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Metzeler Racetec RR e TD: una famiglia generosa

Federico  Garbin
Federico Garbin il 19/09/2023 in Moto & Scooter
Metzeler Racetec RR e TD: una famiglia generosa
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Racetec RR e Racetec TD sono i pneumatici slick di Metzeler pensati per mettere d’accordo tutti i pistaioli: dall’amatore, al più incallito seguace del tempo sul giro. Noi li abbiamo provati a Cremona: ecco come vanno

Asfalto caldo sul circuito di San Martino del Lago; e anche l’atmosfera non è da meno. Sì perché questi Metzeler Days riescono ad essere un fantastico catalizzatore per gli appassionati (variopinti per età, esperienza e mezzi…). 

E proprio su questo asfalto, oggi proveremo le proposte più performanti della gamma Metzeler, montati per l’occasione sulle moto più libidinose firmate da Aprilia. In ordine: antipastino di RS660 gommata Racetec TD, quindi bis di primi(zie): RSV4 e Tuono Factory condite con i Racetec RR slick in mescola K1, che sta per soft. Insomma, c’è di che sfamarsi e leccarsi i baffi.

 

METZELER RACETEC TD SLICK: BADARE AL SODO

La nostra giornata full gas inizia proprio dalla bicilindrica di Noale. La RS660 è una moto che fa dell’equilibrio e di prestazioni democratiche il suo forte. E, va detto, il matrimonio con le Racetec TD slick è un inno al piacere di guida. Loro, subito in temperatura e mai in sovraccarico, lei mai stanca e sempre accondiscendente.

Le “TD” sono gomme pensate per gli amatori che cercano il massimo della sicurezza senza entrare in quelle sofisticazioni da pneumatico racing duro e puro. Una mescola sola e struttura monotela, con misure stradali. Cosa significa questo? Se avete una sola moto (targa-fanali-frecce per la quotidianità, via tutto per il weekend), potete montare questa slick senza dovervi riadattare a nuove geometrie: la vostra moto sarà sempre quella che conoscete, solo più ancorata a terra.

La struttura è monotela, radiale, e gli ingegneri Metzeler hanno puntato forte su due aspetti apparentemente antitetici: velocità nel raggiungere la temperatura ideale e mantenimento delle prestazioni anche su più cicli termici. In poche parole: la potete usare per più track days perché il pneumatico non soffre il “non uso”.

Inoltre, bella mossa, il posteriore è reversibile: se siete soliti praticare nello stesso tracciato (che magari ha molte curve da una parte), il Racetec TD vale doppio. Lo usate, lo consumate, lo girate e ricominciate. Finché dura e ricordate, vale solo per la ruota posteriore.

Sulla RS 660, un centinaio di cavalli che vogliono galoppare e una ciclistica divina nella sua razionalissima semplicità, non avremmo potuto desiderare di meglio. Saldamente incollate all’asfalto anche nelle pieghe più meritevoli, i “TD” riescono ad andare d’accordo con tutti i componenti della moto. Nessuno scompenso in frenata (e, anzi, l’ABS vorrebbe entrare in gioco…) e tutta la trazione che serve per uscire dalle curve in modalità “flat-out”. Cosa che su questa moto si può fare, senza nemmeno rischiare di essere lanciati sulla luna.

Le termocoperte, che per questa gommatura sono un di più, ci hanno permesso di andare subito al sodo, trovando un pneumatico che si è dimostrato un eccellente alleato del divertimento. Anche il consumo del battistrada è stato ottimale e in linea con le aspettative di resistenza e durata.

 

RACETEC RR SLICK: VOGLIA DI CORSE

Rispetto alle “TD”, le Racetec RR sono pneumatici dal carattere più deciso, che richiedono un approccio più “scientifico” ed informato. Innanzitutto, nella scelta della mescola. Da K0 a K2 (range ultra soft-soft-medium), per adeguarsi alla abrasività dell’asfalto e alle condizioni meteo; inoltre necessitano dell’utilizzo di termocoperte e apprezzano una guida che può essere anche molto aggressiva.

Si tratta di pneumatici ad uso professionistico, quindi anche molto sensibili ai cambiamenti di pressione e, ovviamente al setup della moto che vanno ad equipaggiare. A tal proposito: nella nostra prima tornata, a bordo della Tuono V4, il posteriore (mescola K1, misure standard), non ci aveva convinto del tutto, soprattutto per un “momento di panico” che ci ha regalato in uscita dalla terza curva, quando la straripante coppia del V4 di Noale ci ha permesso di fare una involontaria (quanto scenografica) virgola nera sull’asfalto.

Il riscatto delle “RR” non ha però tardato ad arrivare, sotto forma di un ottimo feeling nel terzo turno, a bordo della RSV4. Qui, è bastato abbassare leggermente la pressione (partendo con termocoperte a 1,6 bar, contro gli 1,7 di partenza della Tuono) per riscoprire tutte le ottime sensazioni vissute sulla RS660, evidentemente amplificate… Anteriore ancorato al suolo, molto preciso in staccata e comunicativo in tutte le altre fasi (comprese quelle imperfezioni che sul circuito di San Martino del Lago sono presenti in almeno 2 punti), posteriore che segue… a ruota. 

 

Metzeler Racetec RR
Metzeler Racetec RR
Metzeler Racetec RR
Metzeler Racetec RR
Metzeler Racetec RR
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Metzeler Racetec TD
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