di Daniele Massari

Sono stati a spasso per l’Italia per tutto lo scorso week-end: duemila chilometri, nove motociclette, diciotto cilindri ed altrettante ruote, oltre quindicimila cc di cilindrata complessiva.
Sono i numeri dell’ultima impresa del Bcube, il Buell Club d’Italia, i cui soci più intraprendenti si sono lanciati in un’iniziativa destinata a lasciare il segno, e certamente a ripetersi il prossimo anno. Partiti l’1 maggio scorso in sella alle loro bicilindriche, i “Buell Bikers” si sono recati da Milano a Bari (dove sono stati accolti dalla concessionaria Buell locale) e ritorno, su un tragitto di oltre 2000 km, restando strettamente lontani dalle autostrade e percorrendo soltanto strade provinciali e statali.

Il risultato è stato l’esperienza esaltante vissuta dai partecipanti, tra paesaggi mozzafiato, strade di grande godimento, emozioni ed imprevisti, per fortuna pochi. Con un solo guasto serio (una cinghia di trasmissione finale rotta) su nove moto e diciottomila km, uno degli scopi della manifestazione è stato pienamente raggiunto: dimostrare che il luogo comune che le Buell sono motociclette poco affidabili è ormai inesatto, e che le ultime generazioni delle bicilindriche all’americana sono a tutti gli effetti moto affidabili e godibili in ogni situazione.

Un’iniziativa alla prima edizione, ha commentato il presidente del Club Cristian Sutti (nella foto accanto), che ha raccolto soci da tutta Italia, e che certamente l’anno prossimo richiamerà un numero maggiore di partecipanti: il fenomeno Buell è in crescita, ed il Bcube, fondato solo a settembre 2000, sta crescendo insieme ad esso, cuore pulsante degli appassionati di tutta la nazione.

Chi fosse interessato alle attività del Bcube può rivolgersi alla sede di via Terraggio 15 a Milano (fax 02/89011689), o visitare il sito www.bcube.org