delle battute, qualcuno chiama barattoli di yogurt le giapponesi e qualcun altro osserva che le moto d’epoca sono dei cancelli… Ma alla fine siamo tutti motociclisti. Ed è questo che conta. E poi i clienti non sono solo clienti: sono amici. Ogni anno in prossimità di Pasqua organizziamo un raduno sul Lago Maggiore (quest’anno il raduno è il 20 e il 21 aprile nel Campeggio Lido di Monvalle). Altri incontri fissi sono i raduni in inverno e in estate, prima delle ferie: in quell’occasione si deve finire tutta la birra, perché durante le tre settimane di chiusura rischierebbe di rovinarsi!”.

Il Blues Bikers Pub è situato nella zona Sud di Milano ad una manciata di chilometri dalle statali che portano sia in Liguria che nel Piacentino. Percorrendo invece la tangenziale di Milano si può puntare verso il Lago di Como, oppure verso il Lago Maggiore, da cui raggiungere le belle montagne che circondano il varesotto.

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