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Bosch: uno sguardo al futuro

di Andrea Padovani il 15/10/2014 in Moto & Scooter

La nuova centralina presentata dalla Bosch è studiata per equipaggiare moto di piccola cilindrata, le protagoniste assolute sulle strade dei mercati asiatici

Bosch: uno sguardo al futuro
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I dati forniti dalla Bosch, leader nella produzione di componenti nel settore automotive (ma non solo in quello…), sono chiari: ad oggi sono circa 60 milioni le moto e gli scooter a combustione interna (a 2 e 4 tempi) prodotti nel mondo ed entro il 2020 il dato crescerà fino a raggiungere la quota di 110 milioni. Se l'Europa e i mercati più evoluti (come il Nord America) rimangono ovviamente riserve di caccia per prodotti sofisticati e a elevate prestazioni, ben diverso è il discorso per l'Asia: quattro su cinque moto che verranno realizzate da qui al 2020 saranno vendute proprio in quel continente (non in Cina che rimane un caso a parte, imperniata com'è sulla mobilità "elettrica"). Sono dati davvero impressionanti che non lasciano indifferenti le aziende motociclistiche e quelle che lavorano nel settore dell'automotive, come Bosch.
In particolare, la sfida si giocherà soprattutto sul mercato indiano dove la moto è un mezzo di trasporto insostituibile e diffusissimo: le cifre non hanno bisogno di molti commenti visto che le previsioni di vendita in questa nazione (sempre da qui al 2020…) si attestano tra i 15 e 20 milioni di pezzi. Stiamo parlando di motocicli monocilindrici di cilindrata inferiore ai 250 cc, caratterizzati da un prezzo di vendita mediamente compreso tra i 500 e i 1000 euro e alimentati da un normalissimo carburatore.
Proprio in questo contesto si inserisce la strategia commerciale della Casa tedesca che si propone di sostituire questo tipo di sistema con la più evoluta iniezione elettronica: per far questo però ha dovuto creare elementi sviluppati ad hoc per le due ruote di piccola cilindrata, un sistema pratico e flessibile per adattarsi a svariate applicazioni e tipologie di veicolo. La nuova centralina - denominata Motronic - ha caratteristiche specifiche per questo tipo di veicoli e si abbina a un inedito, più compatto e più efficiente iniettore.
Tra le caratteristiche di questa ECU troviamo il costo davvero basso e il peso e le dimensioni contenuti. Inoltre - a detta della Bosch - è molto più pratica da gestire in fase di manutenzione del veicolo e di calibrazione, ed è in grado di resistere anche alle condizioni climatiche estreme e ai più disparati utilizzi dei veicoli su cui è installata. Naturalmente, la nuova unità Bosch dovrebbe comportare benefici anche in termini di prestazioni e di contenimento delle emissioni inquinanti, fattori certo non secondari in prospettiva futura. A differenza di un elementare carburatore, l'iniezione permetterebbe anche di implementare sistemi di sicurezza attiva come il traction control o mappature personalizzate, fattori non secondari nell'evoluzione di qualsiasi veicolo a due ruote. L'ECU Motronic, grazie a una interfaccia bluetooth, è inoltre già predisposta per dialogare con i più evoluti smartphone in modo tale da trasformare questi ultimi in cruscotti virtuali con cui controllare i parametri di funzionamento della moto, gestire la diagnosi del veicolo ed eventualmente "bloccarlo" in caso di furto. In questo senso, gli scenari che si possono immaginare sono davvero svariati.
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