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Soriano Motori: un rilancio in grande stile

Marco Gentili
di Marco Gentili il 23/11/2021 in Moto & Scooter
Soriano Motori: un rilancio in grande stile
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Negli Anni 30 Ricardo Soriano dette vita alla prima fabbrica di moto della penisola iberica. Un'avventura pionieristica e durata solo pochi anni, almeno fino a quando, in accordo con Manuel Girò, dette vita a un marchio diventato poi popolarissimo, ovvero la Ossa.

Molti decenni dopo il nipote di Ricardo Soriano, che si chiama Marco Antonio ed è nato e cresciuto a New York (dove si è affermato nel mondo dell'alta finanza), ha deciso di rispolverare il marchio di famiglia, per trasformarlo in uno dei baluardi della futura green economy.

 

IL GIAGUARO ELETTRICO

La scelta controcorrente di Soriano, anche in omaggio alle proprie origini, è stata quella di puntare sull'Italia. Qui si trovano gli stabilimenti produttivi e qui viene fatto il grosso del lavoro di ricerca e sviluppo. Ha poi investito su sistemi proprietari: telaio, motore, cambio e software di gestione sono tutti sviluppati in casa.

Il frutto di questi investimenti si chiama Giaguaro, che è la prima moto elettrica realizzata da Soriano Motori. Declinata in due versioni (V1S e V1R), è costruita intorno a un telaio perimetrale in tubi di acciaio. Per la sospensione anteriore della Giaguaro, Soriano ha sviluppato due alternative differenti: la V1S è stata equipaggiata con una forcella telescopica upside-down, con steli da 50 mm di diametro e 125 mm di escursione; la Giaguaro V1R, invece, monterà un inusuale sistema a parallelogramma. Una scelta, quest'ultima, voluta fortemente dal founder di Soriano Motori, Marco, per simboleggiare l'anello di tramite che lega il presente con le soluzioni tecniche adottate sulle moto progettate da Ricardo nel glorioso passato.

Ovviamente, vi sono anche ragioni legate alla dinamica del mezzo: fermo restando la validità della forcella telescopica, l'architettura utilizzata dalla V1R per ammortizzare il comparto anteriore, con il sistema che sfrutta la rotazione dei bracci intorno ai cuscinetti, riesce a impiegare una traiettoria di escursione più verticale, con attriti minori, regalando maggiore rigidezza ed eliminando quasi del tutto l'effetto antidive. L'escursione della ruota anteriore è di 120 mm. Per entrambe le Giaguaro, infulcrato al telaio, troviamo un forcellone in alluminio ricavato dal pieno con tecnologia CNC a controllo numerico. Alla struttura, liscia all'esterno e con la classica nervatura interna dovuta allo svuotamento del materiale in eccesso, è imbullonato un monoammortizzatore a progressione variabile con escursione di 120 mm.

Le due moto sono equipaggiate con cerchi da 17” con canale di 3,5” all'anteriore (con gomma 120/50) e di 5,5” per la ruota posteriore (con gomma 180/55). Per quanto riguarda l'impianto frenante, la Giaguaro monta, all'anteriore, un doppio disco da 320 mm di diametro sui quali agiscono due pinze a quattro pistoncini contrapposti. Al posteriore, invece, è stato alloggiato un disco singolo da 260 mm di diametro e una pinza, anche in questo caso, a quattro pistoncini.

 

IL DOPPIO MOTORE 

Sono due i motori posizionati all'interno del telaio della Giaguaro: un'unità trasversale, perpendicolare rispetto all'asse del veicolo, che riporta alla mente lo schema boxer utilizzato sui veicoli a propulsione endotermica. Interamente progettato da Soriano Motori, il sistema viene realizzato in collaborazione con Moog, azienda italo-statunitense, leader mondiale nella fornitura di soluzioni ad alte prestazioni per il controllo del movimento, con campi di applicazione che spaziano dalla robotica ai sistemi di difesa aerospaziale. I due motori sfruttano la tecnologia brushless.

A differenza dei più comuni e meno costosi brushed (dove gli avvolgimenti vengono posizionati sul rotore, con il conseguente bisogno di utilizzare delle spazzole all'interno dello statore) il sistema brushless evita i contatti dovuti alla rotazione e non genera attriti, aumentando, di conseguenza, robustezza e affidabilità generale dell'unità. I vantaggi che ne derivano, oltre a quelli già elencati, sono molteplici: il rendimento è maggiore, le inerzie ridotte aumentano le prestazioni dinamiche, così come la dissipazione termica, mentre si riducono gli interventi di manutenzione e, a parità di potenza, anche ingombri e dimensioni generali.

La potenza offerta dalla Giaguaro differisce in base al modello scelto: 60 Kw per la V1S; 72 Kw per la V1R. Il valore di coppia, invece, è identico per entrambi i modelli: 155 Nm. Soriano intende sottolineare un concetto fondamentale: la Giaguaro è spinta da un complesso sistema modulare, con tecnologie brevettate, che può essere traslato su qualsiasi altro tipo di veicolo elettrico, in funzione del macro-progetto Soriano che prevede lo sviluppo di una piattaforma globale di veicoli elettrici.

 

RAFFREDDAMENTO A LIQUIDO

L'impianto di raffreddamento è composto da due radiatori frontali (lo schema utilizzato è molto simile a quello delle off-road specialistiche), ai quali vanno aggiunti altri due radiatori, uno per ogni inverter, posizionati, anche questi frontalmente, immediatamente sotto i due radiatori principali. Gli inverter, oltre a sfruttare l'azione del liquido refrigerante, sono dotati di alettatura esterna per ottimizzare e moltiplicare l'efficacia di raffreddamento, tallone d'Achille di tutti i veicoli a propulsione elettrica. Il liquido di raffreddamento, nella parte finale del suo percorso, attraversa un'ulteriore massa radiante, posizionata esternamente e imbullonata al di sotto del telaietto reggisella: un dissipatore di calore addizionale. 

 

LE BATTERIE

Nonostante il peso complessivo delle batterie rappresenti quasi un terzo del peso totale del veicolo, gli ingegneri Soriano hanno scelto di alloggiare gli accumulatori al di sopra dei due motori. Un accomodamento che, se da una parte alza leggermente il baricentro della moto, a discapito di un irrilevante aumento dell'inerzia in movimento, dall'altra, eviterà, in futuro, di riprogettare ex-novo l'intero veicolo, quando sul mercato si affacceranno accumulatori più performanti, per peso, dimensioni e capacità. L'evoluzione di tali dispositivi e le conoscenze raggiunte negli ultimi tempi hanno subito un'accelerazione impensabile: “Ciò che oggi rappresenta il massimo, tra tre mesi potrebbe già essere vecchio, obsoleto e superato...”. Soriano è costantemente rivolta al futuro.

L'autonomia della Giaguaro, per entrambe le versioni, nell'utilizzo misto, urbano-extraurbano, si attesta intorno ai 180 chilometri. Tuttavia, i risultati ottenuti al banco, a velocità costante (120 km/h) in condizioni non replicabili dall'utenza media nell'utilizzo normale su strade aperte al traffico, hanno toccato e superato quota 400 chilometri! Il tempo necessario per ricaricare l'intero comparto, con il caricabatterie da 3,5 Kw di potenza, è di 5 ore; si scende sotto la soglia dei 60 minuti utilizzando la versione più performante da 20 Kw. un monoammortizzatore a progressione variabile con escursione di 120 mm.

 

IL CAMBIO

La V1S e la V1R sfruttano un cambio a cinque rapporti, ai quali si aggiunge la retromarcia, per facilitare le manovre da fermo, e la folle, indispensabile su un veicolo elettrico, per ovvie ragioni di sicurezza. Il cambio è assistito da una frizione idraulica in bagno d'olio che permette di modulare con estrema semplicità la potenza offerta dai due propulsori elettrici. Chi ha avuto l'opportunità di guidare un qualsiasi veicolo elettrico, a due o quattro ruote, avrà sicuramente percepito quell'effetto che noi di Soriano abbiamo definito “tutto e subito”: valori di coppia e potenza massima disponibili fin da subito senza la possibilità di veicolarli e/o controllarli a seconda delle esigenze del momento dovute al percorso o al traffico.

 

ELETTRONICA

A differenza delle moto più tradizionali, sparisce la classica strumentazione posizionata appena sopra il manubrio, per dare spazio a un display touchscreen da 8”, disposto su quello che a prima vista potrebbe sembrare un “serbatoio” ma, in realtà, non è. Il pilota potrà quindi visualizzare informazioni quali velocità di marcia, rapporto inserito, assorbimento di energia, carica residua e temperatura del motore, oltre all'indicazione di data e orario. In fase di manutenzione, tramite un hardware esterno, sarà possibile individuare, tra le altre, eventuali anomalie riscontrate all'interno delle 90 celle delle batterie. Infine, per garantire il massimo grado di sicurezza del pilota, Soriano ha sviluppato un sistema attivo in grado di eliminare qualsiasi scarica di tensione dovuta a guasti, danneggiamenti, anomalie di funzionamento o a qualsiasi fattore esterno.

 

PREZZI

A contenuti e tecnologie premium, corrisponde anche un listino prezzi importante. La Giaguaro V1S costerà 25mila euro, mentre la più evoluta e ricercata V1R ha un listino di 32.500 euro.

 

Soriano Motori: un rilancio in grande stile
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